Cronaca
Cliente denuncia disordini a Fontana di Trevi

Un pranzo a Roma, concluso con un grave malore, ha portato alla segnalazione di un caso di salmonella. A denunciare l’accaduto è ‘Delia Carotenuto’, 74enne ex dirigente d’azienda e scrittrice, che ritiene di aver contratto il batterio presso il ristorante ‘Baccano’, situato nei pressi della Fontana di Trevi. Assistita dall’avvocato Cristiano Fuduli, ha presentato una denuncia in Procura, richiedendo il sequestro dei cibi presenti nel locale per presunti reati di lesioni colpose. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera.
Salmonella nella carbonara: la denuncia di Delia Carotenuto
Carotenuto ha descritto un pranzo avvenuto il 23 novembre presso il ristorante Baccano, in compagnia di un’amica. Dopo aver ordinato delle ostriche, una delle specialità del ristorante, ha scelto una carbonara. Rientrata a casa, ha avvertito, in serata, dolori intestinali acuti e difficoltà a mantenere l’equilibrio. Le sue condizioni sono peggiorate nel giorno successivo, con l’insorgenza di febbre. Inizialmente ha pensato si trattasse di un comune malore o di Covid, ma, dopo aver verificato che né la sua amica né sua figlia avevano sintomi, ha deciso di contattare un laboratorio di analisi.
Dopo un prelievo domiciliare, il 29 novembre è arrivato il referto confermante la presenza di salmonella. Carotenuto ha dichiarato di non aver ricevuto risposte dai gestori del ristorante, ma è convinta di aver contratto il batterio in quella sede. Ha quindi deciso di procedere per vie legali, richiedendo il sequestro dei prodotti alimentari per dimostrare la contaminazione. Ritenute nell’occhio del ciclone sono le uova utilizzate per preparare la carbonara, un alimento noto per il rischio di salmonella se non sufficientemente cotto. Al momento, Delia Carotenuto continua la terapia antibiotica e ha riferito di aver perso diversi chili a causa della malattia.
Cronaca
Auto finisce in fontana a Casalpalocco: conducente illesa, forse per distrazione

HaiMaiVistoUnAutoInFontana 😲? Una donna di 56 anni finisce con la sua Toyota Yaris in una fontana di Roma, in una scena da film che lascia tutti a bocca aperta! #IncidenteBizzarro #RomaCuriosità
La Scena Incredibile dell’Incidente
Immaginate di svegliarvi all’alba e scoprire una macchina immersa nell’acqua di una fontana: è esattamente ciò che hanno trovato gli agenti della polizia locale di Roma. La Toyota Yaris era bloccata nella vasca della fontana di Casalpalocco, all’incrocio tra via Eschilo e piazza Fonte degli Acilii, con lo sportello spalancato. La conducente, una donna di 56 anni, era già fuori, dolorante ma fortunatamente senza ferite serie, e è stata subito portata in ospedale in codice giallo.
Come È Successo Questo Sconvolgente Episodio?
L’incidente è avvenuto intorno alle 6 del mattino del 22 aprile in via Eschilo, una strada chiave nei quartieri residenziali di Casalpalocco e Axa, che collega al centro di Roma. Gli agenti stanno ricostruendo i dettagli: l’auto avrebbe urtato il parapetto della rotonda, slittato sull’erba, colpito il bordo della vasca e infine precipitato dentro, senza rovesciarsi. Le telecamere della zona potrebbero rivelare tutto, e secondo le prime ipotesi, un guasto meccanico potrebbe essere il colpevole.Non È la Prima Volta: Una Serie di Misteri Stradali
Ma ecco il colpo di scena: non si tratta di un evento isolato! La donna, nonostante il caos, ha persino provato a manovrare l’auto all’interno della fontana per uscire senza bagnarsi, prima dell’arrivo dei soccorsi. Eppure, incidenti del genere sono già successi in queste rotonde, nonostante i parapetti e le protezioni, lasciando tutti a chiedersi: cosa sta succedendo sulle strade di Roma? 😱
Cronaca
Arresti nella Curva Sud della Roma. Operazione della Polizia

La polizia ha arrestato 3 esponenti della Curva Sud della Roma.
Nella mattinata odierna, all’esito di una articolata e complessa attività di indagine condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, la DIGOS e la SQUADRA MOBILE della Questura di Roma hanno eseguito l’Ordine di esecuzione di Ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale Ordinario di Roma – Sezione GIP, a carico di tre esponenti del sodalizio ultras romanista “Gruppo Quadraro”, che occupa la parte centrale del secondo anello della Curva Sud dello Stadio Olimpico.
Due degli indagati sono stati rintracciati presso le proprie abitazioni e sottoposti a perquisizione personale e domiciliare ex art. 352 co. 2 c.p.p., mentre un terzo soggetto era già detenuto per altra causa ed il provvedimento è stato notificato presso la Casa Circondariale presso cui è ristretto.
Tutti gli indagati – già sottoposti ad interrogatorio preventivo ex art. 291 co. 1 quater c.p.p. il 7 aprile u.s., quando si sono avvalsi della facoltà di non rispondere – sono ritenuti responsabili del reato di cui agli articoli 61 nr. 11-sespties c.p. e 73, co. 1 d.P.R. 309/1990, due di loro anche con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, poiché, in concorso tra loro e con altri soggetti, illecitamente effettuavano numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina in occasione degli incontri di calcio casalinghi disputati dalla società A.S. Roma presso i bagni della Curva Sud dello Stadio Olimpico fino a maggio 2024.
Le indagini, condotte dalla DIGOS, hanno interessato numerosi incontri di calcio disputati dalla squadra giallorossa allo Stadio Olimpico nel corso del Campionato di Serie A 2024/2025, a partire da gennaio 2024.
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