Cronaca
Il martello è in mano a mia figlia presso il Teatro Tor Bella Monaca

Il teatro di Tor Bella Monaca si prepara ad ospitare due produzioni teatrali molto attese, che promettono di coinvolgere il pubblico con storie profonde e ricche di emozioni. Dal 10 al 14 dicembre, salirà sul palco “Il nostro martello è in mano a mia figlia”, un thriller scritto da Brian Watkins e diretto da Martina Glenda. La pièce esplora le dinamiche complesse tra due sorelle, Sarah e Hannah, e la loro madre, in una cittadina dimenticata. Le protagoniste condividono un sentimento di avversione verso un’insolita eredità paterna, una pecora di nome Vicky, che diventa simbolo delle loro tensioni familiari e personali.
Un rito di comunicazione e catarsi
Lo spettacolo si caratterizza per una narrazione attraverso monologhi intrecciati, che mettono in evidenza la mancanza di dialogo tra le sorelle. Questa assenza di comunicazione formale si traduce in una profonda incomprensione, accentuata dal contesto scenico rituale che evoca i fantasmi del loro passato. La rappresentazione diventa una sorta di dialogo intimo con il pubblico, privo di barriere, offrendo un’esperienza coinvolgente e catartica.
Il canto di natale: un classico rinnovato
In vista delle festività natalizie, dal 13 al 22 dicembre, il teatro accoglierà “UN RACCONTO DI NATALE”, un’interpretazione del celebre “Canto di Natale”. Mister Scrooge, protagonista della narrazione, verrà accompagnato dallo Spirito del Natale, il quale guiderà il racconto e interagirà attivamente con gli spettatori, evidenziando valori universali come amicizia, amore e generosità. Due simpatici folletti, Dada e Olaf, aggiungeranno un tocco di leggerezza alla storia, arricchita dalla direzione di Carla Marchini e Giuseppe Convertini, con le splendide musiche di Čajkovski.
Cronaca
Derby Lazio-Roma, sale l’attesa. Provocazioni a Ponte Milvio: “Venite a scopare?”

Nel clima teso del derby Lazio-Roma, tifosi si radunano all’Olimpico. Ultras laziali provocano con striscioni razzisti, mentre gruppi gemellati da Bulgaria, Croazia e Grecia aumentano la tensione. Fischio d’inizio alle 20.45. #DerbyLazioRoma #Tensione #Tifosi
Mentre nel corso della mattina le rappresentanze delle due tifoserie sono entrate nelle due curve per allestire le rispettive coreografie, nell’area dello stadio Olimpico iniziano a radunarsi i tifosi in vista del fischio di inizio del derby, previsto per le 20.45.
Derby Lazio Roma, in arrivo gruppi gemellati: nuovo allarme scontri
A ponte Milvio gli ultrà laziali hanno esibito uno striscione all’indirizzo dei romanisti. Prima espongono "Curva Sud made in Bangladesh" [questa frase tra virgolette è un esempio di razzismo da stadio, purtroppo comune durante i derby], poi seduti sulle sdraio all’altezza del ponte, con i volti coperti dai fazzoletti biancocelesti, hanno inviato i romanisti a ingaggiare lo scontro: "Per favore, venite voi a caricare?" [questa frase tra virgolette è una provocazione diretta che aumenta la tensione].
Il servizio d’ordine predisposto dal questore Roberto Massucci ha sigillato tutta l’area del foro Italico, predisponendo due aree distinte per l’accesso alle tribune. Ai laziali è stata dedicata tutta la zona nord intorno a Ponte Milvio, i romanisti accederanno alla curva e ai distinti Sud, da piazza Mancini, dai chioschi di fronte all’Obelisco e dal ponte della Musica.
A dare man forte agli ultrà della curva Nord ci sono circa cento tifosi bulgari del Levski Sofia. Accanto ai romanisti gli amici croati "Bad blue boys" della Dinamo Zagabria e i greci "Gate 13" del Panathinaikos.
Cronaca
Festa della polizia, mille bambini scoprono la radio della sala operativa mobile

Sabato scorso, oltre mille persone hanno invaso lo stand del Servizio di controllo del territorio in piazza del Popolo per il 173esimo anniversario della polizia di Stato. È stato un vero e proprio spettacolo, quasi come una fiera del “Grande Fratello” versione poliziesca, con famiglie in fila per vedere come funzionano le operazioni di soccorso. #Polizia #GrandeFratello #Roma
L’invasione della curiosità
Bambini e genitori hanno formato una coda impressionante fuori dalla Sala operativa mobile della questura di Roma, tutti desiderosi di spiare “da vicino come viene gestita ogni singola chiamata di soccorso” (sì, proprio come una serie TV, ma senza la pausa pubblicitaria).
La tecnologia tra le mani dei più piccoli
L’agente Rita Sivo, con un sorriso che farebbe invidia a una star di Hollywood, ha mostrato ai bambini una vera e propria centrale operativa. Monitor che tracciano le volanti, la posizione delle celle telefoniche e persino la geolocalizzazione dei cellulari tramite l’Id. Ecco il commento della nostra “protagonista”: “Sorride l’agente Rita Sivo mentre, insieme con i colleghi, mostra ai bambini i monitor”. Insomma, un po’ come giocare a nascondino con la tecnologia, ma con meno divertimento e più serietà.
Selfie e gadget futuristici
La giornata si è trasformata in una vera e propria fiera tecnologica, con selfie e foto ricordo che fioccavano come neve a dicembre. Agli agenti, sempre pronti a stupire, “mostrano al pubblico i droni” e altri gadget futuristici come le bodycam e i gilet tattici, in fase di sperimentazione. Presto, questi strumenti entreranno a far parte della dotazione standard dei poliziotti in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri agenti del futuro.
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