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Cronaca

Mondo Convenienza, l’Antitrust colpisce duro: multa di 3,2 milioni a Iris Mobili

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Mondo Convenienza, l’Antitrust colpisce duro: multa di 3,2 milioni a Iris Mobili

È stata confermata la maximulta da 3,2 milioni di euro inflitta nel marzo dello scorso anno dall’Antitrust a Iris Mobili, la società dietro il marchio "Mondo Convenienza". L’azienda è stata accusata di pratiche commerciali scorrette e aggressive durante le fasi di consegna e montaggio dei mobili, oltre che di ostacolare i consumatori nell’accesso ai servizi post-vendita. La decisione è stata presa dal Tar del Lazio con una sentenza che ha fatto discutere.

La pratica commerciale contestata

L’Autorità ha evidenziato una serie di comportamenti scorretti, tra cui la consegna di prodotti difettosi o incompleti, non idonei all’uso previsto, e una gestione negligente dell’assistenza post-vendita. Mondo Convenienza è stata accusata di non riconoscere né la garanzia legale né quella convenzionale, rendendo difficile per i consumatori esercitare i loro diritti contrattuali.

La difesa di Mondo Convenienza

Il Tar ha respinto la tesi della società secondo cui la bassa qualità dei prodotti fosse giustificata dai prezzi competitivi e che nessun consumatore si fosse lamentato di essere stato ingannato. I giudici hanno sottolineato che le argomentazioni presentate da Mondo Convenienza “siano per lo più incentrate a dimostrare la non aggressività della condotta commerciale: tuttavia, va immediatamente ribadito come la contestazione sia più ampia con la conseguenza che spesso i motivi si presentano come poco precisi atteso che si incentrano su percorsi argomentativi non seguiti dall’Autorità. In altre parole, le doglianze mosse al provvedimento non sono in grado di ribaltare completamente la contestazione dell’Agcm, che resiste a quanto dedotto dalla società”. Commento: Sembra che Mondo Convenienza abbia cercato di fare il furbo, ma i giudici non ci sono cascati.

Conseguenze e gestione post-vendita

Per quanto riguarda la mancata consegna dei prodotti, il Tar ha evidenziato “emerge con tutta la sua evidenza la scorrettezza della condotta commerciale: difatti, è manifestamente negligente l’operato di un professionista che consegna regolarmente in maniera incompleta la merce ordinata”; e “riconoscere un buono spesa è, sostanzialmente, un aggancio che impone al cliente un nuovo acquisto”. Commento: Insomma, Mondo Convenienza ti dà un buono spesa come se fosse un favore, ma in realtà ti costringe a comprare ancora da loro.

Infine, riguardo al riconoscimento della garanzia e alla gestione dell’assistenza post-vendita, il Tar ha rilevato che l’operato della società “non sia stato conforme ai parametri normativi”, nonostante gli sforzi organizzativi e le misure implementate per migliorare il servizio ai clienti. Commento: Mondo Convenienza ha cercato di fare bella figura, ma non è bastato a nascondere le magagne.

Mondo Convenienza, multa Antitrust da 3,2 milioni. Mobili difettosi, pezzi mancanti e ostacoli nei servizi post-vendita

Mondo Convenienza, l’Antitrust colpisce duro: multa di 3,2 milioni a Iris Mobili

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Da Vinted a Subito.it, i cimeli di Papa Francesco invadono i marketplace: pericolo di raggiri

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Da Vinted a Subito.it, i cimeli di Papa Francesco invadono i marketplace: pericolo di raggiri

Hai mai immaginato di possedere un ritratto esclusivo del Papa per soli 100 euro, o di imbatterti in offerte misteriose come un rosario “benedetto” a 150 euro? #TesoriDelPapa

Il Boom del Mercato Papale

In un mondo di collezionisti appassionati, gli oggetti legati al Pontefice stanno diventando veri fenomeni. Per appena 100 euro, è possibile acquistare un ritratto ad acquerello del Papa, un pezzo d’arte che cattura l’essenza di un’icona mondiale e attira l’attenzione di fan e investitori.

Offerte Rare e Inserzioni Sospette

Tra le chicche più ambite, spicca l’edizione speciale dell’Osservatore Romano che racconta l’insediamento del Papa, proposta a 1.500 euro per chi desidera un frammento di storia autentica. Ma non mancano le inserzioni non verificate che alimentano la curiosità: come quella di un rosario “benedetto” dal Papa venduto a 150 euro, lasciando tutti a chiedersi se sia un’opportunità unica o un inganno astuto.

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Hai diritto a un rimborso di 234 euro per un pagamento in eccesso? Scopri i passaggi essenziali per reclamarlo.

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Hai diritto a un rimborso di 234 euro per un pagamento in eccesso? Scopri i passaggi essenziali per reclamarlo.

HaiRicevutoUnEmailDalMinisteroChePrometteSoldi? #TruffaInArrivo #PhishingAttenzione

L’Email che Sembra Troppo Bella per Essere Vera

Immagina di ricevere un’email dal Ministero della Salute che ti annuncia un rimborso di 234,40 euro per un pagamento in eccesso al Servizio Sanitario Nazionale. Sembra un colpo di fortuna, vero? Ma attenzione, questa comunicazione sta arrivando a migliaia di utenti, inclusi molti a Roma, e potrebbe nascondere un inganno subdolo che mira a rubare i tuoi dati personali.

Come Funziona Questa Nuova Truffa

In pratica, l’email ti invita a fornire informazioni sensibili per “riscuotere” il rimborso, con un avvertimento drammatico: se non agisci subito, potresti perdere il diritto al denaro. Per rendere tutto più credibile, il messaggio menziona persino il rispetto della privacy, ma in realtà è un classico tentativo di phishing. Le autorità hanno già confermato che non si tratta di comunicazioni ufficiali del Ministero.

I Consigli per Non Cadere nella Trappola

Cosa fare se ricevi un’email del genere? Evita di cliccare su qualsiasi link e cancella subito il messaggio. Segnala l’accaduto alle autorità competenti per aiutare a fermare questi truffatori. Con questi raggiri in aumento, restare vigili è essenziale per proteggere i tuoi dati e il tuo portafoglio – chissà quante altre sorprese potrebbero nascondersi nella tua casella email!

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