Attualità
Indagine della procura sul bosco di Pietralata legato allo stadio della Roma

La Procura indaga sul nuovo stadio della Roma a Pietralata per un presunto falso. Controversie sulla presenza di un “bosco”: per i Comitati per il no allo stadio c’è, per il Campidoglio non esiste.
Indagine della Procura
La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sul nuovo stadio della Roma di Pietralata. Il reato ipotizzato è quello di falso. I pm stanno verificando in particolare la presenza del ‘misterioso bosco’, di cui vi abbiamo mostrato le immagini dall’alto.
La questione del ‘misterioso’ bosco
I comitati hanno presentato un esposto con documenti ufficiali a corredo, che dimostrerebbero la presenza ufficiale di un bosco. In particolare si fa riferimento a una variante al Piano Particolareggiato approvato nel 2012 che farebbe riferimento proprio a un ‘bosco di Pietralata’. In più i Comitati per il No allo Stadio hanno presentato il parere di un agronomo che “certifica” la presenza di un’area verde da tutelare. In particolare si tratterebbe di un bosco a ‘Laurus nobilis’ (alloro), “principalmente su pendii e scarpate” e una macchia “chiusa dominata da Ligustrum lucidum W.T.Aiton” (lingustro). Ricordiamo, tuttavia, che questo bosco non è menzionato nel Piano territoriale paesaggistico regionale della Regione Lazio. Spetterà ai pm dirimere la questione. Quei terreni possono essere edificati? Oppure, al contrario, esiste un bosco da tutelare?
Le posizioni dei 5 Stelle e del Campidoglio
“Bastava andare al bosco di Pietralata per rendersi conto che esiste appunto un bosco nel luogo in cui il sindaco Gualtieri vorrebbe costruire lo stadio della Roma. Bastava andarci, o anche solo leggere i documenti del Comune: io l’ho fatto, mentre lui non ha voluto prendere atto dell’evidenza”, ha dichiarato l’europarlamentare dei 5 Stelle, Dario Tamburrano, che ha effettuato un sopralluogo sul posto.
L’assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale ha ribadito in una nota, “ancora una volta, la piena correttezza del lavoro svolto dagli uffici”. Il Campidoglio, inoltre “smentisce l’esistenza di atti amministrativi del passato nei quali sia riportata la presenza di aree boschive vincolate dove è prevista la realizzazione” dello stadio.
Progetti futuri per lo stadio della Roma e il Flaminio
La società giallorossa aveva promesso di presentare il progetto definitivo del nuovo impianto di Pietralata tra fine 2024 e inizio 2025. Dopo che il Campidoglio avrà ricevuto i documenti, l’iter continuerà con l’avvio della Conferenza dei servizi decisoria. Dopo l’ok definitivo, si potrà passare all’apertura dei cantieri. L’intenzione e l’auspicio della Roma e del Campidoglio era quello di inaugurare lo stadio della Roma nel 2027, nell’anno del centenario della nascita della società giallorossa. Un impegno che al momento sembra molto difficile da realizzare.
Intanto, la Lazio sta facendo progressi sullo stadio Flaminio. Il presidente Lotito ha infatti presentato nei giorni scorsi al sindaco Gualtieri un progetto di riqualificazione dello storico impianto romano. La Roma Nuoto, tuttavia, ha già presentato un progetto per dare nuova vita al Flaminio e domani è previsto il primo parere in merito della Conferenza dei servizi preliminare.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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