Attualità
Sanremo 2025, il blitz femminista alla Rai contro Fedez e Masini: “Festival sessista, brutti stro*zi”

Un gruppo di femministe del Collettivo Donne di classe ha protestato ieri sotto la sede della Rai, definendo Fedez, Marco Masini e Tony Effe come “brutti stronzi” in relazione alla loro esibizione al Festival di Sanremo con il brano “Bella stronza”. Durante la prima serata del festival, le attiviste hanno criticato l’assenza di sensibilità verso tematiche legate alla violenza di genere.
Le attiviste hanno spostato il loro presidio verso piazza Mazzini per raggiungere un pubblico più ampio, argomentando: “È un luogo frequentatissimo da persone a piedi e in macchina: ci interessava di più sensibilizzare qualcunə piuttosto che rivolgerci direttamente ai vertici RAI”. Riguardo alla scelta di interpretare “Bella stronza”, hanno osservato che i testi delle canzoni di Fedez e di Tony Effe “denotano una concezione machista e violenta nei confronti della donna”.
Il Collettivo Donne di classe ha aggiunto che “nei testi delle sue canzoni le donne sono considerate come proprietà maschile” e che frasi come “Ti uso come un joystick” rappresentano “espressione della peggiore violenza maschile sulle donne”. La protesta si oppone anche ai direttori artistici del festival, accusati di privilegiare l’audience a scapito dei messaggi trasmessi al pubblico.
Le attiviste hanno criticato la Rai per consentire la trasmissione di testi considerati inaccettabili nel contesto delle battaglie contro la violenza di genere, chiedendosi: “Come si può accettare un testo come Bella stronza, in cui l’uomo colpevolizza la donna?”. In un contesto in cui artisti come Marco Masini e Tony Effe continuano ad avere successo, le attiviste concludono che è fondamentale una maggiore responsabilità da parte dei media e una sensibilizzazione culturale contro la violenza maschile.
Attualità
Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!
In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.
Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica
Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?Perché l’ANPI è al centro del dibattito
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.
Attualità
Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

Jovanotti #Roma #Concerto Immaginate di lasciare un’esibizione epica del vostro artista preferito, solo per scoprire che le vostre auto sono state prese di mira da vandali – è successo davvero ai fan di Jovanotti!
Dopo l’attesissimo concerto del celebre cantautore italiano a Roma, decine di fan si sono ritrovati di fronte a una scena sconcertante: veicoli danneggiati e svaligiati nei parcheggi vicini. Testimonianze raccolte sul posto raccontano di finestrini in frantumi, oggetti rubati e un senso di shock diffuso, lasciando tutti a chiedersi chi potrebbe aver orchestrato un atto così sconsiderato. Ma c’è di più: voci di social media stanno inondando la rete con foto e video che mostrano l’entità del danno, alimentando dibattiti accesi su sicurezza e organizzazione eventi.
Il dramma nei parcheggi
Le prime segnalazioni sono arrivate nelle ore successive al concerto, con fan che descrivevano scene caotiche e un’improvvisa ondata di rabbia. “Abbiamo parcheggiato fiduciosi, ma al ritorno era tutto un disastro”, ha condiviso un testimone, evidenziando come l’euforia della serata si sia trasformata in frustrazione. Le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili, mentre la comunità online si interroga: è un caso isolato o un problema più ampio legato a grandi eventi?Reazioni che fanno discutere
In un’epoca in cui i social pullulano di condivisioni, i fan hanno trasformato la loro indignazione in viralità, con hashtag come #JovanottiDisastro che stanno conquistando migliaia di interazioni. Ma cosa succederà ora? Le storie emergenti promettono colpi di scena, con possibili rivendicazioni e misure di sicurezza rafforzate per i prossimi show – non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’attenzione di tutti!
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