Cronaca
Scippatori, molestatori, vandali senza nome: i nuovi orchi metropolitani che terrorizzano le città

A Monteverde si aggira uno scippatore misterioso in motorino con casco integrale che terrorizza le donne sole strappando loro borse e borsette. È caos anche con un molestatore di studentesse e un vandalo notturno che danneggia auto a caso. #Monteverde #Roma #SicurezzaUrbana
A Monteverde si parla di un fantomatico scippatore che attraversa il quartiere in motorino con il casco integrale, a strappare borse e borsette dalle mani delle donne sole. L’altroieri si diceva che era stato individuato il suo motorino, parcheggiato in via Valla, ma è difficile trovare qualcuno che l’abbia visto davvero, questo scippatore. Così come molto vaghe sono le informazioni riguardo al molestatore che, più o meno nella stessa zona, all’inizio dell’anno scolastico seguiva e spaventava le ragazze all’uscita dei licei.
Il vandalo notturno
Ciclicamente si denunciano, a Monteverde come in tutti gli altri quartieri di Roma, le malefatte di un vandalo anonimo notturno che danneggia le automobili scelte a casaccio: carrozzerie rigate, tergicristalli piegati, finestrini infranti senza un motivo, neanche un pretesto, solo per il gusto sadico di far piangere gli altri. Ogni municipio ha il suo delinquente senza nome, il suo solito ignoto che gira per le strade nell’intento di fare del male, anzi il Male con la maiuscola, un male fine a sé stesso.
Che il Male esista non ci sono dubbi: è purtroppo vero che le signore vengono scippate, che le ragazze vengono molestate, che le carrozzerie vengono rigate. È però meno definita, e dai contorni vagamente letterari, la figura del singolo scippatore, molestatore, rigatore, che nel passaparola metropolitano (alimentato a dismisura dai social) diventa una specie di nuovo Uomo nero, di Baubau, l’erede dell’orco che agitava i sonni dei nostri nonni.
Commento: E così, mentre a Monteverde si discute di sicurezza, Roma sembra diventata un set per il prossimo film di paura, con tanto di cattivi senza volto che fanno tremare i cittadini. Qualcuno si preoccupa di fare qualcosa o aspettiamo il lieto fine come in una favola?
Cronaca
Si tratta di atti superati: il declino degli standard etici nella politica moderna

Continuano le segnalazioni sulle pec indirizzate dal Municipio I agli edicolanti del Centro che sono stati giudicati “non compatibili” con le regole, ossia con il codice della strada e il regolamento Cosap. Le lettere inviate ai giornalai passano in rassegna le singole difformità: ad esempio al giornalaio Roberto Gregori di viale Giulio Cesare viene contestato che «la struttura è collocata sullo spartitraffico rialzato con alberature e, quindi, è in contrasto con il Codice della Strada ed il Regolamento Cosap». [“non compatibili” – sembra quasi che le edicole siano degli alieni nella capitale]
IL CONTENUTO
Mentre a Sisay Habtamu Woldegiorgis, proprietario dell’edicola in via XX Settembre, viene detto che la sua edicola «è in contrasto con l’art. 12, comma 3, lett. c del Regolamento Cosap che prevede una distanza di almeno 5 metri dalle chiese». Segue per tutti l_INVito a «presentare al Municipio un progetto di ottimizzazione» entro «30 giorni», con la precisazione che «l’eventuale approvazione del progetto di ottimizzazione (che verrà, poi, eseguito successivamente all’espletamento del bando di gara ed all’assegnazione della nuova concessione) non conferiranno al proponente alcun punteggio ulteriore in sede di bando». [“5 metri dalle chiese” – chissà se Gesù avrebbe approvato]
I COSTI
Di fronte a queste lettere, fonti di Roma Capitale gettano però acqua sul fuoco: in sostanza, la memoria “salva edicole” approvata dalla giunta capitolina giovedì scorso supera questi documenti, che quindi devono ritenersi non più attuali. Una linea di pensiero confermata anche dall’assessore al Commercio del Municipio I, Jacopo Scatà. «Si tratta di lettere precedenti a quell’atto del Campidoglio, dal quale non vogliamo ovviamente discostarci», spiega Scatà al Messaggero, aggiungendo che, in ogni caso, «i lavori di ottimizzazione prospettati dovrebbero essere realizzati dal vincitore della gara dopo il bando Bolkestein e non prima». [“salva edicole” – finalmente qualcuno che si preoccupa di questi eroi urbani] Insomma, la volontà del Municipio del Centro sembra essere quella di adeguarsi alle intenzioni di Roma Capitale, tutelando così i giornalai a rischio nel cuore della Capitale. Mentre i sindacati degli edicolanti continuano a chiedere un tavolo per ragionare insieme sulle possibili soluzioni. #Roma #edicole #burocrazia #politica #viral
Cronaca
Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica

Il sangue trovato nella casa di via Homs potrebbe essere quello della vittima. La polizia ha scoperto le tracce durante i sopralluoghi nella proprietà. #CronacaNera #Roma #Delitto #Polizia #Sangue
Scoperta Choc nella Casa di Via Homs
Durante i sopralluoghi nella casa di via Homs, la polizia ha fatto una scoperta agghiacciante: tracce di sangue che “potrebbero trattarsi del sangue della vittima”. La notizia ha scatenato un’ondata di commenti sui social, con molti utenti che si chiedono come sia possibile che in una città come Roma, considerata la culla della civiltà occidentale, si verifichino ancora crimini così efferati.
Il Mistero del Sangue
Le indagini sono ancora in corso e non è chiaro se il sangue appartenga effettivamente alla vittima, ma la frase “potrebbe trattarsi del sangue della vittima” ha acceso l’immaginazione collettiva. Alcuni hanno già iniziato a speculare su chi potrebbe essere il colpevole, con teorie complottistiche che coinvolgono persino personaggi politici locali, in un mix di realtà e fantasia che solo il web può generare.
Reazioni e Commenti
La notizia ha generato un dibattito acceso sui social, con commenti che vanno dal preoccupato al satirico. “Ecco cosa succede quando tagli i fondi alla sicurezza,” ha scritto un utente, mentre un altro ha aggiunto: “Forse il colpevole cercava solo di fare una carbonara perfetta.” Nonostante la gravità della situazione, l’umorismo nero non manca mai di far breccia tra gli italiani, sempre pronti a sdrammatizzare anche nei momenti più bui.
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