Cronaca
Esplosione a San Giovanni: danni sotto un palazzo, citofono colpito

RomaInFiamme: Un petardo esplode a San Giovanni, terrorizzando i residenti e scatenando paure di bombe in una città già piena di ‘attivisti’ contro il governo. Ma è solo una bravata o c’è di più? Con incendi e allarmi falsi che fioccano, qualcuno sta giocando con il fuoco per fare politica? #EsplosioneRoma #FalsoAllarmeBomba #MeloniNelMirino (145 caratteri)
L’Esplosione del Petardo
Questa mattina, intorno alle 10:30, gli abitanti di via Faleria a San Giovanni hanno vissuto momenti di puro terrore quando un petardo artigianale è scoppiato vicino al civico 37. Il boato ha distrutto completamente il citofono della palazzina, facendo sobbalzare tutti i residenti che, per un attimo, hanno pensato a un attentato. Non è roba da film d’azione, ma in una Roma sempre più tesa, anche un petardo può sembrare una dichiarazione politica.
L’Intervento delle Forze dell’Ordine
Sul posto è arrivata subito la polizia per indagare e capire cosa diavolo fosse successo. L’ipotesi più gettonata? Una stupida bravata di qualche ragazzino del quartiere che si diverte a far saltare i nervi alla gente. Il rumore era così forte che tutti hanno subito pensato a una bomba carta, e chi lo biasima? In tempi di proteste contro il governo, ogni scoppio fa paura.
Gli Episodi Precedenti
A peggiorare la situazione, la notte prima c’era stato un incendio in un negozio di tessuti a pochi metri di distanza. Le cause? Ancora un mistero, con i vigili del fuoco che hanno dovuto intervenire in fretta. E non è finita: giovedì scorso, un falso allarme bomba alla Cassazione è stato rivendicato da quel fantomatico ‘Gruppo di comunisti combattenti’ contro la premier Giorgia Meloni, con una chiamata al 112. Coincidenze? In Italia, sembrano più che altro un modo per attirare attenzione.
Cronaca
Si reca a casa del rivale e gli strappa l’orecchio con un morso: arrestato.

Incredibile scena da film horror nella tranquilla Latina: un orecchio staccato a morsi in una lite da bar, con un tizio ai domiciliari che finisce in gabbia per aver invitato i suoi aggressori! Che ironia della sorte, eh? La giustizia al contrario colpisce ancora. #OrecchioMorso #LatinaBrutale #FolliaItaliana #AggressioneVirale (145 caratteri)
L’Aggressione da Brividi
A Latina, qualche settimana fa, due tizi si sono presentati a casa di un trentaduenne che stava scontando i domiciliari e hanno trasformato una lite in un incubo splatter. Con morsi feroci, hanno staccato l’orecchio al padrone di casa, come se fosse una rissa in un film di serie B. Uno degli aggressori è stato beccato subito sul posto, mentre l’altro – un quarantenne – è svanito nel nulla, lasciando la polizia a inseguirlo per giorni.La Fuga e la Resa dei Conti
Dopo settimane di latitanza, il quarantenne si è costituito al carcere di Rebibbia, dove gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare. Intanto, la vittima? Be’, è finita dritta in cella anche lei per aver violato le regole dei domiciliari, invitando in casa persone non autorizzate. Un vero colpo di scena che fa pensare: chi è il vero criminale in questa storia?
Cronaca
Lino Banfi smarrisce telefono e documenti, l’appello social del quartiere: “Aiutiamolo, che sfortuna”

Lino Banfi, l’eterno comico pugliese che a 88 anni ancora ci fa sbellicarci dalle risate, ha perso tutto tranne il suo inimitabile fascino: documenti, carte di credito, telefono e quella foto della moglie Lucia che lui adora come una reliquia. Figuriamoci se un’icona come lui, sempre circondato da fan appiccicosi, non possa sbadatamente lasciare in giro i suoi tesori mentre scappa da autografi e selfie – ora sta implorando aiuto online, e chissà se è l’età o solo la vita da celebrità a giocare brutti scherzi! #LinoBanfi #DisavventuraDaStar #PerseLeCoseMaNonLoSguardo #RomaPazza #AiutoPerLinoBanfi (278 caratteri)
L’incidente del comico pugliese
L’attore Lino Banfi, noto per le sue battute irriverenti e il suo amore per la Puglia, ha vissuto una Pasqua da incubo. Questa mattina, nei pressi di via Lorenzo il Magnifico a Roma – dove abita e dove i fan lo assalgono per foto e autografi – ha smarrito i suoi beni più preziosi: documenti, carte di credito, il telefono e una foto della moglie Lucia, che lui descrive come la sua “roccia”. Invece di firmare autografi, stavolta è lui a mendicare aiuto, dimostrando che anche le star invecchiano e diventano distratte come noi comuni mortali.L’appello virale su Facebook
L’annuncio è partito dal gruppo Facebook “Quelli di piazza Bologna”, un ritrovo virtuale per i residenti romani. L’amministratore, Amos Tesciuba, ha preso in mano la situazione perché Lino non è nemmeno iscritto al gruppo – forse troppo impegnato a recitare o a chiacchierare con i fantasmi di Totò. “Buon pomeriggio a tutti”, ha scritto Tesciuba, “Purtroppo il nostro amico Pasquale Zagaria (Lino Banfi) ha smarrito il telefono, documenti e carte stamattina vicino a via Lorenzo il Magnifico. Se qualcuno lo trova, fatevi avanti!”. È un richiamo che sa di comunità, ma con un tocco di ironia: chissà se Lino si è perso anche un po’ di dignità nel processo.
Reazioni dei fan e consigli improvvisati
I commenti sotto il post sono un misto di simpatia e battute al vetriolo, proprio come le commedie di Lino. Una fan ha scritto: “Mannaggia! Spero lo ritrovi presto, Forza Lino”, mentre altri citano le sue storiche frasi tipo “madonna dell’ingoronèta!”. C’è chi consiglia trucchi pratici, come “Noi usiamo i tag nel portafoglio, perché capita a tutti, vecchi o no”, insinuando che l’età di Lino – 88 anni suonati – potrebbe essere il vero colpevole. Insomma, i residenti si sono scatenati, trasformando una semplice perdita in un evento social da condividere e deridere bonariamente, perché in Italia, anche le disgrazie diventano uno spettacolo.
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