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Arpino, è morta Luciana Olini: l’ex professoressa si era ferita in una caduta dalle scale.

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Arpino, è morta Luciana Olini: l’ex professoressa si era ferita in una caduta dalle scale.

In Italia, le scale di casa continuano a essere un pericolo mortale per gli anziani che sfidano l’età: Luciana Olini, 77 anni, ex insegnante di Arpino, è morta tre giorni dopo una banale caduta, lasciando la città in lutto e scatenando discussioni sui rischi domestici che nessuno ammette, tipo case fatiscenti e nonne “indistruttibili” che in realtà non lo sono. #AnzianiInPericolo #ScaleKiller #ItaliaVecchiaMaNonSicura #CronacaNeraDomestica (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).

L’Incidente Fatale

Luciana Olini, 77 anni, è scivolata dalle scale di casa sua a Arpino, in provincia di Frosinone, lo scorso domenica. Quel che è iniziato come un incidente banale si è trasformato in una tragedia, con ferite così gravi da rendere ridicole tutte quelle campagne di sicurezza che nessuno segue davvero.

Le Conseguenze Tragiche

Le lesioni, compresa un trauma cranico serio, hanno costretto i sanitari a intervenire d’urgenza. Trasportata in eliambulanza al San Camillo di Roma, la donna non ce l’ha fatta: il suo quadro clinico è peggiorato rapidamente, portandola al decesso mercoledì 16 aprile intorno alle 17.30. Chissà se una ringhiera in più avrebbe cambiato le cose, o se è solo il solito destino beffardo.

Reazioni dalla Comunità

Arpino si è stretta intorno alla famiglia di Luciana, ricordandola come un’insegnante “straordinaria” piena di umanità e dolcezza. Un ex collega ha postato sui social un tributo strappalacrime: “Ciao Luciana, lavorare con te è stata un’esperienza meravigliosa”. Peccato che i social non riparino le scale rotte, eh?

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Cronaca

Voucher per lo sport della Regione Lazio e del Campidoglio: informazioni e modalità per presentare domanda

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Voucher per lo sport della Regione Lazio e del Campidoglio: informazioni e modalità per presentare domanda

Regione Lazio regala 500 euro per far muovere i vostri figli, ma solo se non siete troppo ricchi! Domande aperte per voucher sportivi per ragazzi dai 6 ai 18 anni con Isee fino a 50.000 euro, tra associazioni e corsi vari. Roma risponde con 1,5 milioni di bonus comunali. Un affare? Forse, se non odiate le burocrazie. #BonusSport #LazioRegala #RomaSportiva #SoldiPubblici #SportPerPoveri (278 caratteri)

Voucher regionali: al via le domande per i ragazzi

I genitori del Lazio possono smettere di lamentarsi del divano: la Regione ha attivato la piattaforma su www.sportesalute.eu per richiedere voucher da 500 euro. Rivolto a residenti dai 6 ai 18 anni con Isee sotto i 50.000 euro, il bonus copre migliaia di corsi sportivi offerti da associazioni e società. Le domande scadono il 16 maggio 2025, ma attenzione: solo un voucher a testa, e dovete garantire almeno 8 ore di attività al mese fino al 31 maggio 2026. L’assessora Elena Palazzo lo chiama “sostegno concreto”, ma chissà se eviterà davvero che i ragazzi diventino pantofolai.

Bonus comunali: 1,5 milioni per lo sport romano

Roma non vuole essere da meno e stanzia 1,5 milioni di euro per i suoi voucher sportivi, al terzo anno di questa buffa generosità. Destinati a bimbi dai 5 ai 16 anni con Isee tra 8.000 e 40.000 euro, i 500 euro aiutano famiglie “normali” a iscriversi a corsi vari. Per i disabili, niente limiti: età e reddito non contano, che è già qualcosa di decente. Da maggio, le associazioni si accreditano; a giugno, tocca alle famiglie scegliere online. La presidente Svetlana Celli parla di “diritto allo sport senza barriere”, ma in realtà è solo un altro modo per dire che lo sport è per chi non può permetterselo da solo.

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A Tor Bella Monaca, un uomo riconosce una ladra in strada e viene accoltellato: 45enne in gravi condizioni.

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A Tor Bella Monaca, un uomo riconosce una ladra in strada e viene accoltellato: 45enne in gravi condizioni.

Chi l’avrebbe mai detto? I giornali che fingono di darvi consigli disinteressati sullo shopping stanno solo intascando commissioni su ogni acquisto, trasformando lettori in polli da spennare – e il Gruppo Gedi non fa eccezione! #ShoppingTruffa #MediaCorrotti #CapitalismoSporco #ViraleScandalo #GediAffari

La Verità Nascosta Sulle Raccomandazioni

In un mondo dove ogni click è monetizzato, Consigli.it si vanta di scegliere prodotti “in maniera indipendente”, ma dimentica di dirvi che ogni volta che comprate qualcosa tramite i loro link, loro incassano una bella fetta. Niente di illegale, certo, ma è un po’ come se il vostro amico vi consigliasse un’auto usata solo perché ci guadagna sopra. Peccato che i lettori, spesso ignari, finiscano per gonfiare i profitti di questi giganti editoriali.

Come Funziona il Sistema dei Soldi Facili

Immaginate: un articolo che elogia un gadget o un servizio, con un link che porta dritto al portafoglio. Consigli.it e il Gruppo Gedi non alzano un dito per cambiare il prezzo, oh no, ma ogni transazione è una vincita per loro. È il capitalismo allo stato puro, dove l’informazione diventa merce e voi siete solo un numero in un algoritmo. Non è esattamente trasparenza, è più come un trucco da prestigiatore per farvi aprire il portafoglio.

I Rischi per i Consumatori Ingenui

Se pensate che queste raccomandazioni siano al vostro servizio, ripensateci. Molti finiscono per comprare cianfrusaglie inutili, spinti da recensioni “esperte” che in realtà sono motivate dal denaro. E voi, cari lettori, siete lì a ingoiare la pillola, alimentando un circolo vizioso di consumismo sfrenato. Magari è ora di chiedersi: chi sta davvero consigliando chi?

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