Cronaca
Mix di virus tra i pellegrini causa febbre, tosse e cefalea

Fino all’ultima settimana di dicembre, oltre 280mila cittadini del Lazio, corrispondenti a poco più dell’11 per cento della popolazione, hanno consultato il medico per sindromi simil-influenzali. I più colpiti sono stati i bambini fino ai quattro anni, con un’incidenza del 26%, secondo il rapporto Respirvirnet dell’Istituto superiore di sanità. Si prevede che il picco dei contagi slitti a partire dalla seconda metà di gennaio, complicato dall’arrivo di milioni di pellegrini a Roma in occasione di eventi giubilari, che potrebbe provocare un aumento delle sindromi simil-influenzali in primavera.
Il commento degli esperti
Massimo Ciccozzi, epidemiologo al Campus Bio-Medico di Roma, afferma: «Probabilmente abbiamo avuto un andamento più lento rispetto all’anno passato delle sindromi simil-influenzali». Pur non scomparendo, vi è il rischio di rialzi improvvisi dei contagi durante i grandi eventi. «Potrà valere soprattutto nel periodo primaverile, ma non c’è solo l’influenza; virus come il respiratorio sinciziale, i rinovirus e il Covid stesso potrebbero aumentare i contagi». Si prospetta quindi un mix di infezioni con sintomi simili, pertanto è fondamentale la diagnosi corretta.
Sintomi e precauzioni
I sintomi comuni includono febbre alta, mal di testa persistente e raffreddore. Ciccozzi avverte: «è fondamentale non prendere l’antibiotico se non viene prescritto». Raccomanda di consultare il medico se i sintomi persistono, enfatizzando l’importanza di recuperare con cure appropriate e uno stile di vita sano.
Attuale situazione virale
Secondo i dati della sorveglianza virologica Respirvirnet, il Lazio ha un’incidenza di sindromi simil-influenzali di 11,39 casi ogni mille assistiti. Questa regione è tra le più colpite, insieme a Liguria e Toscana. I virus in circolazione comprendono principalmente l’influenza di tipo A, rhinovirus, virus respiratorio sinciziale, adenovirus e Sars Cov-2. A livello nazionale, si registrano coinfezioni in circa il 36% dei casi, con più virus attivi simultaneamente.
Cronaca
Festa della polizia, mille bambini scoprono la radio della sala operativa mobile

Sabato scorso, oltre mille persone hanno invaso lo stand del Servizio di controllo del territorio in piazza del Popolo per il 173esimo anniversario della polizia di Stato. È stato un vero e proprio spettacolo, quasi come una fiera del “Grande Fratello” versione poliziesca, con famiglie in fila per vedere come funzionano le operazioni di soccorso. #Polizia #GrandeFratello #Roma
L’invasione della curiosità
Bambini e genitori hanno formato una coda impressionante fuori dalla Sala operativa mobile della questura di Roma, tutti desiderosi di spiare “da vicino come viene gestita ogni singola chiamata di soccorso” (sì, proprio come una serie TV, ma senza la pausa pubblicitaria).
La tecnologia tra le mani dei più piccoli
L’agente Rita Sivo, con un sorriso che farebbe invidia a una star di Hollywood, ha mostrato ai bambini una vera e propria centrale operativa. Monitor che tracciano le volanti, la posizione delle celle telefoniche e persino la geolocalizzazione dei cellulari tramite l’Id. Ecco il commento della nostra “protagonista”: “Sorride l’agente Rita Sivo mentre, insieme con i colleghi, mostra ai bambini i monitor”. Insomma, un po’ come giocare a nascondino con la tecnologia, ma con meno divertimento e più serietà.
Selfie e gadget futuristici
La giornata si è trasformata in una vera e propria fiera tecnologica, con selfie e foto ricordo che fioccavano come neve a dicembre. Agli agenti, sempre pronti a stupire, “mostrano al pubblico i droni” e altri gadget futuristici come le bodycam e i gilet tattici, in fase di sperimentazione. Presto, questi strumenti entreranno a far parte della dotazione standard dei poliziotti in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri agenti del futuro.
Cronaca
Picchiata e stuprata dal marito, registra le violenze e lo fa arrestare

Donna di 33 anni di Palermo arresta il marito violento grazie a registrazioni. L’episodio di violenza sessuale è l’ultimo di una lunga serie, ma la vittima ha scelto di restare a casa. #ViolenzaDomestica #Giustizia #Roma
Picchiata, minacciata e violentata dal marito. Una donna di 33 anni, originaria di Palermo, è riuscita a far arrestare il marito che la maltrattava anche alla presenza dei figlioletti di 5 e sette anni. “Non ci sono più parole per descrivere questa barbarie”, ha commentato un vicino.
L’ultimo episodio lo scorso 7 aprile, quando è stata costretta dall’uomo ad avere rapporti sessuali contro sua volontà. Ma la giovane ha registrato le minacce e le violenze facendo così scattare l’intervento dei carabinieri che hanno arrestato, in flagranza differita, il trentacinquenne romano, con precedenti, accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. “Finalmente giustizia”, ha detto un amico di famiglia.
La 33enne ha anche riferito ai militari di non aver mai presentato querela o richiesto intervento alle forze dell’ordine o fatto ricorso a cure mediche, e ha rifiutato il collocamento in una struttura protetta, decidendo di restare assieme ai figli nel suo appartamento a Villaggio Falcone, alla periferia est di Roma. Il marito è stato portato a Regina Coeli. “È una scelta coraggiosa, ma rischiosa”, ha detto un esperto di violenza domestica.
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