Cronaca
Nonno insulta la nipote per anni: “Quanto sei brutta. Fai schifo”. Al via il processo contro l’anziano sessista

A Viterbo, un nonno di 70 anni è stato denunciato per aver umiliato la nipote di 10 anni con insulti sul suo aspetto fisico. Il genero ha reagito costituendosi parte civile. #BodyShaming #Viterbo #Giustizia
“Quanto sei brutta, fai schifo con quelle bolle in faccia, chi ti prende così?”. Il “body shaming” alla nipote di 10 anni è durato per tanto tempo e il responsabile è un uomo di 70 anni, il nonno. A denunciarlo, il genero, a cui lshowing됐자 ha dato del “coglione” ripetutamente. Succede a Viterbo, all’interno di una famiglia, in cui un nonno ha umiliato la nipote. Il genero della vittima si è costituito parte civile contro il suocero, accusato di maltrattamenti pluriaggravati.
Il processo, iniziato martedì, vede l’imputato accusato di aver insultato la nipote fin da quando aveva dieci anni. Il settantenne, difeso dall’avvocato Giuliano Migliorati, è stato rinviato a giudizio lo scorso settembre dal gup Savina Poli.
Il processo entrerà nel vivo a luglio, con la testimonianza del genero, assistito dall’avvocato Paolo Labbate. La denuncia da parte del genero è stata formalizzata il 6 giugno 2022, ma le molestie sembrano essere iniziate molto prima. Nel 2019, infatti, l’uomo avrebbe minacciato la figlia, allora non ancora quattordicenne, di colpirla con un pugno in faccia se non avesse telefonato alla nonna, l’ex moglie con cui aveva divorziato.
L’imputato è accusato di maltrattamenti pluriaggravati in famiglia, e sarebbe solito simulare gesti di violenza sulla nipote, facendo finta di alzarle le mani. Già nel 2018, quando la bambina aveva solo dieci anni, avrebbe chiuso la nipote in bagno, insultandola pesantemente e impedendo alla nonna di intervenire. Il comportamento offensivo sarebbe stato ripetuto anche davanti alla sorellina della vittima, una bambina di otto anni.
Oltre agli insulti verso la nipote, il settantenne avrebbe parlato in modo denigratorio del padre della ragazza, definendolo “un coglione” e accusando la famiglia di fingere affetto per lei. Il processo si terrà davanti al tribunale collegiale, che dovrà valutare le sue azioni nei confronti della minorenne e della sua sorellina.
Cronaca
Tor Tre Teste e il calcio in vetrina: quel che conta è farsi vendere

In un mondo dove il calcio giovanile sembra più una vetrina per trofei che una fucina di talenti, il presidente D’Adamo ribalta la prospettiva: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca". Ecco la rivoluzione silenziosa del calcio giovanile. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo
Un Modello Sostenibile
Un modello sostenibile fondato sul mercato e non sui trofei. Il presidente D’Adamo: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca"
La Rivoluzione del Calcio Giovanile
In un’epoca dove il calcio giovanile è spesso ridotto a una corsa sfrenata per accumulare trofei, il presidente D’Adamo propone una visione alternativa. "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca" Ecco una rivoluzione che potrebbe cambiare il volto del calcio giovanile italiano, puntando sulla crescita dei giovani piuttosto che sulla collezione di medaglie. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo
Cronaca
Rivolta nel carcere di Cassino: trasferiti 50 detenuti nella notte, devastato un piano

Rivolta nel carcere di Cassino: caos totale, detenuti trasferiti e forze speciali intervenute. Il sovraffollamento è la norma, con la Polizia Penitenziaria che manca all’appello. #CaosCarcerario #Sovraffollamento #PoliziaPenitenziaria
Rivolta nel carcere di Cassino
Rivolta domenica sera nel carcere San Domenico di Cassino: è stato devastato il primo piano della Seconda sezione e per questo circa 50 persone sono state trasferite nella notte in altri istituti di pena. Nel penitenziario di via Sferracavalli è stato necessario l’impiego del Gruppo di Intervento operativo ed a supporto anche unità del Gruppo intervento rapido della Campania e del Nucleo cittadino di Roma.
Sovraffollamento e carenza di personale
A Cassino sul piano del sovraffollamento ci sono 17 detenuti in più del previsto mentre la Polizia Penitenziaria che al momento ha 37 unità in meno di quanto previsto in organico. Negli altri istituti del Lazio Sud la situazione è più grave: secondo i dati del Ministero della Giustizia a Frosinone ci sono 55 detenuti in più: sono previsti al massimo in 517 ma sono presenti in 572. Nella casa Circondariale di Latina gli esuberi sono 59: a fronte dei 77 detenuti previsti ne risultano presenti 136.
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