Attualità
La destra abbandona l’aula sul fine vita nel Lazio, Marotta (AVS): “Una scelta grave e inedita”

La maggioranza nel Lazio ha abbandonato l’aula per evitare il dibattito sulla legge sul fine vita, scatenando le reazioni della minoranza. Claudia Marotta (AVS), intervistata da Fanpage.it, ha definito l’atto “grave” e ha annunciato che continueranno la loro battaglia.
La situazione in Toscana
Recentemente, la Regione Toscana ha approvato una legge sul suicidio medicalmente assistito, la prima in Italia, che stabilisce procedure per i malati terminali. Al contrario, nel Lazio il dibattito sulla proposta di legge “Liberi Subito” è stato bloccato dalla maggioranza di centrodestra, che ha abbandonato l’aula, ostacolando ogni discussione. La proposta, presentata da Claudio Marotta e Marietta Tidei, gode del supporto di PD e Movimento 5 Stelle.La richiesta di discussione
Marotta ha dichiarato: “Ho chiesto la parola sottolineando che oggi è una giornata importante per il Paese”. La proposta di legge, depositata nel novembre 2023, è rimasta ferma per oltre un anno. Marotta ha contestato la giunta, che afferma che non è materia di competenza regionale, sostenendo che ciò “è falso”. Ha ricordato il caso di Sibilla Barbieri, una donna costretta ad andare in Svizzera per il suicidio assistito, come un esempio della necessità di regole chiare.
Reazioni e prossimi passi
La reazione della maggioranza ha visto abbandonare l’aula durante la richiesta di discussione della proposta di legge, un evento che Marotta ha definito “grave e inedito”. “Probabilmente sono spaventati dal tema”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di una legislazione chiara in materia. Marotta ha confermato l’intenzione di continuare a chiedere la discussione della proposta, evidenziando che la destra usa scuse tecnico-giuridiche per non affrontare il tema del fine vita. “Quattro giorni sono troppi per queste persone, figuriamoci 450”, ha concluso Marotta, riferendosi ai tempi di stallo della proposta.
Attualità
Roma, stupra e minaccia di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni: arrestato un 35enne

#Cronaca #Roma Un uomo di 35 anni è stato arrestato per aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni. La notizia ha scosso la capitale e ha sollevato un dibattito acceso sui social. Continuate a leggere per i dettagli.
L’arresto shock a Roma
A Roma, un uomo di 35 anni è stato arrestato con l’accusa di aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai loro figli di 5 e 7 anni. L’episodio, avvenuto in un contesto domestico, ha portato alla luce la cruda realtà della violenza di genere che spesso si consuma tra le mura di casa.
La reazione sui social
La notizia ha rapidamente fatto il giro dei social network, suscitando l’indignazione di molti utenti. Commenti come "Ma che razza di persona fa una cosa del genere?" e "La giustizia deve fare il suo corso, ma che pena per quei bambini!" si sono diffusi velocemente, mostrando come la vicenda abbia toccato un nervo scoperto della società italiana. C’è chi ha sottolineato l’importanza di una maggiore protezione per le vittime di violenza domestica, e chi ha ironicamente commentato "E poi dicono che i film horror sono troppo esagerati", cercando di smorzare la tensione con un umorismo a tratti politicamente scorretto.
Il sistema giudiziario e la protezione delle vittime
L’arresto dell’uomo ha sollevato interrogativi sul sistema giudiziario e sulle misure di protezione per le vittime di violenza domestica. La vicenda è un triste reminder che, nonostante le leggi e le campagne di sensibilizzazione, molto resta ancora da fare per garantire la sicurezza delle donne e dei bambini vittime di abusi. La speranza è che questo caso possa spingere le autorità a prendere misure più incisive e rapide per prevenire tali tragedie.
Attualità
Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

Il caso del femminicidio di Ilaria Sula continua a scuotere l’opinione pubblica. Un dettaglio emerso recentemente potrebbe cambiare drasticamente la posizione della madre del killer, con il sangue trovato in corridoio che ora diventa un elemento cruciale. #Femminicidio #IlariaSula #Giustizia
Un nuovo sviluppo nel caso del femminicidio di Ilaria Sula ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Il dettaglio del "sangue in corridoio" potrebbe avere un impatto significativo sul ruolo della madre dell’assassino.
Il Sangue in Corridoio
Secondo le ultime informazioni, il sangue trovato nel corridoio dell’abitazione dove è avvenuto il delitto di Ilaria Sula potrebbe cambiare la prospettiva sul coinvolgimento della madre del killer. Questo elemento, che inizialmente poteva sembrare secondario, ora viene considerato come una possibile prova cruciale.
Le Implicazioni Legali
La presenza di sangue in corridoio apre nuovi scenari legali. Se la madre del killer avesse avuto un ruolo, anche solo di complicità, questo potrebbe aggravare la sua posizione. Le indagini si stanno concentrando su questo aspetto, cercando di capire se ci siano state manovre per coprire o aiutare l’assassino.
Reazioni e Commenti
La notizia ha suscitato reazioni forti sui social media, con molti che esprimono la loro indignazione. Un utente ha commentato: "La giustizia deve fare il suo corso, ma che schifo se anche la madre è coinvolta!" Questo sentimento riflette una crescente frustrazione pubblica verso il caso.
Le indagini proseguono, e ogni nuovo dettaglio potrebbe portare a una svolta significativa in questo drammatico caso di femminicidio.
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