Seguici sui Social

Cronaca

La Lazio segna gol solo con i difensori. Per la rimonta contro il Bodo servono i gol degli attaccanti.

Pubblicato

il

La Lazio segna gol solo con i difensori. Per la rimonta contro il Bodo servono i gol degli attaccanti.

Siete stanchi di vedere attaccanti strapagati che segnano come lumache? Beh, nella [Squadra] è un vero caos: nelle ultime 7 partite, i difensori hanno infilato 5 gol mentre le punte si sono limitate a 2, probabilmente distratte dai selfie post-partita! Tavares sta correndo come un matto per tornare in campo contro quei vichinghi norvegesi, e chissà se basterà per evitare un’altra figuraccia. #CalcioFallimentare #DifensoriCheSegnano #TavaresAlRiscatto #PuntePigri #ViralFootball #RomaInCrisi #ScandaloSulCampo (278 caratteri, pronti per esplodere online!)

La difesa ruba la scena

Nelle ultime 7 partite, la retroguardia della [Squadra] ha dimostrato di essere più letale delle punte, segnando ben 5 gol contro solo 2 realizzati dagli attaccanti. Ma davvero stiamo pagando milioni per dei bomber che sembrano più interessati a scaldare la panchina che a bucare la rete? Questo trend rovesciato sta facendo discutere, con i difensori che rubano i riflettori e forse anche lo stipendio dei colleghi.

Tavares accelera per il ritorno

Intanto, Tavares non vuole perdersi la sfida di ritorno contro i norvegesi e sta spingendo sull’acceleratore per recuperare. Dopo un infortunio che lo ha tenuto ai box, il giocatore è determinato a tornare in forma e magari salvare la baracca. Chissà se la sua velocità basterà a coprire le lacune dell’attacco, o se finirà per segnare anche lui dalla difesa!

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Musica e parole celebrano la folle Alda Merini.

Pubblicato

il

Musica e parole celebrano la folle Alda Merini.

Alda Merini trasformò il caos di un manicomio in “Terra Santa”, quel paradiso infernale dove la follia era l’unica libertà – ora rivive in uno spettacolo che smaschera le ipocrisie del sistema psichiatrico. Chi pensava che i manicomi fossero solo per i “pazzi” deve vedere questo! #AldaMerini #TerraSanta #FolliaReale #PsicheScomoda

La Poesia della Poeta Impegnata

Alda Merini, la leonessa dei Navigli, non era solo una poetessa: era una bomba a orologeria contro le istituzioni. Rinchiusa in un manicomio milanese nel 1974 per un disturbo bipolare, descrisse quel buco di solitudine e oscurità come un “luogo sacro”. Nei suoi diari, Merini gridava che il dolore è solo la sorpresa di non conoscerci, trasformando l’orrore in versi taglienti. Un vero schiaffo al perbenismo che nasconde la sofferenza mentale.

Lo Spettacolo Che Fa Male

“La chiamavamo Terra Santa” è lo show che riporta in vita l’anima turbolenta di Merini, mixando parole crude e musica elettrizzante. Con Stella Novari sul palco e le sonorizzazioni di Alessandro Fea, questa pièce al Teatro Cometa Off di Roma – stasera e domani alle 21 in via Luca della Robbia – ti trascina nel cuore di Testaccio per un viaggio intimo. Gli autori non le mandano a dire: qui si parla di fragilità umane, paure e quella folle energia che ti fa resistere, anche quando il sistema ti schiacciava.

La Rivoluzione Contro i Manicomi

Prima della legge Basaglia del 1978, i manicomi erano gabbie umane dove la “cura” era più punizione che aiuto. Merini li definiva un paradiso promesso tra puzza e albe mai viste, un posto dove il martirio sfiorava l’estasi. Quella riforma ha finalmente messo l’individuo al centro, chiudendo quelle prigioni e creando servizi territoriali. Ma ammettiamolo: quanta ipocrisia c’era dietro? Uno spettacolo che ti fa riflettere su quanto poco sia cambiato.

Continua a leggere

Cronaca

In Umbria, l’orchestra Calamani per la Pasqua: Spoleto e Orvieto al centro della scena

Pubblicato

il

In Umbria, l’orchestra Calamani per la Pasqua: Spoleto e Orvieto al centro della scena

Pasqua in Umbria? Due serate di musica classica che potrebbero far sembrare le tue uova di cioccolato un po’ troppo “uovo-lute” e i vecchi maestri della musica come relitti polverosi, con l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani e il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto che inaugurano la stagione il 16 e 17 aprile – non perdetevi lo spettacolo! #PasquaMusica #UmbriaRibelle #GiovaniTalentiCheSpaccano #ClassicaSenzaFiltri #OrchestraCalamaniViral (278 caratteri)

L’accordo triennale che fa tremare il sistema musicale umbro

Questi concerti non sono solo note al vento: sono il frutto di un patto triennale tra l’Orchestra Calamani e il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli”, un sodalizio che mira a rinforzare la scena culturale umbra. Diciamolo, in una regione piena di borghi sonnolenti, questo è un modo per svegliare il pubblico e valorizzare il patrimonio musicale locale, unendo arte di alto livello con un po’ di coinvolgimento popolare – perché chi l’ha detto che la cultura deve essere noiosa?

Orchestra Calamani: under 35 e con una visione che ignora i confini

Nata nel 2019 dall’idea dell’Associazione Festival della Piana del Cavaliere e diretta dal maestro Hossein Pishkar, questa orchestra è un gruppo di giovani fuoriclasse under 35 con base al Teatro Mancinelli. Niente vecchie glorie qui: è un mix di energia fresca, radici locali e ambizioni europee, che fa sembrare le orchestre tradizionali un po’ troppo “fossilizzate” nel passato.

Tradizione e innovazione: i compositori che sfidano lo status quo

Questi musicisti non si limitano al classico polveroso; uniscono il meglio del repertorio tradizionale con produzioni contemporanee, collaborando con nomi come Salvatore Sciarrino, Alessandro Solbiati, Daria Scia e Michele Sarti. E hanno pure vinto il Premio Abbiati 2024 per “Novità per l’Italia” grazie alla prima italiana di “Neroli” della svedese Lisa Streich – un colpo che dimostra come l’innovazione possa dare una scossa alla scena musicale, senza troppi complimenti.

Direttori e solisti: stelle che brillano oltre i confini

Sul podio si alternano maestri come Tito Ceccherini e Nicola Valentini, mentre tra i solisti spiccano Giuseppe Gibboni e la tedesca Carolin Widmann, specialista del novecento. L’orchestra ha conquistato palchi europei, dimostrando che l’Italia sa esportare talenti veri, non solo pasta e pizza – un ensemble che viaggia per il mondo e fa invidia, senza badare troppo al politically correct.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025