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Politica

Roberto Fico: “Il Parlamento non ha mai chiuso e non chiuderà”

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Roberto Fico: “Il Parlamento non ha mai chiuso e non chiuderà”

Il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico replica a coloro che nonostante l’emergenza che il paese sta affrontando continuano a rilasciare dichiarazioni contrarie alla realtà dei fatti: “Il Parlamento non ha mai chiuso e non chiuderà. Lo ribadisco a chi continua a parlare di Camere ferme”.

La precisazione di Roberto Fico arriva prontamente tramite i social: “Il Parlamento non ha mai chiuso e non chiuderà. Le Camere, da quando è iniziata l’emergenza, hanno approvato due misure importantissime lavorando nel rispetto delle prescrizioni delle autorità sanitarie. La prima è la conversione del primo decreto. La seconda, l’approvazione dello scostamento di Bilancio che ha liberato miliardi per consentire all’Italia di fare fronte all’emergenza sanitaria e rispondere alle esigenze di imprese e cittadini. Purtroppo abbiamo avuto alcuni casi di deputati positivi. Quindi di conseguenza abbiamo adottato le misure prescritte dalle autorità sanitarie per le persone che si sono trovate in stretto contatto con loro. È per questo che abbiamo ridotto i lavori d’aula e di commissione negli ultimi giorni. È normale. Nei giorni scorsi ho convocato una riunione dei capigruppo in teleconferenza per fare insieme il punto della situazione e programmare l’attività.

Da martedì, come ho già detto e ribadito, riprenderemo i lavori. Ovviamente affrontando le questioni legate alla diffusione del coronavirus. Perché è questa emergenza che deve ricevere la nostra totale attenzione e tutte le nostre energie. Nelle prossime settimane avremo il compito di esaminare e modificare il testo del decreto Cura Italia che ci arriverà dal Senato. In questo percorso ci saranno audizioni congiunte delle due Camere a partire da quella del ministro dell’Economia. Martedì ci sarà un’altra capigruppo che definirà i dettagli del voto d’aula sul decreto cuneo fiscale e del question time rafforzato. Infatti ho deciso, accogliendo la richiesta di alcuni gruppi, di ampliare i tempi per le interrogazioni a risposta immediata che si tengono ogni mercoledì e sono trasmesse in diretta televisiva. Ogni gruppo potrà presentare il doppio dei quesiti.

Questo per dare ancora più spazio all’attività di controllo dei parlamentari. Voglio infatti sottolineare che nelle fasi emergenziali, come quella che stiamo vivendo, la funzione di controllo del Parlamento e il confronto con l’esecutivo diventano importantissimi. Per questo oltre al question time ho chiesto un’informativa del presidente del Consiglio in Aula la prossima settimana. Ho appena parlato col presidente Conte che mi ha dato la sua piena e immediata disponibilità. Sempre in questa direzione proporrò alla capigruppo di martedì che sia messa in piedi un’attività di controllo permanente sulla gestione di questa emergenza da parte delle commissioni della Camera per i profili di rispettiva competenza. Non c’è infatti un settore della nostra vita quotidiana che non stia risentendo di questa emergenza. Le modalità di questa attività conoscitiva permanente possono essere diverse e ne parleremo in capigruppo. Non ci siamo mai fermati e non lo faremo certo adesso”.

ROMA – ATAC: AL VIA IL FONDO DI SOLIDARIETA’

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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