Cronaca
La serata omaggio per l’attore scomparso a Forte Antenne giovedì 12 dicembre: Delon Mon Amour

Giovedì 12 dicembre proseguono gli appuntamenti dedicati al grande cinema presso Forte Antenne, in collaborazione con la Videoteca Hollywood. L’evento in programma intende celebrare l’eredità artistica di Alain Delon, recentemente scomparso, con una retrospettiva sulla sua carriera.
Mostra Fotografica e Proiezione Cinematografica
A partire dalle 19.00, una mostra fotografica offrirà al pubblico uno sguardo approfondito sulla vita privata e professionale dell’attore francese. La serata proseguirà con la proiezione di “Plein soleil”, il celebre film del 1960 diretto da René Clément e basato sul romanzo di Patricia Highsmith “Il talento di Mr. Ripley”. Questa pellicola segnò la consacrazione di Delon nel panorama cinematografico internazionale.
Ospiti e Approfondimenti
L’incontro sarà arricchito dalla presenza della giornalista e scrittrice Fiamma Satta, storica voce di Rai Radio2, che introdurrà e commenterà il film. Sarà affiancata dall’attore e regista Francesco Marioni, figura abituale delle serate cinematografiche di Forte Antenne.
Esperienze Musicali e Culinaria
La serata offrirà anche una proposta musicale con il duo francese Blind Delon, che si esibirà nella nuova sala Radio Antenne con un repertorio di rock noir, accompagnato dalle sonorità psichedeliche della band Bravodemian. L’evento promette un’esperienza completa anche grazie al bistrot del luogo, che proporrà piatti e bevande. L’ingresso è gratuito, ma i posti sono limitati; si consiglia la prenotazione tramite le pagine social di Forte Antenne.
L’iniziativa si iscrive nel programma “Forte Antenne Raffineria Culturale”, promossa dal gabinetto del Sindaco di Roma.
Cronaca
Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏
La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante
Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.
Il Viaggio Inatteso verso San Pietro
Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.
Cronaca
Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia
MANI TESE
Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?
GLI INCONTRI
E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?
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