Cronaca
Mark Samson ha lottato con Ilaria Sula e le ha inflitto quattro coltellate. “Ha gridato poco”

Incredibile ma vero: Mark Samson, il 23enne “affettuoso” che ha accoltellato la sua ex Ilaria Sula dopo una lite da McDonald’s, ora piange e si scusa, ma sembra solo un attore da reality show. Manipolatore fino al midollo, nasconde segreti su sesso e famiglia razzista? La verità è più sporca di un coltello insanguinato. #Femminicidio #MarkIlFintoInnocente #IlariaNonDimenticata #TrueCrimeItalia #GiustiziaBrutale (145 caratteri)
La confessione manipolatrice
Mark Samson, 23 anni, ha confessato di aver aggredito l’ex fidanzata Ilaria Sula con un coltello, ammettendo: “Le ho fatto del male, fa malissimo parlarne”. Ma dietro le lacrime, c’è un manipolatore lucido che si dipinge come un “Mark affettuoso e coccoloso”, non il mostro che ha colpito. Seduto davanti al giudice, ha parlato a ruota libera, ma le sue parole suonano come una scusa patetica per un atto premeditato. Tra traumi inventati e negazioni, è chiaro che non era “se stesso”, o almeno così dice per salvarsi la pelle.L’omicidio e l’occultamento
Dopo l’aggressione, Mark è rimasto “immobilizzato e traumatizzato”, ma poi ha gettato il corpo di Ilaria in un dirupo a 40 km da Roma. “Era un problema più grande di me”, ha singhiozzato, citando persino il nonno: “A tutto c’è una soluzione, tranne che ai morti”. Così, ha pulito tutto con dello scottex e l’ha infilata in una valigia per farla sparire. Peccato che le prove, come l’autopsia, rivelino un’aggressione brutale: tre coltellate al collo, un ematoma sull’occhio da pugno, e graffi ovunque. Mark nega l’assalto sessuale, borbottando “magari ha sbattuto”, ma è solo un bugiardo patentato.
La relazione tossica e le accuse razziste
La storia parte da un McDonald’s, dove i due si sono incontrati, e finisce in tragedia per una lite sui voti universitari. Ilaria avrebbe minacciato di lasciarlo se non le mostrava il libretto, e lui, geloso dei messaggi sul suo telefono, l’ha aggredita dopo averle servito la colazione. Mark dipinge se stesso come il fidanzato perfetto – presta soldi, la va a prendere, prepara il caffè – ma attacca i genitori di Ilaria, accusandoli di razzismo perché “non volevano un ragazzo filippino”. Indagini smentiscono tutto: era solo una scusa per giustificare la sua follia. E su domande chiave, come il ruolo della madre (ora indagata) o i rapporti sessuali, Mark svicola con un “Uhmmm…”, tipico di chi ha qualcosa da nascondere.
I messaggi falsi per coprire le tracce
Per depistare le indagini, Mark ha usato il telefono di Ilaria per inviare messaggi alle sue amiche, fingendo che fosse viva. “Ho conosciuto un tipo per strada e ho fatto la birichina”, ha scritto a Maria Sofia, allegando foto di un tizio palestrato su un’altalena. L’amica ha abboccato all’inizio, chiedendo dettagli piccanti, ma poi ha capito che non era Ilaria. Mark, con la sua recita da psicopatico, ha tenuto in piedi la farsa per giorni, mentre il corpo giaceva abbandonato. Un trucco da quattro soldi che grida disperazione, non innocenza.
Cronaca
Serpente nel giardino di una villetta a Roma, panico esagerato: sembrava una vipera e il cane è impazzito.

Paura a Roma: un serpente spunta nel giardino di una villetta a Bufalotta, facendo saltare in aria il cane e terrorizzando la proprietaria – che ha subito pensato a una vipera mortale. Ma è solo un’altra conseguenza della negligenza del Comune? #SerpenteARoma #DisastroUrbano #RomaSelvaggia
Il terrore improvviso nel quartiere
È successo nel cuore di Bufalotta, a Roma nord, dove una famiglia pensava di aver comprato un tranquillo rifugio. Invece, venerdì sera, il loro cane ha iniziato ad abbaiare come un pazzo e ha letteralmente saltato in aria per la paura, scoprendo un serpente che si aggirava nell’area verde. La proprietaria, Teresa, ha subito urlato al pericolo: “Sembrava una vipera!”, come ha raccontato lei stessa. Viva la vita in periferia, eh?
Il degrado che attira bestie selvatiche
Non è una sorpresa in quest’area, vicina a via della Marcigliana e al territorio del Municipio Terzo, dove alberi e zone abbandonate come il Fosso di Settebagni attirano ogni genere di crittura. Teresa non ne può più: “Cinghiali e serpenti nel giardino, mentre il Comune se ne frega”. Ha persino mandato una Pec con l’avvocato per segnalare il caos, e chissà se qualcuno si darà una mossa. Anche il giardiniere ha trovato pelli di serpente sulle recinzioni, e non dimentichiamo l’erba alta sulla rotatoria Bufalotta/Marcigliana, un pericolo pubblico per gli automobilisti – o per i serpenti che passeggiano.
La verità sul rettile e i consigli “non ufficiali”
Ma calmatevi, gente: non è una vipera velenosa, solo una innocua natrice dal collare, che ama gli ambienti umidi come fiumi e paludi. Secondo alcuni esperti, basterebbe non fare gli eroi e lasciare che questi rettili se ne vadano per i fatti loro. Peccato che, con il degrado della città, siano loro a invadere noi. Magari il Comune dovrebbe smetterla di chiacchierare e pulire sul serio, invece di lasciare che Roma diventi una giungla urbana. Chi lo sa, forse è solo l’inizio di un’estate “selvaggia”.
Cronaca
Uomo ucciso da un’auto in via Trionfale

Un migrante peruviano di 47 anni viene falciato da un diciannovenne italiano al volante, in piena notte a Roma: è la 21esima vittima della strada quest’anno, con l’auto che sfrecciava dal GRA verso il centro. Un’altra tragedia che solleva dubbi su chi guida e chi cammina per le nostre strade caotiche? #TragediaStradaleRoma #ImmigratiInPericolo #GuidatoriImprudenti #RomaStradeMorte
L’Impatto Violento della Notte
Nella via Trionfale di Roma, un uomo peruviano è stato letteralmente spazzato via da un’auto guidata da un ragazzino italiano che non ha badato a nulla. L’incidente è avvenuto alle 4:30 del mattino, con l’impatto così forte da non lasciare scampo alla vittima. Chissà se stava attraversando dove doveva o se era solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.Indagini e Domande Scomode
Gli agenti della polizia stanno cercando di capire chi ha sbagliato: il pedone “clandestino” sulle strisce o il giovane volante che pensava di essere su un circuito? L’auto proveniva dal Grande Raccordo Anulare e puntava dritto al centro, forse con troppa fretta per una città già piena di ostacoli umani. Non è la prima volta che questi incroci culturali finiscono in dramma.
Il Bilancio Macabro delle Strade Romane
Roma non scherza con le tragedie: quest’anno segna già la 21esima vittima della strada, senza contare quelle sul GRA. L’anno scorso, nel 2024, siamo arrivati a 126 morti – un record che fa pensare: troppi migranti in giro o troppi italiani al volante senza testa? Queste statistiche parlano da sole, e non è un bel messaggio per nessuno.
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