Cronaca
Paola Minaccioni: Pasqua romana all’Isola Tiberina, quei ricordi della colazione in famiglia tra uova e discussioni familiari.

Svelata l’ossessione pasquale dell’attrice: “Le uova e la corallina? Roba da bimbi, ma io non mollo!” Da San Policarpo ai giorni nostri, una tradizione che puzza di antico e un po’ di ipocrisia culturale. Ma chi se ne frega delle mode vegane, eh? #PasquaScandalosa #TradizioniScomode #UovaRibelli #AttriciRibelli (278 caratteri)
L’attrice e la sua tradizione irrinunciabile
L’attrice in questione, nota per i suoi ruoli da diva, ha confessato in un’intervista la sua passione per “la corallina e le uova”, una usanza che le ricorda l’infanzia e che ancora oggi non abbandona. “Da bimba andavo con i miei a San Policarpo, e quelle uova erano sacre”, ha dichiarato con un sorriso che sa di nostalgia mista a sfida. Ma ammettiamolo, in un mondo dove tutti blaterano di sostenibilità, lei se ne infischia e continua a celebrare come ai bei tempi – perché le tradizioni non si toccano, punto.Cos’è questa usanza che resiste al tempo
La corallina e le uova rimandano a riti pasquali tipici di certe zone d’Italia, dove l’uovo simboleggia fertilità e rinascita, e la corallina è quel corallo portafortuna che le nonne giuravano proteggesse dal malocchio. L’attrice, cresciuta in una famiglia tradizionale, racconta di gite a San Policarpo – probabilmente un santuario o una festa locale – dove tutto si riduceva a uova dipinte e coralli appesi al collo. Peccato che oggi, con l’inflazione e le uova che costano un occhio, sembri più una reliquia da museo che una pratica quotidiana. E se vi state chiedendo se è igienico, beh, chi lo sa?
Il lato politicamente scorretto della faccenda
Ma andiamo al sodo: questa storia è un po’ come dire “fate pure i moderni, ma io mi tengo le mie uova”, e c’è qualcosa di deliziosamente irritante in tutto ciò. In un’era di influencer vegani e feste eco-friendly, l’attrice ci ricorda che non tutte le tradizioni sono politically correct – pensateci, quante uova si sprecano per queste cerimonie? E San Policarpo? Un posto che suona più come un rifugio per nostalgici che un’attrazione turistica. Magari è ora di smascherare queste usanze come un mix di folklore e fesserie, ma hey, se fa felice lei, chi siamo per giudicare?
Cronaca
Pasqua, boom di turisti dal centro al Vaticano con ristoranti al completo

Roma è invasa da mezzo milione di turisti e pellegrini, con il record del 2024 già fatto a pezzi! L’assessore Onorato si vanta che la capitale è la meta più ambita al mondo, mentre Papa Francesco benedice una folla che sembra un’orda di invasori beneducati. #RomaInvasa #PapaShow #TurismoImpazzito #PoliticallyIncorrect
Boom di Arrivi: Roma Sotto Assedio
La Città Eterna sta per accogliere mezzo milione di visitatori, polverizzando il record del 2024 in un batter d’occhio. Turisti, pellegrini e curiosi si riversano per le strade, trasformando fontane e monumenti in un caos organizzato. Chi l’avrebbe detto che Roma, con le sue buche e i ritardi eterni, attirasse così tanta gente? Un vero trionfo per l’economia, o solo un’altra scusa per i prezzi folli?L’Assessore Onorato: Un Po’ di Vanto Politico
L’assessore Onorato non si trattiene e dichiara: “La capitale si conferma tra le mete più ambite”. Ma dai, come se non sapessimo che è solo un modo per lucidare l’immagine della città, mentre i romani maledicono il traffico e le code infinite. Politici che parlano, turisti che pagano – affari come al solito.
La Benedizione di Papa Francesco: Folla in Delirio
Oggi, una marea di fedeli e pellegrini si è ammassata per la benedizione di Papa Francesco, rendendo Piazza San Pietro un vero e proprio circo. Tra selfie e preghiere, chissà se il Pontefice si è pentito di attirare così tanta gente, o se è solo l’ennesimo spettacolo per tenere tutti contenti. Roma non dorme mai, ma con questa calca, chi ci riesce?
Cronaca
Smeriglio: “Natale di Roma, la festa è in Campidoglio: deve tornare a essere il colle dei romani”

Roma compie 2778 anni e la statua di Costantino sfoggia occhiali da sole da meme per non accecarsi con lo sfarzo – o forse per ignorare i turisti che invadono l’Urbe come un’orda di vandali moderni! Intanto, i romani provano a riprendersi il Campidoglio da burocrazie e orde straniere, con eventi gratuiti e un sacco di chiacchiere politiche. #CompleannoRoma #CostantinoCool #TuristiInvasori #PasquettaRibelle
Il Compleanno da Meme dell’Urbe
Il colosso di Costantino sul Campidoglio si è trasformato in un’icona social per il 2778esimo compleanno di Roma, che cade proprio di Pasquetta. Niente di serio: eventi a partire dalle 15 fino a sera, per far festa in grande stile. Ma dietro questa pagliacciata c’è l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, che vuole “riappropriare” il colle dai romani – sì, come se non fosse già loro, ma occupato da uffici e turisti che fotografano tutto come se fosse un set di Instagram.Smeriglio Parla: Un Paradosso Tipicamente Romano
Smeriglio, con la sua aria da politico illuminato, ammette il paradosso: il Campidoglio è il simbolo della democrazia romana, ma i romani lo evitano come la peste per via di burocrazie e macchine parcheggiate ovunque. “È un esperimento per far vivere il colle ai cittadini,” dice, promettendo di liberarlo dalle auto e renderlo un posto per picnic e musica. Insomma, un modo per dire: “Ehi, turisti, questa è casa nostra, non solo il vostro sfondo per selfie!”
Programma di Eventi: Storia, Musica e un Po’ di Rivolta
Cosa c’è in agenda? Visite gratuite ai Musei Capitolini per i romani (basta mostrare la carta d’identità, mica un passaporto per l’Eliseo), lezioni di storia, e un sacco di musica con artisti locali come Trilussa, Petrolini e i poeti del Trullo. Per i bambini, giocolieri e attività – perché sì, Roma è per tutti, non solo per chi paga un biglietto. Smeriglio insiste: “Roma non è solo turisti e pellegrini, è per gli abitanti delle periferie.” Un tocco di ribellione contro l’iperturismo che sta soffocando il centro.
La Lotta all’Iperturismo: Riconquistare la Città
L’assessore non le manda a dire: “Vogliamo rimettere la città storica nelle mani dei suoi abitanti, non farla consumare da orde di visitatori.” Parla di politiche per valorizzare i quartieri, ristrutturare biblioteche e costruire poli civici nelle zone più “dimenticate”. È un piano per accorciare distanze e combattere il caos del traffico e dei trasporti pubblici – perché, ammettiamolo, Roma è una bellezza, ma anche un incubo su ruote. Con Costantino e i suoi occhiali, forse è l’inizio di una vera riappropriazione, lontano dalle solite chiacchiere politiche.
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