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Ambulanza con sirene accese bloccata dagli atleti durante la maratona di Roma deve cambiare strada

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Ambulanza con sirene accese bloccata dagli atleti durante la maratona di Roma deve cambiare strada

Un video che mostra un’ambulanza bloccata dalla Maratona di Roma 2025 ha suscitato una vasta discussione sui social network. Il conducente del mezzo di soccorso, seguendo le indicazioni della polizia locale, ha dovuto deviare il percorso a causa del flusso di atleti in gara.

Situazione di Emergenza

Il video, girato da un cittadino e condiviso sulla pagina Instagram Welcome to Favelas, mostra l’ambulanza ferma a un incrocio. Nonostante le sirene accese, gli atleti continuano a correre senza fermarsi. Non è chiaro se il veicolo stesse trasportando un paziente in gravi condizioni o se fosse diretto verso un’emergenza. “L’ambulanza deve fare retromarcia, perché le persone che corrono non si vogliono fermare”, commenta l’uomo che ha registrato il video.

Presenza della Polizia

Accanto all’ambulanza, vi era una pattuglia della polizia locale di Roma Capitale, che stava presidiando la manifestazione con un totale di 1500 agenti. La Maratona, che parte dal Colosseo e termina al Circo Massimo, coinvolge circa 28mila atleti. In situazioni di emergenza come quella accaduta, la polizia lavora per garantire la sicurezza della manifestazione, creando percorsi alternativi per i mezzi di soccorso. “Non si vogliono fermare! Che vergogna! Se ci fossi stato io dentro all’ambulanza sarei uscito e mi sarei rianimato da solo”, prosegue il testimone. Dopo brevi scambi con gli agenti, i sanitari ricevono indicazioni su un percorso alternativo e si allontanano.

Reazioni sui Social

Il video ha suscitato numerosi commenti online, con utenti che sostengono che gli atleti avrebbero dovuto fermarsi per far passare l’ambulanza. Altri commentano che i sanitari avrebbero dovuto pianificare meglio il loro percorso: “Chi guida i mezzi di soccorso deve informarsi prima sulle strade chiuse. Non è il primo evento a Roma”, scrive un utente. Alcuni affermano che, nonostante l’inconveniente, i sanitari hanno ottenuto il supporto della polizia locale, che ha prontamente indicato un’altra strada. “La Maratona ha un tragitto prestabilito”, afferma un cittadino presente, notando che “gli agenti erano lì, ma non possono fermare un fiume di gente in movimento”.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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