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Cronaca

Le piste si riaccendono al Room26: i DJ pronti a scatenarsi in console per Pasqua

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Le piste si riaccendono al Room26: i DJ pronti a scatenarsi in console per Pasqua

È ufficiale: Roma non si ferma mai, e il Room26 si piazza al 64° posto tra i club più fighi del mondo secondo DjMag – chissenefrega dei problemi globali, qui si balla! #HouseMusicMania #Room26Viral #PasquaSballata

Weekend di Follie al Room26

Il weekend di Pasqua trasforma Roma in una festa non stop, con il Room26 che riaccende le sue notti di house music. Venerdì 18 e sabato 19 aprile, i resident DJ sono pronti a far impazzire la folla sotto l’Obelisco, perché in questa città non c’è crisi che tenga quando c’è da shakerare i fianchi.

Un Traguardo da Urlo (o da Sbronza?)

Il club romano, gestito dal duo Gianluca D’Ettore e Paolo Pompei, ha conquistato il 64° posto nella classifica mondiale di DjMag – un bel colpo per un locale a sud della Capitale, dove di solito si parla più di traffico che di top 100. I due boss dicono di essere “grati e felici”, blaterando di impegno, passione e divertimento “puro e inclusivo”. Ma ammettiamolo, è solo un pretesto per alzare i bicchieri e far ballare fino all’alba.

I DJ Pronti a Infiammare Piazza Marconi

Stasera e domani, le piste di Piazza Guglielmo Marconi si accendono con Mattia Olivi, Fabio Angeli e Miki Stentella al comando. Musica a volume assordante, cocktail che scorrono e romani che fingono di non avere hangover: perché in Italia, la house è l’unica terapia che funziona davvero.

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Cronaca

Il kit per fissazioni estetiche: indagine sul centro bellezza

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Il kit per fissazioni estetiche: indagine sul centro bellezza

Colombiani beccati a Roma con valigie piene di Botox scaduto e filler illegali, pronti a trasformare stanze d’albergo in cliniche improvvisate – e chissenefrega delle regole, basta un ritocchino low-cost per rischiare la pelle! #BotoxAbusivo #ImmigrazioneEstetica #RomaSottoBisturi

La Cattura Improvvisa

I carabinieri di piazza Bologna, durante un controllo di routine in via Livorno, hanno fermato una coppia di colombiani di 35 anni che sembravano più nervosi di un politico in campagna elettorale. A bordo della loro auto, tre trolley sospetti pieni di siringhe, medicinali scaduti, fiale e persino una centrifuga da laboratorio. Roba vietata in Italia, inclusi esosomi coreani che qui non entrano nemmeno con il visto turistico. Stavano per portare il loro “servizio a domicilio” in case e alberghi, offrendo interventi estetici a basso costo ma ad alto rischio mortale.

Come Margaret: La Lezione Non Imparata

Non è la prima volta che questi furbetti finiscono nei guai. La donna ha già un procedimento per lesioni personali dopo un ritocchino al naso che ha lasciato una cliente con un’infezione da incubo, proprio come è successo a Margaret Spada, la povera 22enne siciliana morta per complicanze in un centro estetico scelto su Instagram. Ma chi se ne importa delle autorizzazioni, vero? Loro continuano a smerciare sogni di bellezza importati da chissà dove, mentre le vere vittime finiscono in ospedale o peggio.

Indagini in Marcia

Gli sbirri sospettano che la coppia sia legata a un giro di centri gestiti da stranieri a Roma, con un’agendina piena di nomi di clienti – dalle universitarie alle casalinghe – pronte per il loro “appuntamento”. I materiali sequestrati sono finiti al Nas per analisi, e le indagini stanno scavando nella filiera. L’uomo si è definito solo un autista, ma con quel carico, sembra più un corriere della vanità illegale. Morale: se cercate un ritocchino, meglio non affidarsi a questi improvvisati, o potreste finire voi stessi virali per i motivi sbagliati.

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Cacciati i chioschi abusivi. Il nuovo calendario.

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Cacciati i chioschi abusivi. Il nuovo calendario.

Ostia si infiamma per la stagione balneare: parte il 1 maggio e dura fino al 30 ottobre, nonostante ritardi burocratici e piromani con chip in testa! #OstiaInFiamme #SpiaggeCaos #RomaSpiaggia

LA STAGIONE SI ALLUNGA, MA I PROBLEMI RESTANO

La stagione balneare del Litorale romano parte ufficialmente il 1 maggio e si estende fino al 30 ottobre, un mese in più del solito – come se i romani avessero bisogno di più tempo per lamentarsi del mare sporco. Il Campidoglio ha approvato una memoria in Giunta, ordinando agli uffici di sbrigare le procedure per aprire tutto in regola, completare le gare e far subentrare i nuovi gestori. Dicono che sia per garantire accesso alle spiagge, servizi decenti e un po’ di legalità, ma con questa burocrazia, chissà se non finirà in un altro casino.

LE RICHIESTE DEI BALNEARI, TRA OFFERTE E CHIUSURE

Intanto, vanno avanti le assegnazioni per 31 stabilimenti e 9 spiagge libere con servizi, con oltre 150 offerte in ballo che la Commissione sta vagliando. Gli attuali gestori possono continuare temporaneamente fino al cambio, per non rovinare l’inizio della stagione – un bel salvagente per chi non ha voglia di chiudere bottega. Ma attenzione: chi non ha i permessi edilizi in regola? Fuori a calci, senza pietà.

PRONTI A PARTIRE, O QUASI

Il sindaco Roberto Gualtieri sbandiera: “Abbiamo allungato la stagione e apriamo il 1 maggio, perché Ostia è una risorsa strategica, non un buco nero di ricorsi”. Peccato che i ritardi del TAR ci abbiano fatto perdere tempo, ma ora siamo pronti a rendere il mare di Roma più accessibile – e magari meno infestato di ombrelloni abusivi. Gualtieri giura trasparenza, ma in questa città, è come promettere neve a luglio.

LAVORATO SENZA SOSTA, TRA INCONTRE E TAVOLI

L’assessore al Patrimonio, Tobia Zevi, si vanta: “Abbiamo fatto i bandi per le concessioni scadute e apriamo in tempo, nonostante i ricorsi al TAR che ci hanno fatto sudare”. Ha incontrato i balneari, i sindacati e pure il Presidente del Municipio X, promettendo tutele per i lavoratori e un piano con la Regione per rilanciare il litorale. Un incontro “positivo”, dice lui – tradotto: tutti hanno urlato, ma alla fine hanno stretto la mano per non perdere la stagione.

CONSIGLIO DI STATO E I ROGHI MISTERIOSI

Mentre corrono per chiudere le procedure – con 99 offerte per stabilimenti e 54 per spiagge libere – c’è stato il solito balletto legale: il TAR aveva bloccato tutto a marzo, ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione in poche settimane. E indovinate? Proprio in mezzo a questo stop&go, sette stabilimenti sono andati a fuoco in due notti folli. La polizia ha beccato in fretta un tizio che ha confessato, blaterando di un “chip in testa” e mandanti oscuri. Tipico di Roma: mentre i politici parlano di futuro, qualcuno accende il barbecue.

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