Cronaca
Roma, Salvamamme sbatte in Campidoglio il progetto “Un Sacco di Cortesia”

Roma si prepara al Giubileo con un’iniziativa che dà una mano ai pellegrini al verde, perché non tutti arrivano a Roma con il portafoglio gonfio – solo con la fede! #Giubileo2025 #SolidarietàScomoda #RomaAiuta
L’idea geniale di Salvamamme
L’Associazione Salvamamme ha lanciato “Un Sacco di Cortesia” per aiutare i pellegrini in difficoltà economica durante il Giubileo. Niente fronzoli: si tratta di distribuire sacchi gratuiti di vestiti e beni essenziali a chi si trova a corto di bagagli o costretto a prolungare il soggiorno per imprevisti. Grazia Passeri, la presidente, lo spiega senza peli sulla lingua: “Forniremo un sacco di roba gratis, nei limiti del nostro magazzino, perché non tutti i santi pellegrini sono anche miliardari.”Le autorità entrano in scena
All’evento al Campidoglio, l’assessore regionale Massimiliano Maselli si è presentato con entusiasmo, lodando l’impegno di Salvamamme per le persone “fragili” che lottano con le basi della vita quotidiana. Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina, ha aggiunto il suo tocco: “Dobbiamo caricare lo zaino di Salvamamme sulle nostre spalle e collaborare, perché Roma non può permettersi di essere solo una festa per i ricchi.” Dario Nanni, dalla Commissione Giubileo, ha insistito: “Il Giubileo dev’essere anche di solidarietà, non solo di selfie e indulgenze.”
La squadra al completo
La rete di solidarietà include istituzioni, forze dell’ordine, ospedali, parrocchie e altre associazioni. Il Comandante della Polizia Locale Mario De Sclavis e il Dirigente della Questura Tommaso Niglio hanno ribadito che l’accoglienza è prioritaria, con Corina Lanza dei Carabinieri che ha scherzato: “La vostra mano è il prolungamento della nostra – almeno fino a quando non ci tocca inseguire i ladri di bagagli!” Don Giuseppe Guarrera ha dato il suo appoggio, mentre studenti degli istituti “Tozzi” e “Nobel” hanno aiutato a preparare i sacchi durante l’alternanza scuola-lavoro, dimostrando che anche i giovani sanno dare una spallata alla miseria.
Cronaca
Cento milioni per 30 nuovi playground: il progetto Sport illumina

In Italia, il governo butta 30 milioni di euro per 100 spazi sportivi da costruire entro settembre, promettendo “libertà” dal caos burocratico e dalle affiliazioni – ma chissà se basterà a far sudare i politici invece che solo i cittadini! #SportIllumina #GovernoInMovimento #BastaPanchine #ItaliaSportiva #ViraleSport (145 caratteri)
L’investimento che fa sudare le tasche pubbliche
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, con l’aiuto di Sport e Salute, sta pompando oltre 30 milioni di euro in un progetto chiamato “Sport Illumina”. L’idea è creare 100 spazi modulari e accessibili in tutta Italia, dove la gente possa fare sport senza regole soffocanti o obblighi di iscrizione. Un vero colpo di genio per i Comuni, che possono candidarsi fino al 7 maggio. Peccato che, come al solito, i fondi vadano ai soliti noti cluster basati sul numero di abitanti – perché in Italia, l’equità è sempre un po’ sbilenca.Come funzionerà questa follia anti-burocratica
Ogni Comune può proporre un’area da rigenerare, adattandola al proprio contesto urbano. Niente impianti tradizionali: qui si parla di “piazze di quartiere attrezzate” per aggregazione spontanea, intergenerazionale e senza quei vincoli religiosi o gerarchici che ricordano gli oratori di una volta. Immaginatevi giovani e vecchi che giocano insieme, senza dover baciare anelli o firmare moduli – un miracolo in un paese dove la burocrazia è lo sport nazionale.
Esempi che potrebbero ispirare (o far ridere)
A Roma, ci sono già tre esempi: i playground di San Basilio, Tor Bella Monaca e Colle Oppio, che funzionano come modelli base. Poi c’è il “Centro sportivo Pino Daniele” a Caivano, con i suoi cinque ettari per 44 discipline e un campus estivo gratuito – roba da far invidia ai quartieri abbandonati. Questa volta, il progetto passa da idea simbolica a vera politica pubblica, puntando a spazi per sport quotidiano e non competitivo, magari per tenere la gente lontana dai guai invece che nei bar a lamentarsi.
Cronaca
Donna si fa fregare da un malvivente e spara 180 euro

Un astuto furfante romano ha finto un “incidente” con una donna al volante, accusandola di avergli rotto l’orologio, e l’ha costretta al bancomat per 180 euro! Chi l’avrebbe detto che a Montesacro si rischia di più con i finti danneggiati che con il traffico? #TruffaRoma #FurbettiStradali #AttentiAiTruffatori
La Truffa in Scena
A Roma, nel quartiere di Montesacro, un giovane italiano con jeans strappati e giubbotto blu ha messo in atto l’ennesimo raggiro da strada. Mentre una donna stava parcheggiando, lui ha finto di essere stato urtato dalla sua auto, trasformando un parcheggio di routine in un incubo. Con un’aria da vittima innocente, ha convinto la malcapitata che il suo orologio fosse danneggiato, esigendo un risarcimento immediato.La Pressione del Truffatore
La donna, che chiameremo Simona per semplicità, si è ritrovata sotto pressione: prima le ha chiesto soldi per la riparazione, poi ha alzato la posta per “comprarne uno nuovo”. Senza denaro in contanti, è stata costretta a dirigersi al bancomat più vicino e prelevare 180 euro. “Mi ha ingannato con facilità”, ha raccontato, ammettendo di essere tornata a casa agitata senza denunciare l’episodio – perché, diciamolo, chi ha voglia di litigare con questi artisti della furbizia?
Le Vittime Preferite dei Raggiri
Questi trucchi colpiscono soprattutto gli anziani che vivono soli, facili prede per i truffatori seriali che fiutano la vulnerabilità come squali. A Roma e dintorni, storie come questa – o quella delle suore derubate di fondi per Pasqua – sono all’ordine del giorno. I furbetti affinano le loro tattiche, e mentre noi ridiamo di questi episodi, forse è ora di ammettere che non tutti i romani sono santi, eh?
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