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Cronaca

Un cane uccide e decapita un cucciolo: era senza guinzaglio. La rabbia dei residenti.

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Un cane uccide e decapita un cucciolo: era senza guinzaglio. La rabbia dei residenti.

Sconvolgente aggressione a Viterbo: un pitbull feroce scappa e decapita un cagnolino indifeso, lasciando il quartiere in preda al panico! #PitbullPericoloso #MisteroCanino #ViterboShock

L’attacco fulminante

Un pitbull lasciato libero senza guinzaglio ha scatenato il caos nel quartiere di San Faustino a Viterbo, attaccando e uccidendo in modo brutale un piccolo cane. L’episodio, avvenuto di domenica sera, ha lasciato tutti senza fiato: l’animale si è avventato sulla vittima con una rapidità impressionante, mordendola ripetutamente al muso e al collo fino a provocarne la morte. I residenti sono rimasti scioccati, chiedendosi come un fatto del genere possa accadere così vicino a casa.

Intervento delle autorità

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i veterinari della Asl e i carabinieri, che hanno ricostruito i dettagli dell’accaduto. Dopo aver rintracciato il proprietario del pitbull, le autorità gli hanno imposto di sottoporre l’animale a tutti gli accertamenti sanitari e comportamentali previsti dalla legge. Ma cosa nasconde questo cane apparentemente incontrollabile? Potrebbe essere l’inizio di una storia ancora più inquietante.

Precedenti preoccupanti

Non si tratta di un episodio isolato: pochi mesi fa, sempre a San Faustino, lo stesso pitbull era stato protagonista di un’altra aggressione in piazza del Sacrario, nel luglio 2014. Allora, la polizia intervenne, ma non ci furono provvedimenti definitivi. Cosa succederà questa volta? I residenti si interrogano su come un pericolo del genere possa continuare a circolare liberamente nel quartiere.

Rabbia sui social media

Sui social network, l’incredulità e la rabbia stanno montando: “È un cane recidivo, eppure nessuno fa nulla ai proprietari”, ha scritto un’utente di nome Rosangela. Un’altra, Irene Temperini, ha aggiunto: “Tutti sanno e tutti vedono, ma nessuno interviene”. Queste voci stanno alimentando un dibattito acceso online, con migliaia di persone che si chiedono se ci sia davvero un pericolo nascosto dietro questi attacchi. Quali altre storie emergeranno?

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Cronaca

35enne romano aggredisce e imprigiona la compagna: arresto in flagranza

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35enne romano aggredisce e imprigiona la compagna: arresto in flagranza

Hai idea di cosa può succedere quando la droga trasforma un litigio in un incubo domestico? #DrogaEscandescenzeDomestiche

Un arresto choc in piena notte

Immagina una serata che inizia con un semplice rimprovero e finisce con urla, aggressioni e porte sbarrate: è quanto accaduto a Frascati, in provincia di Roma, dove i carabinieri del Radiomobile hanno arrestato in flagranza un 35enne romano. L’uomo, sotto l’effetto di droga, ha perso completamente il controllo, aggredendo la compagna e impedendole di lasciare casa. Le accuse? Maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, lesioni personali e persino resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Un caso che lascia tutti a chiedersi: fino a che punto può spingere una sostanza illecita?

La chiamata al 112 che ha svelato l’orrore

La situazione è esplosa quando la donna, terrorizzata, ha composto il numero di emergenza urlando: “Mio marito mi tiene prigioniera in casa!”. I carabinieri sono accorsi immediatamente all’appartamento in via XX Settembre, dove hanno trovato la vittima in preda al panico. Lei ha raccontato i dettagli agghiaccianti: aveva sorpreso il compagno drogarsi per l’ennesima volta e, nel tentativo di allontanarsi, lui l’ha bloccata con forza. Le urla echeggiavano dalla strada, attirando l’attenzione dei vicini – un dettaglio che fa rabbrividire e ci fa pensare: quante storie come questa sfuggono al nostro sguardo?

L’intervento audace dei militari

Non perdere l’occasione di sapere come si è svolta la scena: i carabinieri hanno dovuto forzare l’ingresso dall’unica via possibile, una finestra, mentre la lite infuriava all’interno. L’uomo, in uno stato di follia, ha opposto resistenza calciando e colpendo gli agenti, ma è stato rapidamente immobilizzato. L’arresto è stato convalidato da un giudice, che ha ordinato la custodia cautelare in carcere in attesa di ulteriori sviluppi. Un episodio che solleva interrogativi scioccanti: cosa nasconde davvero la porta di una casa apparentemente normale?

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A Roma, una minaccia inaspettata durante una rissa tra tunisini: “Avrebbe potuto uccidermi, così ho dovuto consegnare dei soldi per salvarmi”

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A Roma, una minaccia inaspettata durante una rissa tra tunisini: “Avrebbe potuto uccidermi, così ho dovuto consegnare dei soldi per salvarmi”

PauraNotturnaARoma: Hai mai immaginato di imbatterti in una rissa da brividi mentre torni a casa? #EsquilinoShocking

L’incredibile incontro in via Bixio

Immagina di camminare per le strade di Roma in una sera qualunque, quando all’improvviso il tuo tragitto tranquillo si trasforma in un’avventura da film. Rosa D., una giovane romana, ha vissuto questo momento di tensione nel quartiere Esquilino, intorno alle 21:30. Mentre rientrava a casa, ha sentito delle grida assordanti e si è trovata di fronte a due uomini di origine tunisina impegnati in una furiosa lite fisica. Uno di loro, un quarantenne con una stampella, l’ha notata e ha iniziato a urlare anche contro di lei, facendola sentire intrappolata in un incubo urbano.

La minaccia inaspettata e la reazione scioccante

Cosa faresti se un estraneo aggressivo ti chiedesse improvvisamente dei soldi? Rosa ha raccontato di essere stata insultata e minacciata da quest’uomo, che sembrava confuso e agitato. Impaurita e senza via di scampo, la ragazza ha deciso di cedere: gli ha dato 20 euro per calmare la situazione e allontanarsi il prima possibile. Dopo aver preso i soldi, l’uomo si è dileguato, lasciando l’altro coinvolto nella rissa da solo sul posto.

Le riflessioni che fanno riflettere sulla città

Ma è davvero questa la nuova normalità nelle vie di Roma? Rosa non ha dubbi: il quartiere le ricorda ora i luoghi malfamati di Cuba o del Messico, dove si consiglia di portare con sé solo piccole somme per evitare guai. Le strade pullulano di figure ambigue, e lei crede che sia ora di agire per risolvere questi problemi, senza più scuse o ritardi. Una storia che ti lascia con un brivido e tante domande sulla sicurezza urbana.

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