Italia
Sciopero pescherecci, manifestazione a Roma contro il caro gasolio
Sciopero pescherecci, il settore scende in piazza con precise richieste per il governo
Sciopero pescherecci, si va avanti. Da domenica notte centinaia di armatori, provenienti da tutta Italia, stanno incrociando le braccia contro quello che chiamano ‘il funerale della pesca italiana’. Dopo il sit-in di ieri nella Capitale, in piazza Santi Apostoli, la protesta andrà avanti almeno fino a sabato. Anche se gli organizzatori non escludono di prolungarla ad oltranza, qualora non arrivasse un soccorso dal governo. Nel mirino dei lavoratori soprattutto l’aumento del gasolio, passato da 60-70 centesimi a 1,30 euro al litro. Un esborso più che raddoppiato, che si è aggiunto al calo del numero di giornate lavorative e ai rincari nei costi tra le sofferenze del settore.
SCIOPERO PESCHERECCI, LE RICHIESTE ALLA CATEGORIA
Sul piede di guerra in particolare le marinerie che svolgono pesca a strascico. Una delegazione è stata infatti ricevuta dal segretario del Mipaaf Battistoni, che ha potuto così ascoltarne dal vivo le richieste. Tra esse, oltre alla fissazione di un tetto per il prezzo del carburante, anche l’istituzione della cig in deroga e la sospensione delle rate dei mutui. Ma gli armatori si aspettano anche sgravi per i contributi e risorse dall’Europa da destinare alla categoria.
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