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Cronaca

Ristoranti, la mossa furba: aggiungi due posti a tavola per l’iniziativa solidale della Capitale

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Ristoranti, la mossa furba: aggiungi due posti a tavola per l’iniziativa solidale della Capitale

Roma, la città eterna dove i poveri muoiono di fame mentre i politici si abbuffano: ecco “Aggiungi 2 posti a tavola” per sfamare chi non può permettersi un piatto di pasta! #PovertàARoma #SolidarietàScomoda #CucinaPopolare

L’Iniziativa Che Fa Ingrassare i Politici (e Aiuta i Bisognosi)

Roma Capitale lancia “Aggiungi 2 posti a tavola”, un progetto che suona come una trovata da campagna elettorale, ma almeno è gratis per i poveri. Svetlana Celli, la presidentessa dell’Assemblea Capitolina – fresca di premio dal Coni – invita i ristoratori a offrire pasti a chi non ha un euro in tasca. “Un modo per fare comunità e non lasciare nessuno a digiuno”, dice lei, mentre Roma Capitale, l’Assessorato alle politiche sociali e altri collaborano con Caritas, Croce Rossa, Comunità di Sant’Egidio e Banco Alimentare. I ristoratori interessati possono iscriversi via email entro il 5 maggio, selezionando i bisognosi con l’aiuto del terzo settore. Insomma, un pasto che potrebbe trasformarsi in un evento social più virale di un aperitivo trendy.

I Numeri Crudi della Fame nella Capitale

Le statistiche non mentono: a Roma, il 12,7% della popolazione è a rischio povertà, e per molti un pranzo al ristorante è un lusso da ricchi. Secondo il rapporto Benessere Equo e Sostenibile 2024, le famiglie lottano con affitti, cibo e bollette, mentre il 3,1% degli abitanti – circa 4.300 persone, più di un paesino italiano – non può permettersi neanche un pasto fuori. Il 3,5% delle famiglie arriva a fine mese con il fiatone, e il 30,8% ammette che le cose vanno peggio dell’anno prima. La Caritas ha servito 322.058 pasti nel 2023, con un aumento dell’1% rispetto al 2022, aiutando 11.124 persone, inclusi minorenni. Donato Savino, presidente dell’Associazione Cuochi di Roma, lo chiama “condivisione e inclusione”, ma diciamocelo, è solo un cerotto su una ferita aperta.

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Cronaca

Madre e figlia assalite: hanno urlato e quel tizio è scappato.

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Madre e figlia assalite: hanno urlato e quel tizio è scappato.

Turiste tedesche aggredite a Roma da un immigrato somalo: l’incubo nella stazione Termini, un paradiso per turisti che si trasforma in trappola! #RomaSicura #ImmigrazioneSregolata #ViolenzaStradale

L’Incubo nella Capitale

Due turiste tedesche, madre di 47 anni e figlia di 25, erano arrivate a Roma per ammirare i Fori Imperiali e i musei, ma si sono ritrovate in un incubo vicino alla stazione Termini. L’aggressore, un somalo di 29 anni noto alle forze dell’ordine, le ha pedinate e palpeggiate nelle parti intime nel sottopasso Pettinelli. Mentre camminavano con i bagagli verso l’hotel, l’uomo le ha bloccate alle spalle, approfittando della confusione tipica di quella zona malfamata.

Le Vittime Raccontano il Terrore

Le due donne, sotto shock, hanno descritto l’orrore ai carabinieri. “Sono sconvolta, ho pensato che quel maniaco ci avrebbe stuprate”, ha detto la madre, tremante. La figlia ha aggiunto: “Non riuscivo a liberarmi, mi ha bloccato le mani e mi toccava. Ho gridato con tutte le forze, ma lì sotto sembrava un vicolo cieco”. Le grida delle vittime hanno attirato l’attenzione, ma l’aggressore è fuggito di corsa, dileguandosi come un’ombra.

L’Arresto Lampo

I carabinieri della stazione San Lorenzo non hanno perso tempo: grazie alle telecamere urbane, hanno identificato e catturato il 29enne mentre dormiva in un giaciglio improvvisato, ancora con gli stessi abiti della violenza. Appartenente a una delle gang che infestano Termini e piazza Vittorio, è stato arrestato per violenza sessuale e spedito in carcere, in attesa del processo. Un altro esempio di come certe zone di Roma siano diventate un far west per i soliti sospetti.

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Cinesi fatti fuori a Roma, agenda di Zhang scoperta (che fa tremare i criminali): nuovi legami con Prato

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Cinesi fatti fuori a Roma, agenda di Zhang scoperta (che fa tremare i criminali): nuovi legami con Prato

La mafia cinese scatena il caos in Italia: agenda segreta di un boss rivela usura, droga e omicidi in stile film, mentre le gang si scannano per il business sporco. Chi pagherà il conto? #MafiaCinese #GuerraSotterranea #ItaliaSottoFuoco

L’Agenda dei Segreti

Gli investigatori romani hanno messo le mani sull’agenda personale di Zhang Dayong, il fedelissimo di quell’ombra nera di Zhang Naizhong. Dentro ci sono nomi, date e affari loschi che odorano di usura, traffico di ketamina e prostituzione, tutti collegati a una rete che spadroneggia tra Roma, Napoli e Prato. Zhang è stato freddato con la compagna Gong Xiaoqing in un agguato al Pigneto, sotto la Tangenziale est, con quattro colpi di calibro 9. Roba da far impallidire i vecchi mafiosi locali.

La Faida tra Clan

Non è finita qui: a Prato, cuore pulsante di questa guerra delle grucce – una lotta feroce per il controllo del trasporto e dell’abbigliamento – una donna di 46 anni è stata colpita alla testa in un nuovo scontro. Gli esperti collegano il caso all’impero di Zhang Naizhong, con indagini che corrono veloci tra carabinieri e procure. Sembra che questi clan non amino condividere i profitti, preferendo le pallottole ai negoziati.

Le Piste delle Indagini

Con l’agenda sequestrata, gli inquirenti sperano di smontare questo puzzle di crimini, identificando i mandanti e le armi dietro gli agguati. Zhang Dayong, trasferitosi a Roma da Prato tre anni fa, era nel giro delle estorsioni e del riciclaggio, specialmente nei quartieri di Pigneto ed Esquilino. Il killer è fuggito, forse già oltre confine verso Francia, Spagna o Portogallo, dove la mafia cinese ha un impero di droga e sesso. Controlli serrati sono in atto, con l’Interpol in allerta.

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