Cronaca
ROMA Sacerdote alla sbarra per violenza sessuale

ROMA Sacerdote alla sbarra per violenza sessuale.
ROMA Sacerdote alla sbarra per violenza sessuale. Per la precisione, per violenza sessuale con l’aggravante dell’abuso di autorità. Questa l’accusa con cui la Procura di Roma ha chiuso le indagini su un giovane prete. Coinvolto, secondo gli investigatori, in presunti episodi di abusi avvenuti dentro la Città del Vaticano. La vittima è un seminarista del Preseminario San Pio X, in cui vengono ospitati i chierichetti che prestano il servizio liturgico nella Basilica di San Pietro con il Papa. Si tratta, come è scritto nel sito internet – di «ragazzi della scuola media».
Anche il sacerdote carnefice all’epoca era un seminarista. Ma, rispetto alla vittima, rivestiva un ruolo superiore. Una sorta di capo classe. Una posizione di cui avrebbe approfittato per imporsi nei confronti dell’altro seminarista. Da qui l’ipotesi dell’aggravante dell’abuso di autorità. La delicata inchiesta è stata condotta dai carabinieri e dal pubblico ministero Stefano Pizza. Gli inquirenti hanno potuto lavorare al caso, che ufficialmente riguarda uno stato straniero, anche grazie ad alcuni accordi derivanti dai Patti Lateranensi.
E’ stata la stessa vittima a denunciare gli episodi di violenza, consumati intorno al 2012. Anche se, secondo il seminarista, il sacerdote lo avrebbe molestato anche in anni precedenti. Sulla vicenda ha aperto una fascicolo (a carico di ignoti) anche la Procura dei Minori, visto che all’epoca entrambi i protagonisti erano minorenni. Non solo: anche la Giustizia Vaticana si sta occupando del caso. Che nel frattempo non ha impedito al carnefice, nel giugno 2017, di essere ordinato sacerdote presso una diocesi lombarda.
L’inchiesta non è l’unica grana portata in Vaticano dalla magistratura romana. Che a inizio giugno aveva chiesto il rinvio a giudizio per un noto psicoterapeuta ecclesiastico. A suo carico un’accusa, da parte di una suora, di violenza sessuale, aggravata per i pm dai «motivi abietti». Frate cappuccino, amico di importanti personalità, si è sempre proclamato innocente. «Nella veste di psicoterapeuta e nello stesso tempo di sacerdote – si legge nel capo di imputazione – costringeva la sua suora, sua paziente, a compiere e subire atti sessuali» in diversi incontri tra il 2009 e il 2013.
L’incidente probatorio, disposto a marzo dal Tribunale, ha tolto ogni dubbio al magistrato, che ha richiesto il processo. Intanto due anni fa era saltata all’ultimo momento una promozione del frate: Papa Francesco, all’inizio favorevole, ci aveva però ripensato pochi giorni prima della nomina.
Ultime Notizie Roma
La vicenda che ha sconvolto Anzio: arrestato per violenza sessuale

Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.
Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.
A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.
Ultime Notizie Roma
Roma, scandalo in divisa: sospesi quattro agenti, “spariti” 74 chili di droga durante le perquisizioni

Quattro agenti della Polizia di Stato, fino al 2023 in servizio presso il commissariato di San Lorenzo, sono stati sospesi dal servizio dal gip di Roma nell’ambito dell’inchiesta “Don Rodrigo”. Lo scorso 23 giugno, la stessa inchiesta aveva già portato all’arresto di due poliziotti e alla custodia cautelare per altre 16 persone.
I quattro, indagati a piede libero per falso, sono stati interrogati in sede di preventivo come previsto dalla riforma Nordio. Il gip ha disposto sei mesi di sospensione per una poliziotta ora all’Ispettorato Viminale e un anno per gli altri tre, di cui due alla squadra mobile di Napoli e uno che frequenta il corso da vice-ispettore.
Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia, durante due perquisizioni a San Lorenzo gli agenti avrebbero omesso di sequestrare complessivamente 74,5 chili di hashish, poi finiti a due pusher amici di colleghi già arrestati.
Nel corso degli interrogatori, le versioni discordanti e contraddittorie dei quattro sono state giudicate inattendibili dal giudice, che ha evidenziato una “volontà precisa di non ricostruire la verità” per evitare responsabilità.
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