Cronaca
Residenti dell’XI Municipio scendono in piazza contro il degrado urbano

Oggi, i residenti dell’XI Municipio di Roma sono pronti a scendere in piazza per manifestare il loro fermo dissenso verso il progetto di riqualificazione di Piazza Augusto Lorenzini, ideato dall’attuale giunta municipale. La protesta, che si terrà dalle 10 alle 13 nell’omonima piazza, si presenta come un evento "assolutamente apolitico", ma con l’obiettivo di bloccare un progetto che, secondo i residenti, metterebbe a rischio l’armonia e la vivibilità del quartiere, commento: e forse anche la loro pazienza.
A parlare della manifestazione è stata Sonia Massafra, portavoce e commerciante storica del quartiere. Insieme a lei, numerosi cittadini, tra cui architetti, avvocati e altri commercianti locali, che si sono uniti per far sentire la loro voce. Il gruppo, infatti, si batte per una causa sociale più ampia, rivolta alla salvaguardia del territorio e della qualità della vita di chi lo vive ogni giorno. A sostenere la causa è l’amministratrice del Gruppo Tutti insieme per essere socialmente utili Arianna Monti, che, pur essendo attiva nel IX Municipio, si occupa di tutte le tematiche che richiedono più energie per proteggere il territorio, commento: perché evidentemente il IX non le bastava.
Intervista a Sonia Massafra
Abbiamo intervistato Sonia Massafra per comprendere meglio le ragioni di questa mobilitazione.
Come mai i residenti dell’XI Municipio si oppongono così fermamente al progetto di riqualificazione di Piazza Lorezini?
"Non ci è stato consentito alcun tipo di dialogo in merito a questo progetto. L’abbiamo scoperto per caso, venendo a conoscenza di una riunione presso la chiesa di appartenenza. Ci siamo sentiti completamente esclusi dal processo decisionale, senza la possibilità di esprimere la nostra opinione."
Quali sono, in particolare, gli aspetti del progetto che vi preoccupano maggiormente?
"Il progetto avrebbe un impatto devastante sulla viabilità. La situazione del traffico non peggiorerebbe solo durante le ore di punta, ma diventerà un problema costante. Con la riduzione della strada a una sola carreggiata, le congestioni si verificherebbero in ogni momento della giornata, creando disagi enormi per i residenti e i commercianti. Il nostro quartiere è molto coeso, viviamo insieme come una grande famiglia e, proprio per questo, ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra opinione.", commento: e si sa, nessuno vuole rovinare una bella riunione di famiglia.
Ci sono altre preoccupazioni legate alla vita quotidiana dei residenti?
"Sì, purtroppo. Il progetto toglierebbe molti posti auto, un danno soprattutto per gli anziani, che sono numerosi nel nostro quartiere. Inoltre, la riduzione dello spazio per il traffico comprometterebbe anche il passaggio degli autobus. Le vie limitrofe non sono abbastanza larghe per garantire una buona circolazione dei mezzi pubblici, e questo avrebbe gravi ripercussioni sulla viabilità. Non ci sono solo problemi di traffico, ma anche di accessibilità e sicurezza."
La Difficoltà di Essere Ascoltati
È stato difficile farvi sentire dalle istituzioni?
"Assolutamente sì. Ci ha sorpreso molto il fatto che non solo non siamo stati convocati per discutere il progetto, ma che nessuno ci abbia mai dato la possibilità di visionarlo o di partecipare alla sua progettazione. Abbiamo riscontrato molta arroganza da parte dell’amministrazione. Oggi, però, siamo qui per dire basta e per far sentire la voce di chi vive questo quartiere ogni giorno."
La manifestazione di oggi è solo l’inizio di un lungo percorso che i residenti dell’XI Municipio intendono percorrere per difendere la propria comunità e il loro modo di vivere. L’opposizione al progetto di riqualificazione di Piazza Lorezini non è solo una protesta contro una decisione dell’amministrazione locale, ma una richiesta di rispetto per i diritti dei cittadini e per la bellezza e la funzionalità del quartiere, commento: e forse anche un po’ di buon senso da parte di chi dovrebbe rappresentarli.
Cronaca
Lemieux: Un’eroina pucciniana animata da una fede inquietante

HaiMaiVistoUnAccoppiamentoOperisticoCosìIntrigante? #TritticoRicomposto
L’Evento Che Sta Accendendo La Curiosità Del Mondo Dell’Opera
Stasera, il mondo dell’opera si prepara a un momento unico e imperdibile con la terza tappa del “Trittico ricomposto”. Immagina due capolavori italiani che dialogano in un modo che nessuno si aspetterebbe: “Il Prigioniero” di Luigi Dallapiccola e “Suor Angelica” di Giacomo Puccini. Questo accoppiamento tutto italiano promette di svelare emozioni profonde e storie che ti terranno incollato alla sedia – non vorrai perdertelo!
L’Intervista Esclusiva Alla Star Marie Nicole Lemieux
Al centro di questa serata c’è la talentuosa mezzosoprano Marie Nicole Lemieux, che ha condiviso i suoi pensieri in un’intervista da brividi. Lemieux, con la sua voce potente e magnetica, ci guida attraverso le sfumature di queste opere, rivelando segreti che potrebbero cambiare il modo in cui ascolti l’opera classica. Preparati a scoprire come questo duo inaspettato unisce dramma e melodia in un’esplosione di passione puramente italiana!
Cronaca
La misteriosa destinazione di Papa Francesco dopo il funerale di sabato mattina

Hai mai immaginato dove Papa Francesco ha scelto di essere sepolto, un luogo avvolto in misteri e leggende che attirerà orde di pellegrini? #PapaFrancesco #SegretiVaticani #RomaMisteriosa
La Tomba Vicino alla Madonna della Salvezza
Papa Francesco ha optato per una sepoltura semplice e simbolica accanto alla statua della Madonna della «salvezza del popolo romano» nella basilica di Santa Maria Maggiore, proprio dove si celebra la leggendaria nevicata del 5 agosto. I visitatori, incantati da questa icona, spesso ignorano i pannelli di compensato che celano i preparativi per accogliere il nuovo “vicino” illustre. È un segreto che sta già accendendo la curiosità di migliaia di fedeli, pronti a scoprire cosa rende questo posto così speciale.
La Betlemme d’Occidente e i Nuovi Pellegrinaggi
Sotto l’altare di Santa Maria Maggiore, custoditi come tesori antichi, si trovano cinque pezzi di legno attribuiti alla Sacra Culla di Gesù, rendendo la basilica nota come la Betlemme d’Occidente. Con l’aggiunta della sepoltura di Papa Bergoglio nella cappella paolina, questo sito è destinato a trasformarsi in una meta imperdibile per pellegrinaggi sempre più affollati. Basta una passeggiata in piazza per sentire l’eccitazione: sguardi ottimisti dei venditori di rosari, file di pellegrini in attesa, e un’intensificazione delle misure di sicurezza che fa pensare a un piccolo Vaticano in miniatura.L’Atmosfera di Attesa e le Speculazioni
Mentre la basilica si prepara al trasporto del feretro di Papa Francesco sabato, dopo la messa solenne in Vaticano, l’aria è carica di mistero. Tra i mosaici, l’arco trionfale e la sorprendente scala elicoidale autoportante, si mescolano icone sacre e laiche, come la vicina stazione Termini e il teatro dell’Opera. I fedeli in fila non resistono a chiacchierare: “Sarà un asiatico o un europeo il prossimo papa?”, si domanda qualcuno, mentre altri pregano per un po’ di serenità. È un rompicapo che tiene tutti con il fiato sospeso, con il cardinale Rolandas Makrickas al centro di attenzioni inaspettate per le sue connessioni con Bergoglio.
I Preparativi Dietro le Quinte
Le file di pellegrini si allungano come in un aeroporto affollato, con un unico varco sorvegliato da polizia e carabinieri. Da quando la porta santa è stata aperta, i dipendenti della basilica lavorano freneticamente, trasportando impalcature e materiali per i lavori in corso. “Non sappiamo se saremo aperti domani”, confida una voce interna, alimentando ancora di più l’intrigante incertezza che avvolge tutto. È un vero enigma che sta catturando l’immaginazione di tutti, dai devoti ai curiosi.
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