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Cronaca

Ricerche per rintracciare la ragazza che vide Emanuela Orlandi l’ultima volta il 22 giugno: dichiarazioni di Sabrina Minardi

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Ricerche per rintracciare la ragazza che vide Emanuela Orlandi l’ultima volta il 22 giugno: dichiarazioni di Sabrina Minardi

Solo una ragazzina, Emanuela Orlandi, scomparsa nel nulla quasi 42 anni fa, continua a tenere in scacco un intero Paese in cerca di verità. Le indagini si intrecciano con fili di criminalità, traffico di persone, e questioni che coinvolgono il Vaticano, i servizi segreti e la Banda della Magliana, mentre si esplorano anche possibili legami con il suo contesto sociale e familiare. La scomparsa di Emanuela resta avvolta nel mistero, e la questione torna a farsi pressante dopo la morte di Sabrina Minardi, che aveva rivelato: «So cosa è successo a Emanuela». Le sue accuse su un presunto rapimento ordinato da Enrico De Pedis non hanno mai trovato riscontri probatori e hanno portato a un’inchiesta archiviata nel 2008.

La Commissione d’Inchiesta

La Commissione bicamerale sul caso sta indagando con rigore e determinazione. In meno di un anno ha svolto 52 sedute di approfondimento per analizzare la sparizione di Emanuela e di Mirella Gregori. Si stanno esaminando non solo le dichiarazioni della Minardi, ma anche testimonianze legate all’ambiente scolastico frequentato dalla ragazza, cercando d’identificare la giovane che potrebbe averla vista prima della sua scomparsa. Si ricorda che Suor Dolores, la suora che gestiva la scuola, è andata in pensione, complicando così le ricerche.

L’Appello di Pietro Orlandi

Nel frattempo, Pietro Orlandi ha rinnovato la sua richiesta affinché Papa Francesco scriva un testo-verità sulla sorte della sorella. Attraverso i social media ha affermato: «Spero ancora trovi la forza di scrivere un altro testo, quello che tutti noi aspettiamo». Un appello che evidenzia la continua ricerca di verità da parte della famiglia Orlandi, che cerca risposte a una tragedia ancora senza risposte in oltre quattro decenni.

Cronaca

“Fallo carico” e gli altri: i locali aperti malgrado le multe per fregarsene delle regole

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“Fallo carico” e gli altri: i locali aperti malgrado le multe per fregarsene delle regole

Post per i social:
Un botta e risposta infuocato tra il II municipio e la direzione contraria alle sanzioni a Roma. Il commerciante ha chiesto "Diritto di replica" e scoppia il caos! #Roma #Politica #Scontro


Scontro fra la presidenza del II municipio e la direzione contraria alle sanzioni: “Diritto di replica al commerciante”

Botta e risposta rovente

A Roma, nel II municipio, si è scatenato un acceso scontro tra la presidenza e una direzione che si oppone alle sanzioni. Il commerciante, al centro della disputa, ha chiesto il "Diritto di replica" , scatenando un vero e proprio pandemonio.

Il caos in municipio

La situazione è degenerata rapidamente con accuse e contraccuse che hanno trasformato una semplice disputa in un caso virale. La presidenza del municipio, evidentemente scocciata, ha dovuto fronteggiare non solo la direzione contraria, ma anche l’opinione pubblica sempre più coinvolta.

Il commerciante e il diritto di parola

Il commerciante, con il suo "Diritto di replica" , ha acceso i riflettori su di sé, diventando il protagonista involontario di questa telenovela politica romana. La questione, ora sotto gli occhi di tutti, promette ulteriori sviluppi esplosivi.

Roma #Politica #Scontro

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Cronaca

Hanno distrutto il van e rubato i costumi degli attori

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Hanno distrutto il van e rubato i costumi degli attori

Post per i social (280 caratteri):
A Roma, il famoso influencer Giuseppe Ninno ha subito un furto del suo van ma un bambino di 9 anni è venuto in suo soccorso! La "signora Maria" torna sul palco grazie alla solidarietà romana. #Roma #GiuseppeNinno #Solidarietà #Furto #Influencer


Brutta disavventura ma con lieto fine, a Roma, per il “mandrake” brindisino, ossia l’influencer **Giuseppe Ninno**, diventato trendy sui social grazie ai video (divertentissimi) in cui interpreta la signora Maria – mamma e casalinga perennemente in vestaglia e perennemente affannata tra le mille incombenze domestiche – il marito di lei, sempre in pigiama e poco collaborativo e, soprattutto, il figlio, Giuseppe. Dagli “imbarazzi” di questo bambino sono nate le gag che Ninno sta portando per l’Italia anche in un tour teatrale.

Il furto

L’altra settimana facendo tappa nella Capitale ecco l’imprevisto: il van su cui si muove, parcheggiato sul lungotevere in pieno centro, viene preso di mira dai “soliti” ladri. Finestrino rotto e bagagli spariti. Compresa la super-vestaglia rossa di scena, ormai emblematica delle sue sitcom. Nel disperato tentativo di rientrarne in possesso, l’influencer pubblica un accorato appello sociale: «Amiche e amici di Roma perché grazie a dio la maggior parte della gente su questo pianeta è buona… Appena arrivati a Roma – scrive – qualcuno ci ha riservato una bella sorpresa. Hanno distrutto il van e rubato il borsone dello spettacolo con all’interno roba di zero valore economico ma del valore affettivo incalcolabile (vestaglia della signora Maria e pigiama di Papà). Ora, siccome so che qui c’è tanta gente buona e con un cuore, vi chiedo un aiuto: se doveste ritrovarla o avere informazioni in merito vi prego contattatemi!», Nel testo Ninno precisa anche il luogo dove è avvenuto il furto, ossia nei pressi di piazza Bocca della Verità, in prossimità del Tempio di Giano. All’appello è seguita una pioggia di commenti, tanti dei romani che, in qualche modo, chiedevano «scusa» a nome della città. Qualcuno ha rincarato: «Mai lasciare incustoditi i bagagli sul lungotevere, specie nei van che si sa trasportano turisti. Purtroppo sul quel tratto di lungotevere è un continuo». Il post e la storia in pochissimo tempo vengono visualizzati da 14mila persone. E tra questi c’è Alessio un bambino di 9 anni. è lui che scrive a Ninno/Giuseppe: «Ciao Giuseppe ho la vestaglia uguale alla tua. La comprai per venire ai parioli a Roma a teatro. Se vuoi te la regalo. È la stessa identica». Per Ninno è segno che «c’è ancora speranza» e gente buona. L’incontro con Alessio e riecco la vestaglia.

La speranza

A. Mar.

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