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Cronaca

Meteo Roma: Pasquetta con nuvole e pioggia, ma le temperature salgono – le previsioni

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Meteo Roma: Pasquetta con nuvole e pioggia, ma le temperature salgono – le previsioni

MeteoRoma Attenzione, gente di Roma! Il tempo sta giocando a fare il guastafeste con nuvole dispettose e pioggia che potrebbe rovinare la vostra Pasquetta – preparatevi a un weekend da incubo!

Pasquetta deludente a Roma

Pasquetta si annuncia nuvolosa e traditrice nella Capitale, con possibili scrosci di pioggia nel primo pomeriggio che potrebbero mandare all’aria i vostri picnic. Venti deboli e temperature che oscillano tra i 23 gradi diurni e i 12 notturni – insomma, non proprio il paradiso per chi sperava in un sole da cartolina. Il bel tempo? Continua a fare i capricci, lasciando Roma in balia di questo caos meteorologico.

Lunedì 21 Aprile: Nuvole in agguato

Giornata con cielo parzialmente nuvoloso, dove le temperature vanno da un minimo di 10°C a un massimo di 24°C – roba da far invidia a un bagno turco, ma con nuvole che rovinano la vista. Al mattino e al pomeriggio, nuvolosità innocua ma irritante, mentre la sera si schiarisce un po’. I venti, deboli al mattino da Nord-Nord-Ovest a 5km/h, diventano moderati al pomeriggio da Ovest a 15km/h e alla sera da Nord-Ovest a 14km/h. L’UV piccherà forte alle 13 con 813W/mq – non dimenticate la crema, o vi scotterete come turisti sprovveduti!

Martedì 22 Aprile: Un po’ di sole, ma non fidatevi

Scarsa nuvolosità in vista, con temperature tra 13°C e 23°C – finalmente un giorno meno deprimente, ma non abbassate la guardia. Al mattino cielo poco nuvoloso, al pomeriggio sole a go go, e alla sera poche nubi. Massima di 23°C alle 14 e minima di 13°C alle 6. Venti deboli da Sud-Ovest al mattino a 11km/h, moderati da Ovest-Sud-Ovest al pomeriggio tra 16 e 26km/h, e deboli da Ovest alla sera a 8km/h. L’UV schizza a 935W/mq alle 13 – ideale per abbronzarsi, se non piove all’improvviso!

Mercoledì 23 Aprile: Ancora incertezze

Cielo parzialmente nuvoloso con temperature da 10°C a 22°C – un’altra giornata tiepida ma con nuvole che potrebbero rovinare la festa. Al mattino e al pomeriggio poche nubi, e alla sera cielo sereno. Massima di 22°C alle 14 e minima di 10°C alle 6. Venti deboli da Sud-Ovest al mattino a 7km/h, moderati da Ovest-Sud-Ovest al pomeriggio a 16km/h, e deboli da Ovest-Sud-Ovest alla sera a 12km/h. Visibilità ridotta alle 7 a 3190m, e UV a 891W/mq alle 13 – preparatevi, perché il meteo è imprevedibile come un politico in campagna elettorale!

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Cronaca

La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

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La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

Sconvolgente: A quattro mesi dalla morte di Francesca Ianni sotto un albero fatale, Roma abbatte altri giganti verdi – ma cosa nasconde questa mossa improvvisa? #TragediaNelParco #MisteroAlberi

L’Intervento Inatteso del Comune

A Roma, nel quartiere di Colli Aniene, il Comune ha deciso di abbattere gli alberi dello stesso filare che ha causato la tragica morte di Francesca Ianni, la quarantacinquenne schiacciata da un pioppo crollato nel parco Livio Labor lo scorso 23 dicembre. Amici e familiari sono rimasti sbalorditi da questa azione, che arriva solo ora, lasciando aperte domande inquietanti su come e perché quell’albero sia crollato così facilmente. Fabio Ianni, il fratello della vittima, ha espresso la sua rabbia, chiedendosi se qualcuno avesse ignorato i segnali di pericolo, trasformando una giornata di festa in un incubo perenne.

Le Domande Senza Risposta

Mentre la famiglia attende risposte dall’inchiesta della Procura, le ferite emotive restano aperte. Fabio Ianni si è sfogato, evidenziando come notizie del genere rendano le feste ancora più dolorose, con i nipoti che dovranno convivere per sempre con quelle immagini terrificanti. “È assurdo che il Comune abbia aspettato tanto per agire, quando una semplice ispezione avrebbe potuto salvare vite”, ha dichiarato, puntando il dito su possibili negligenze che hanno stravolto la vita di Francesca e della sua amica Alessia, sopravvissuta per miracolo ma con lesioni permanenti. Eppure, dal Comune non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale, alimentando il sospetto che ci sia molto di più da scoprire.

Gli Sviluppi dell’Inchiesta

I familiari di Francesca, assistiti dal loro legale, hanno già mosso i primi passi concreti: una richiesta di risarcimento danni e la nomina di un perito per analizzare lo stato dell’albero crollato. Dal Dipartimento Tutela Ambientale, intanto, spiegano che i tre alberi abbattuti presentavano condizioni simili, giustificando l’intervento per motivi di sicurezza pubblica. Ma queste precisazioni non placano i dubbi della famiglia, determinata a svelare la verità su cosa abbia davvero causato quella tragedia. Francesca, una donna coraggiosa e legata alla sua Roma, meritava di più, e ora tutti si chiedono se altre vite siano a rischio in quel parco dimenticato.

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Le bombe sociali: la mappa dell’emergenza

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Le bombe sociali: la mappa dell’emergenza

RomaInFiamme La Città Eterna sta diventando una vera polveriera con occupazioni abusive e incendi che terrorizzano i residenti onesti!

Le occupazioni abusive dilagano

Roma è un campo minato di edifici occupati e insediamenti abusivi, nonostante gli sgomberi quotidiani ordinati dalla Prefettura e la linea dura del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Queste “bombe sociali” non accennano a sparire, con attenzione costante su occupazioni storiche e accampamenti improvvisati. Entro fine anno, il Comune chiuderà gli acquisti di tre immobili per provare a risolvere il caos, ma chissà se basterà a fermare questo circo.

I siti a rischio incendio

Dopo il mega-incendio che ha devastato Monte Mario l’estate scorsa, partito da una favela abusiva, ogni quartiere ha dovuto elencare le zone più pericolose. Luoghi come San Lorenzo, Ponte Mammolo e via Newton sono stati sgomberati, ma i problemi riaffiorano come erbacce. A via Newton, per esempio, gli abusivi sono tornati sotto i viadotti, bruciando di tutto – ferro, rame, pneumatici – rendendo l’aria irrespirabile. È come rivivere l’incendio del 2021 al Ponte di Ferro, che ha messo ko la struttura per anni. Questi accampamenti non sono solo un fastidio, sono una minaccia pubblica che nessuno sembra voler estirpare del tutto.

Gli spostamenti e le lamentele dei residenti

Prendete l’ex Hotel Cinecittà: sgomberato con gran dispiegamento di forze, ma i sudamericani si sono spostati in altri alberghi abbandonati, per poi tornare e occupare le case vicine. Ora, il quartiere è un inferno di liti, schiamazzi e minacce, con residenti esasperati che parlano di veri e propri clan stile Casamonica. Come dice una residente, “Siamo in una polveriera”, e il nuovo decreto sicurezza potrebbe aiutare, ma solo se qualcuno vigila sul serio. Altrimenti, è solo un gioco dell’oca per questi occupanti seriali.

I clan dietro le occupazioni

Non è un caso che gli inquirenti stiano indagando sui gruppi sudamericani che gestiscono il racket delle occupazioni, forse al posto dei soliti clan romani. Luoghi come l’ex scuola 8 Marzo, occupata dal 2001, sono ridotti a ruderi fatiscenti con oltre 400 “inquilini” abusivi. E non finisce qui: i clan hanno messo le mani su centinaia di appartamenti in zone come Magliana, Don Bosco e San Basilio. È un business sporco che sta cambiando la faccia della città, e i romani pagano il prezzo.

La crisi abitativa esplode

Intanto, la carenza di alloggi a Roma è fuori controllo, con 18.608 nuclei familiari in lista d’attesa a giugno 2024. Invece di occupazioni illegali, si parla di soluzioni “innovative”, come acquistare immobili in via Prenestina, via Lucio Calpurnio Bibulo e via Gian Maria Volontè per l’emergenza abitativa. Ma con trattative in corso, chissà se arriveranno in tempo per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Roma non può permettersi di essere ostaggio di questi parassiti urbani.

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