Cronaca
Dalla zona dei ricconi al Vaticano: la mappa dei privilegi

Il vice di Trump, JD Vance, sta riducendo Roma a un caos totale con la sua visita, bloccando strade e mandando in bestia i romani già sfiniti dalle feste pasquali. #RomaSottoAssedio #VanceIlTrafficone #CaosMadeInUSA
Le strade di Roma sono nel pieno del pandemonio, con sirene assordanti e clacson che suonano come in un film d’azione di serie B, tutto per colpa del vicepresidente USA James David Vance e della sua scorta esagerata. I romani, già alle prese con il traffico della Settimana Santa, stanno perdendo la pazienza e imprecando contro chiunque osi intralciare la loro giornata.
LE ZONE
Il quartiere più colpito è quello tra Parioli e Pinciano, dove Vance alloggia nella lussuosa residenza dell’ambasciatore USA a Villa Taverna. Da ieri, le strade sono un disastro: chiuse, deviate e piene di divieti di sosta che costringono la gente a parcheggiare dove capita, peggiorando il blocco totale. “Non si può vivere così da giovedì”, si lamenta Caterina, una residente, sperando che Vance e la sua famiglia se ne vadano presto. Ma lui resterà fino a domenica, con piani per visitare il Vaticano oggi, poi il Centro con Pantheon e Colosseo, e una tappa a Tivoli prima di filarsela da Ciampino.
LE REAZIONI
I romani non le mandano a dire: “Niente contro Vance, ma visitare Roma durante la Settimana Santa è come gettare benzina sul fuoco”, sbottano molti. Ieri, la Via Crucis al Colosseo ha aggravato il casino, con code infernali intorno al Vaticano e nel Centro. Franca, bloccata nel traffico con la sua Smart, ha urlato: “È troppo! Ho perso mezz’ora per 2 chilometri”. Altri, come Guido, hanno dovuto abbandonare l’auto e noleggiare una bici per arrivare al lavoro. “Bloccare il trasporto pubblico per un tizio? Inammissibile”, ringhia Mario, incastrato sul suo autobus. La rabbia è palpabile, con deviazioni e fermate sospese che rovinano la giornata a tutti.
LE FORZE IN CAMPO
Per gestire questo macello, la polizia locale ha sguinzagliato oltre 400 agenti, di cui più di 100 solo per gli spostamenti di Vance. Oggi ne arriveranno addirittura 250. Certo, i numeri dovrebbero aiutare, ma ieri il caos regnava sovrano. Tra la folla, però, non tutti imprecano: alcuni bambini si sono entusiasmati vedendo il corteo di auto con lampeggianti e bandierine USA, trovandolo quasi uno spettacolo. Chissà se basterà a placare la rabbia dei grandi.
Cronaca
Consulente imbroglione condannato per bancarotta

Gianfranco Lande, il “Madoff dei Parioli”, ha incassato un’altra batosta: condannato a 5 anni per bancarotta distrattiva, dopo aver fatto sparire 24 milioni di euro dai portafogli di 247 ingenui investitori. Questo tizio ha truffato VIP come Sabina Guzzanti e calciatori, e ora si becca pure una ex compagna nei guai. Che genio, eh? #TruffeItaliane #MadoffParioli #FinanzaSporca
La Nuova Condanna
L’ex re dei Parioli, Gianfranco Lande, è stato sbattuto in tribunale per l’ennesima volta e condannato a 5 anni per bancarotta distrattiva legata al crack della Dharma Holdings, con sede a Lussemburgo. I suoi trucchi hanno fatto evaporare 24 milioni di euro, soldi affidati da 247 investitori che ora si staranno pentendo di aver creduto a un tizio che sembra uscito da un film di truffatori. Insieme a lui, la sua ex compagna Raffaella Raspi ha preso 4 anni per la stessa accusa. Franco Pedrotti e Nicola Serlenga? Liberi come l’aria, assolti. Ma dai, chi se lo aspettava?Le Accuse
Questi quattro erano accusati di aver distratto una montagna di soldi – parliamo di almeno 24 milioni di euro – senza un motivo economico valido. Lande, da presidente della Dharma Holdings tra il 2001 e il 2011, e Raspi come amministratrice, hanno spostato fondi a destra e a manca: oltre 11 milioni finiti a investitori che non c’entravano niente con la società, quasi 700mila euro a entità fantasma legate a Lande, e pure 215mila euro dritti nelle sue tasche. Insomma, un bel banchetto a spese degli altri, con Pedrotti e Serlenga che se la sono cavata come “preposti” alla sede italiana. Patetico, no? E il fratello di Raspi? Ha patteggiato solo sette mesi – che affare!
L’Assoluzione
Per fortuna (o sfortuna), tutti e quattro sono stati assolti dall’accusa di bancarotta fraudolenta documentale, perché pare che i documenti fossero lì, belli visibili, e non così nascosti come sosteneva l’accusa. L’avvocato di Lande, Federico Sciullo, gongola e blabla sulla “verità” che emergerà in Appello, dicendo che il suo cliente non è mai scappato e ha sempre collaborato. Ma dai, come no? Con 300 milioni già spariti in passato, questo tizio è un maestro nel rigirare la frittata. Chissà se in Appello cambierà qualcosa o se continuerà a farla franca.
Cronaca
Così è nato il casino del derby

I tifosi di Roma e Lazio hanno trasformato il derby in un caos totale, con spacciatori in curva e pestaggi per strada – la vera miccia? Droga e vecchi rancori. #DerbyDelCaos #TifosiFuoriControllo #RomaLazioClash
LO SCONTRO
Domenica scorsa, gli ultras hanno dato spettacolo a Ponte Milvio, ma non per il calcio: striscioni provocatori dei laziali hanno acceso la miccia, mentre dietro le quinte c’era un giro di cocaina nei bagni della Curva Sud. Non stiamo parlando di erba da quattro soldi, ma roba seria, gestita da tifosi romanisti. Risultato? Scontri che hanno bloccato due quartieri, ferito 24 agenti e fatto marciare indietro i biancocelesti verso l’Olimpico. La polizia si è messa in mezzo come al solito, separando le bande, ma i laziali hanno preferito attaccare gli sbirri invece dei rivali.
I BIANCOCELESTI
Tra gli arrestati, spuntano nomi noti come Diego Mattei, un tifoso laziale con un Daspo vecchio come il cucco, beccato mentre rubava un casco a un poliziotto. Poi c’è Luca Abramo, figlio di “Pluto” – un pezzo grosso del crimine legato agli Irriducibili – che si è fatto le ossa nei disordini del 2024. Questi tizi non giocano a calcio, giocano a fare i duri, e la Digos li ha pizzicati in flagranza differita.
IL FIGLIO
Luca Abramo non è solo un ultras: è il rampollo di Ettore “Pluto”, arrestato nel 2019 per traffici loschi con Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik. Parliamo di un’era in cui i tifosi erano più banditi che appassionati, con legami a stupefacenti che ora escono fuori nei processi. Gli arresti sono stati convalidati, e le indagini continuano a stanare altri idioti del giro.
LE MISURE
Dopo il pandemonio, il Viminale ha perso la pazienza: stop ai derby serali e divieto di trasferte per il resto della stagione. I giallorossi e biancocelesti dovranno starsene a casa per sei partite ciascuno, tra cui Lazio-Genoa e Roma-Inter. Magari così imparano che il calcio non è un ring per criminali.
-
Cronaca6 giorni fa
Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica
-
Cronaca6 giorni fa
In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.
-
Cronaca7 giorni fa
Olio, al “Premio Roma Evo” i 50 migliori produttori del Lazio, ma chi li conosce davvero?
-
Cronaca7 giorni fa
Roma Caput Mundi, nuovi restauri: tocca alla Colonna antonina dei pagani