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Cronaca

Nel palazzo donato dal Papa alle persone emarginate della capitale, Emilia diceva: “Mi chiamava santa”

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Nel palazzo donato dal Papa alle persone emarginate della capitale, Emilia diceva: “Mi chiamava santa”

PapaFrancesco, l’uomo che ha cambiato la vita dei più poveri: scopri le storie che ti faranno emozionare! #EreditàDelPapa #SenzaDimora

Un arrivederci carico di gratitudine

Mentre il cardinale Giovanni Battista Re benedice il feretro di Papa Francesco, Violetta, 70 anni, si affaccia alla finestra che domina piazza San Pietro. Stringe un rosario di legno e osserva i 250mila fedeli che riempiono via della Conciliazione, un luogo che per lei è stato casa per tanto tempo. Dal secondo piano dell’hotel dei poveri, voluto da Papa Bergoglio, manda un bacio nell’aria. Emilia, anch’essa 70enne, ricorda con gli occhi lucidi: “Due anni fa, in piazza, mi ha chiamata santa e mi ha dato dei soldi. Le campane suonano per lui, un uomo che ci ha voluto bene”.

L’hotel che ha ridato dignità

Oggi, Emilia e Violetta non dormono più sotto le stelle, ma in stanze con soffitti intarsiati e pareti affrescate. Questo hotel, un tempo residenza estiva e poi edificio abbandonato, è stato trasformato in un rifugio per i più bisognosi grazie a Jorge Bergoglio. I 45 ospiti, tra i 60 e gli 85 anni, condividono storie di gratitudine: “Ci voleva bene”, ripetono all’unisono, mentre l’omelia di Re risuona dalla piazza e dalla TV, amplificando gli applausi.

Storie di rinascita e affetto

L’edificio in largo degli Alicorni, donato alla Santa Sede nel 1930, era destinato a diventare un hotel di lusso, ma Papa Francesco l’ha destinato ai senza dimora. Come racconta Carlo Santoro della comunità di Sant’Egidio, fu un’idea nata nel 2019 e approvata con entusiasmo dal Pontefice. Marco, 58 anni, custode del luogo, ricorda: “Il Papa si è seduto a tavola con noi e mi ha incoraggiato dopo aver ascoltato la mia storia di 10 anni in strada”. Nicolas, 69 anni, ex interprete, aggiunge: “Senza di lui, sarei ancora senza tetto; ha aperto docce e dormitori che hanno cambiato tutto”.

Momenti di commozione condivisa

Durante lo scambio della pace, Nicolas stringe la mano di Gennaro, 83 anni, un ex tour operator caduto in disgrazia. “Francesco ha dato carezze che nessuno dimenticherà”, dice Gennaro, sperando in un successore simile. Emilia, con gli occhi fissi sullo schermo, si domanda: “Passerà qui sotto il corteo? Mi voleva bene, mi ha chiamata santa”. In questo hotel, le storie di vite riscattate si intrecciano, rivelando l’impatto profondo di un Papa che ha toccato i cuori dei più vulnerabili.

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Con l’estate alle porte, furti d’auto segnalati nei parcheggi della spiaggia di Sabaudia

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Con l’estate alle porte, furti d’auto segnalati nei parcheggi della spiaggia di Sabaudia

FurtiAlMare Che colpo! Due ladri romani in trasferta sorpresi a saccheggiare auto in spiaggia – Scopri i dettagli scioccanti!

L’Arresto Inaspettato

I carabinieri hanno messo fine a una serie di furti audaci, arrestando due romani che si erano avventurati in trasferta per rubare oggetti dalle macchine parcheggiate proprio vicino alla battigia. Immagina la scena: mentre i bagnanti si godevano il sole, questi furfanti agivano nell’ombra, rendendo ogni parcheggio un potenziale bersaglio.

Un Fenomeno Che Torna Ogni Anno

Non si tratta di un episodio isolato – questo tipo di colpi estivi si ripete puntualmente, attirando ladri da ogni dove. Ma cosa spinge questi individui a rischiare tutto per un po’ di refurtiva? Le spiagge, con le loro auto piene di bagagli e distrazioni, continuano a essere un’attrazione irresistibile per i malviventi, lasciando tutti a chiedersi: succederà di nuovo?

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I 30 mila fedeli in coda per un pellegrinaggio speciale a Santa Maria Maggiore

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I 30 mila fedeli in coda per un pellegrinaggio speciale a Santa Maria Maggiore

Migliaia di fedeli in coda per l’ultimo saluto a Papa Francesco: scopri le storie che stanno commuovendo Roma! #PapaFrancesco #Fede #RomaMisteri

L’apertura della basilica e il primo afflusso

Da questa mattina alle 7, la basilica di Santa Maria Maggiore ha aperto le sue porte ai fedeli desiderosi di rendere omaggio a Papa Francesco, sepolto qui da ieri. Ad accoglierli all’ingresso c’era il cardinale Rolandas Makrickas, creando un’atmosfera di profonda emozione e raccoglimento. La tomba, semplice e con l’iscrizione “Franciscus”, è diventata un punto focale, adornata da una rosa bianca, simbolo caro a Santa Teresina e spesso menzionato da Bergoglio.

Storie personali che toccano il cuore

Tra la folla, emergono racconti incredibili che catturano l’essenza di Papa Francesco. Florentine, un’infermiera originaria del Benin ma residente in Francia da anni, è arrivata appositamente per i funerali e per visitare la tomba: “Ha voluto una Chiesa per i poveri, il cuore del Vangelo”. Diana, 43 anni, e suo marito dall’Australia, hanno condiviso: “Per noi era importante essere qui, era il Papa di tutti”. Persino Roberto, 66 anni, romano e ateo, si è unito alla fila, ispirato dalle parole del Pontefice: “È meglio vivere da ateo che da cristiano e parlare male degli altri. Io sono ateo, ma se posso faccio del bene”.

La folla inarrestabile e le cifre da record

Santa Maria Maggiore si è trasformata in un luogo di culto ancora più affollato del solito. Secondo il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, già 30mila persone hanno visitato la basilica da questa mattina, con un’impennata di presenze che ha decuplicato i numeri dei giorni scorsi. “Stiamo facendo ogni sforzo organizzativo, perché l’amore dei romani per Francesco è assolutamente visibile”, ha dichiarato durante una conferenza stampa.

Visite di personalità e momenti di incontro

Tra i visitatori, non mancano figure di rilievo: il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, è uscito dalla chiesa un quarto d’ora prima delle 13, dopo aver incontrato il cardinale Rolandas Makrickas. Ieri, Nauseda aveva partecipato ai funerali in piazza San Pietro. Anche l’Arcivescovo di Baltimora, William Edward Lori, si è fermato a lungo per scambiare parole con i fedeli, aggiungendo un tocco di internazionalità a questo evento commovente.

Code lunghissime e flussi continui

L’afflusso non accenna a diminuire, con fedeli da tutto il mondo che si dirigono verso la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Persino chi non ha prenotazioni affronta attese di oltre due ore e mezza, snodandosi lungo via Liberiana fino agli ingressi principali della basilica. È un flusso incessante che testimonia l’impatto globale di Papa Francesco, lasciando tutti a chiedersi cosa riserverà il futuro.

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