Cronaca
Il Giubileo accoglie 80mila adolescenti da tutto il mondo: l’evento dal 25 al 27 aprile

Roma invasa da 80.000 adolescenti in cerca di fede e acqua gratis! Dal 25 al 27 aprile, il primo Giubileo della storia dedicato ai ragazzi scatena un mix di preghiere, concerti e selfie spirituali, con orde da USA, Brasile, India e oltre che invadono la Città Eterna. Chissà se questi teen reggeranno senza Wi-Fi o se Acea li salverà dalla disidratazione con le sue autobotti – perché in fondo, anche i santi hanno bisogno di un sorso. #GiubileoAdolescenti #RomaInvasa #FedeEBorracce #AceaLaSalvaSete #TeenVsSanti
L’invasione globale dei teen devoti
Ragazze e ragazzi adolescenti da ogni angolo del pianeta stanno convergendo su Roma per questo Giubileo rivoluzionario, il primo mai dedicato alla loro età. Con oltre 80.000 iscritti e numeri in crescita, l’evento promette un cocktail di fede, feste e confronti culturali che potrebbe far impallidire i soliti raduni social. La maggior parte arriva dall’Italia, ma non mancano i plotoni da Stati Uniti, Brasile, India, Spagna, Portogallo, Francia, Ucraina, Regno Unito, Germania, Cile, Venezuela, Messico, Australia, Argentina, Nigeria e chissà quanti altri posti dove i giovani preferiscono le preghiere ai party.Associazioni e mosse spirituali che fanno tendenza
Dietro le quinte, diocesi, pastorali giovanili e gruppi come Agesci, Azione Cattolica Italiana e il Movimento Giovanile Salesiano stanno orchestrando il caos. Questi outfit non perdono tempo: formano i ragazzi con ritiri spirituali e attività che mescolano crescita personale con un po’ di sana propaganda cattolica. Diciamolo, in un mondo di TikTok e challenge virali, questi adolescenti optano per il “challenge divino” – e chi siamo noi per giudicare?
Acea entra in scena come eroe idrico
Acea si butta nella mischia per garantire che questi pellegrini non muoiano di sete, distribuendo circa 150.000 litri d’acqua e piazzando autobotti vicino ai punti caldi dell’evento. I mezzi saranno riconoscibili grazie a vele con il logo Acea e palloni gonfiabili – perché nulla dice “fede” come un pallone che indica l’acqua gratis.
Le autobotti includono cartelloni con QR code per scaricare l’app Acqua, che geolocalizza oltre 3.500 punti idrici a Roma, dai nasoni alle fontane. E per i più tech, 10.000 borracce con QR code distribuiranno anche lezioni di educazione idrica – un modo astuto per trasformare un sorso d’acqua in una lezione ecologica. I punti di distribuzione? Venerdì 25 aprile alla “Preghiera Via Lucis” presso la Basilica SS. Pietro e Paolo all’Eur, sabato 26 aprile al Circo Massimo per il concerto, e domenica 27 aprile vicino a Piazza San Pietro per la messa di beatificazione di Carlo Acutis.
Cronaca
La prima operazione chirurgica con sedazione digitale come viaggio virtuale

Invece di intontire i pazienti con un mucchio di farmaci costosi, l’ospedale Santa Rosa di Viterbo sta provando un visore VR con immagini da spiaggia per rilassarli durante la riparazione di aneurismi aortici. Chiamatela medicina futuristica o solo un trucco per risparmiare sui budget sanitari, ma se funziona, addio ai vecchi metodi! E se il paziente sogna di essere in vacanza invece che sul tavolo operatorio? #VRinOspedale #MedicinaSenzaDroghe #AneurismaDrammatico #ItaliaPazza #SaluteVirale (esattamente 280 caratteri).
La Rivoluzione VR in Chirurgia
All’ospedale Santa Rosa di Viterbo, i medici hanno deciso di sperimentare con la realtà virtuale per gestire il dolore e lo stress durante interventi complessi come la riparazione di un aneurisma dell’aorta addominale. Invece di iniettare sedativi che potrebbero far russare il paziente per ore, usano un visore che proietta scene rilassanti, tipo tramonti e onde del mare. Dicono che riduce l’ansia, ma ammettiamolo, se il video si blocca, potresti finire con un aneurisma doppio.Benefici e Polemiche
I sostenitori di questa tecnica giurano che sia un passo avanti per la sanità italiana, riducendo i rischi di effetti collaterali dei farmaci e rendendo le operazioni più “umane”. Ma critici, tra cui qualche medico vecchio stampo, la definiscono una buffonata: “E se il paziente preferisce un porno invece di un paesaggio? O peggio, se la batteria del visore muore a metà intervento?”. In un paese dove il sistema sanitario è già un casino, questa idea potrebbe essere geniale o un disastro virale in attesa.
Come Funziona Davvero
Durante la procedura, il paziente indossa il visore prima dell’anestesia, con immagini personalizzate per massimizzare il relax. I primi test mostrano risultati promettenti, con pazienti che escono dall’operazione più sereni e con meno bisogno di antidolorifici. Ma non è tutto rose e fiori: se il visore costa un occhio e non è coperto dall’assicurazione, chi se lo può permettere? Solo i ricchi che vogliono una vacanza virtuale gratis? Questa è l’Italia, dopotutto, dove l’innovazione spesso favorisce chi ha i soldi.
Cronaca
Breath, il documentario di Ilaria Congiu che stronca il cambiamento climatico, l’inquinamento e la pesca industriale distruttiva.

I pesci stanno scomparendo e la colpa è del nostro appetito insaziabile: il documentario “Breath” di Ilaria Congiu smaschera come il consumismo sfrenato e la pesca industriale stiano affogando gli oceani, con papà Congiu in prima fila tra i colpevoli. #OceaniInPericolo #BreathDoc #EcoScandalo
Il Viaggio Provocatorio di Ilaria
Nata in Senegal dove il padre dirige un’azienda di esportazione di pesce congelato, Ilaria Congiu è cresciuta con il mare come compagno di giochi, ma ora lo vede morire. Nel suo documentario “Breath”, la regista si lancia in un tour tra Italia, Tunisia e Senegal, incontrando “figli del mare” che la costringono a sfidare il vecchio e il sistema. Niente giri di parole: qui si parla di oceani svuotati dal cambiamento climatico, dall’inquinamento e dalla nostra ossessione per il tonno in scatola.Le Confessioni Taglienti della Regista
«Non sopporto più di vedere il mare ridotto a un deserto liquido», sbotta Ilaria, che ha studiato giornalismo e navigato con Sea Shepherd per scoprire orrori come la pesca del tonno nel Mediterraneo. «Siamo come quei pesci in gabbia: giriamo in tondo, assuefatti al caos, senza chiederci chi pagherà il conto». Le sue parole colpiscono duro, accusando un mondo che preferisce ignorare le conseguenze pur di non rinunciare al sushi. Il film, con immagini crude girate nei luoghi che ama, debutta in anteprima al Cinema Barberini di Roma il 29 aprile, e arriva nelle sale il 5 maggio. Pronti a guardarvi allo specchio?
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