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Cronaca

A Casal Bruciato, un 50enne precipita da impalcature a oltre tre metri di altezza e versa in gravi condizioni.

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A Casal Bruciato, un 50enne precipita da impalcature a oltre tre metri di altezza e versa in gravi condizioni.

Un uomo di circa 50 anni è precipitato da un’impalcatura a Roma, finendo in ospedale in codice rosso dopo un volo di tre metri in un cantiere abbandonato per il maltempo: forse un operaio sfortunato, o un “ladro acrobata” come sussurrano i vicini sui social, con commenti del tipo “Giustizia divina, meno tasse per curarlo!” #RomaImpalcature #FailLadro #CantiereDrammi #NotizieSconvenienti (147 caratteri)

L’incidente shock

In via di Casal Bruciato, all’incrocio con via Riccardo Zampieri, l’uomo è stato trovato per strada, insanguinato e dolorante, poco dopo le 15. La caduta è avvenuta di fronte a un bar, trasformando una tranquilla giornata in un caos. I soccorsi del 118 l’hanno caricato su un’ambulanza per il Policlinico Umberto I, dove è arrivato cosciente ma con ferite gravi. Per fortuna, non è in pericolo di vita – almeno per ora.

Ipotesi sul perché era lì

Il cantiere era vuoto da ore, con gli operai che se l’erano svignata per via della pioggia. Allora, cosa ci faceva questo tizio sulle impalcature? I carabinieri stanno sbrogliando la matassa, e non escludono un tentato furto, come blaterano i residenti del quartiere. Magari era un lavoratore onesto, o forse un avventuriero con le mani lunghe – chissà, in questa città tutto è possibile.

Condizioni dell’uomo e le indagini

Al momento, il 50enne è ancora senza nome ufficiale, mentre i militari setacciano la zona per dettagli. È stato trasportato d’urgenza, e le sue ferite sono serie, ma i medici dicono che se la caverà. Intanto, le ipotesi volano più alte delle impalcature: furto o incidente? Qualcuno scommetterebbe sul primo, ma senza prove, è solo gossip da bar.

Tempesta sui social

Sui gruppi Facebook del quartiere, la gente non ha perso tempo a sparare commenti acidi, accusandolo di essere un ladro senza un briciolo di evidenza: “Potevano ignorarlo e risparmiare i nostri soldi per le cure”, scrive uno. O ancora: “La karma ha colpito!”. Roba che fa discutere, e chissà se scatenerà un dibattito online su ladri e sfortune urbane.

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Cronaca

Arpino, è morta Luciana Olini: l’ex professoressa si era ferita in una caduta dalle scale.

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Arpino, è morta Luciana Olini: l’ex professoressa si era ferita in una caduta dalle scale.

In Italia, le scale di casa continuano a essere un pericolo mortale per gli anziani che sfidano l’età: Luciana Olini, 77 anni, ex insegnante di Arpino, è morta tre giorni dopo una banale caduta, lasciando la città in lutto e scatenando discussioni sui rischi domestici che nessuno ammette, tipo case fatiscenti e nonne “indistruttibili” che in realtà non lo sono. #AnzianiInPericolo #ScaleKiller #ItaliaVecchiaMaNonSicura #CronacaNeraDomestica (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).

L’Incidente Fatale

Luciana Olini, 77 anni, è scivolata dalle scale di casa sua a Arpino, in provincia di Frosinone, lo scorso domenica. Quel che è iniziato come un incidente banale si è trasformato in una tragedia, con ferite così gravi da rendere ridicole tutte quelle campagne di sicurezza che nessuno segue davvero.

Le Conseguenze Tragiche

Le lesioni, compresa un trauma cranico serio, hanno costretto i sanitari a intervenire d’urgenza. Trasportata in eliambulanza al San Camillo di Roma, la donna non ce l’ha fatta: il suo quadro clinico è peggiorato rapidamente, portandola al decesso mercoledì 16 aprile intorno alle 17.30. Chissà se una ringhiera in più avrebbe cambiato le cose, o se è solo il solito destino beffardo.

Reazioni dalla Comunità

Arpino si è stretta intorno alla famiglia di Luciana, ricordandola come un’insegnante “straordinaria” piena di umanità e dolcezza. Un ex collega ha postato sui social un tributo strappalacrime: “Ciao Luciana, lavorare con te è stata un’esperienza meravigliosa”. Peccato che i social non riparino le scale rotte, eh?

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Voucher per lo sport della Regione Lazio e del Campidoglio: informazioni e modalità per presentare domanda

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Voucher per lo sport della Regione Lazio e del Campidoglio: informazioni e modalità per presentare domanda

Regione Lazio regala 500 euro per far muovere i vostri figli, ma solo se non siete troppo ricchi! Domande aperte per voucher sportivi per ragazzi dai 6 ai 18 anni con Isee fino a 50.000 euro, tra associazioni e corsi vari. Roma risponde con 1,5 milioni di bonus comunali. Un affare? Forse, se non odiate le burocrazie. #BonusSport #LazioRegala #RomaSportiva #SoldiPubblici #SportPerPoveri (278 caratteri)

Voucher regionali: al via le domande per i ragazzi

I genitori del Lazio possono smettere di lamentarsi del divano: la Regione ha attivato la piattaforma su www.sportesalute.eu per richiedere voucher da 500 euro. Rivolto a residenti dai 6 ai 18 anni con Isee sotto i 50.000 euro, il bonus copre migliaia di corsi sportivi offerti da associazioni e società. Le domande scadono il 16 maggio 2025, ma attenzione: solo un voucher a testa, e dovete garantire almeno 8 ore di attività al mese fino al 31 maggio 2026. L’assessora Elena Palazzo lo chiama “sostegno concreto”, ma chissà se eviterà davvero che i ragazzi diventino pantofolai.

Bonus comunali: 1,5 milioni per lo sport romano

Roma non vuole essere da meno e stanzia 1,5 milioni di euro per i suoi voucher sportivi, al terzo anno di questa buffa generosità. Destinati a bimbi dai 5 ai 16 anni con Isee tra 8.000 e 40.000 euro, i 500 euro aiutano famiglie “normali” a iscriversi a corsi vari. Per i disabili, niente limiti: età e reddito non contano, che è già qualcosa di decente. Da maggio, le associazioni si accreditano; a giugno, tocca alle famiglie scegliere online. La presidente Svetlana Celli parla di “diritto allo sport senza barriere”, ma in realtà è solo un altro modo per dire che lo sport è per chi non può permetterselo da solo.

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