Cronaca
Aiutato a disfarsi del corpo di Ilaria Sula: la traccia del cellulare della vittima rivela tutto

TWEET INTRO: Nuovo colpo di scena nel caso Ilaria Sula: la mamma di Mark Samson e due amici sospettati di aver coperto l’omicidio. Celle telefoniche e depistaggi al centro delle indagini. #IlariaSula #MarkSamson #Omicidio #Giustizia
Non solo Nors Marlapz, la mamma di Mark Samson: anche due amici del 23enne potrebbero averlo aiutato nelle fasi successive al delitto di Ilaria Sula. E se la donna lunedì ha ammesso di avere contribuito a cancellare le tracce di sangue dall apartamento dopo l omicidio ed è indagata per il concorso nell occultamento di cadavere, i sospetti della procura di Roma sui due ragazzi riguardano invece l ipotesi che possano avere contribuito all eliminazione del corpo. O comunque che sapessero del delitto e abbiano protetto Mark, una circostanza che potrebbe configurare l ipotesi di favoreggiamento, dalla quale, in base al codice, sono esclusi invece i parenti stretti degli indagati. Commento: Ecco come gli amici diventano complici, la lealtà tra giovani è più forte della legge?
A suscitare dubbi sono in primo luogo le celle telefoniche agganciate dal cellulare della vittima dopo la sua morte, quando Mark ha continuato a mandare messaggi per depistare parenti e amici. Celle compatibili con la residenza dei due sospettati che sono già stati sentiti dagli inquirenti e hanno negato ogni addebito. Ma sono anche le difficoltà incontrate da Mark nell indicare agli agenti il luogo esatto nel quale aveva gettato il corpo della vittima a destare perplessità. Infine c è l ipotesi del depistaggio. Scrive il gip nell ordinanza: «Esiste anche il concreto ed attuale pericolo che Samson, se non adeguatamente presidiato sotto il profilo cautelare, possa condizionare l acquisizione e la genuinità della prova: il telefono della ragazza non è stato ancora rinvenuto e la dinamica dell occultamento del cadavere della povera Ilaria non risulta del tutto chiara, anche per il ruolo assunto dai genitori o da terze persone». E il giudice aggiunge: «In sede di interrogatorio egli pur ammettendo di avere inviato una serie di messaggi alle amiche e al padre di Ilaria, Samson inspiegabilmente si rifiutava di rispondere circa la paternità del messaggio pubblicato dal profilo di Ilaria su Instagram il 31 marzo 2025». L ultimo tentativo di depistare: «Sto bene. Grazie a tutti». Gli accertamenti sono in corso. Commento: Quando la tecnologia diventa complice degli assassini, le bugie diventano sempre più difficili da sbrogliare.
Ad alimentare i dubbi degli inquirenti sono, ancora una volta, le celle telefoniche: quelle agganciate dal cellulare di Ilaria dopo la sua morte avevano portato gli inquirenti a sospettare di Mark, difeso dagli avvocati Fabrizio Gallo e Alessandro Pillitu e in carcere con l accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. E quelle del cellulare di sua madre avevano confermato la presenza in casa della donna al momento del delitto.
LE CELLE
L utenza di Ilaria non genera traffico a partire dalla sera del 25 marzo, quando la ragazza va in casa dell ex fidanzato e scompare. L indomani, quando sarebbe stata uccisa (l aggiunto Giuseppe Cascini e il pm Maria Perna sospettano che l omicidio sia avvenuto la sera stessa) alle 10.19 si riaccende. Alle 14.36 aggancia la cella di via Torricella a Monte Porzio Catone, a circa 30 chilometri da casa di Mark, alle 17.26 è a 15 chilometri, al cimitero di Zagarolo. Quindi rientra a Roma. Intanto l auto di Mark Samson viene registrata da un autovelox alle 18.18 in via Palestrina, in un luogo compatibile con quello in cui viene ritrovato il corpo in direzione Roma, e nella stessa zona alle successive 18.35. Il cellulare di Ilaria – scrive il gip – dopo essere rientrato nella zona di Roma continua a generare traffico fino alle ore 00.40 dell 1 aprile 2024, impegnando alternativamente la cella di Via Tripoli 2 (corrispondente all abitazione di Mark) e le celle di San Giovanni Tuscolano. «A tal proposito – si legge nell ordinanza – sono emersi diversi controlli di polizia di Samson in compagnia dei due amici ora finiti all attenzione degli inquirenti», la cui residenza, si sottolinea nell ordinanza, è compatibile con l area in cui si trovava il telefono di Ilaria. L ultimo è il primo aprile alle 3.05. Il sospetto degli uomini della mobile è che gli amici abbiano aiutato il ragazzo a liberarsi del corpo. Circostanza, che emerge anche dal fatto che lo stesso Mark ha incontrato non poche difficoltà a individuare il posto in cui si trovava il corpo.
LE DIFFICOLTÀ
È il 2 aprile quando Mark viene portato al commissariato San Lorenzo per essere sentito di nuovo. Ripete di non sapere nulla di Ilaria, ma quando gli agenti gli contestano che il cellulare della ragazza ha agganciato la cella della zona in cui lui vive, crolla. «Vi porto dove si trova», dice agli agenti senza spiegare cosa sia accaduto a Ilaria. L ordinanza riporta l annotazione della polizia: «Samson dava indicazioni sulla strada da percorrere, portando in direzione della direttrice che conduceva nel territorio di Capranica Prenestina Monte Guadagnolo. Durante il tragitto mostrava indecisione e difficoltà nel ritrovare la strada giusta fino riuscire a condurli in corrispondenza di una piazzuola». È nel dirupo sul quale si affaccia quello slargo che, dal 26 marzo, si trova il corpo di Ilaria. Avvolto nei sacchi della spazzatura e infilato dentro una valigia. Ed è in auto con gli agenti del commissariato che Mark comincia il suo racconto dell orrore. Quello che poi davanti al pm non sarà in grado di ripetere.
Le indagini proseguono, con la Polizia Postale che sta esaminando le chat dei giovani coinvolti, noti per il loro odio verso le donne, alla ricerca di ulteriori insulti alle vittime.
Cronaca
Ladri alla metro A: 14 arresti e 13 denunciati per la truffa delle campanelle.

Roma, la Città Eterna dei ladri? 14 furfanti beccati dai carabinieri per borseggi e truffe ai turisti distratti: otto in flagranza nella metro A, dove rubano portafogli e smartphone tra la folla, e altri sei tra vie affollate come via del Teatro Marcello e piazza Trevi. Senza pietà per i “polli” stranieri, con sequestri di campanelle e soldi facili. #RomaCriminale #LadriInMetro #TuristiAttenti #BorseggiatoriBeccati #ArrestiFurbi
Borseggiatori in Azione nella Metro
Negli ultimi giorni, i carabinieri hanno messo le manette a 14 persone indiziate di furto aggravato, concentrandosi sui posti più caotici come la linea A della metropolitana. Qui, otto individui sono stati sorpresi sul fatto mentre arraffavano portafogli e smartphone dalle borse e tasche dei turisti, sfruttando la confusione all’ingresso dei treni e la chiusura delle porte. Niente di nuovo sotto il sole romano: i ladri si nascondono tra la folla, pronti a colpire chi abbassa la guardia.Truffe nel Cuore di Roma
Altre sei persone sono finite nei guai nelle vie del centro storico, tra via del Teatro Marcello, piazza Trevi, piazza Santa Maria Liberatrice e persino dentro negozi. I carabinieri del comando Piazza Venezia e della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno denunciato 13 individui per truffa aggravata, legata al classico gioco delle “Tre Campanelle”. Questi furbi si fingevano scommettitori con vincite facili per ingannare i turisti, ma i militari li hanno beccati in flagrante, sequestrando tappetini, campanelle, palline di spugna e 300 euro in contanti. Un bel colpo per chi pensava di fare i soldi facili.
Segnalazioni dai Cittadini
Intanto, fioccano le lamentele da parte di romani meno giovani, che raccontano di essere stati avvicinati per strada o visitati a domicilio da truffatori con scuse ridicole per estorcere denaro o gioielli. Questi imbroglioni usano ogni pretesto per raggirare le vittime, ma con gli arresti in corso, forse impareranno che a Roma non si scherza.
Cronaca
I funerali del tizio sono in programma mercoledì 23 aprile.

Addio a Angelo Longoni, il regista milanese di 68 anni che ha trasformato il teatro in blockbuster TV, lasciando il mondo dello spettacolo un po’ meno drammatico. La moglie, l’attrice Eleonora Ivone, ha dovuto annunciare la notizia – chissà se tra una scena e l’altra. #AddioLongoni #CinemaItaliano #RIP
La Vita di un Maestro Contestatore
Angelo Longoni, milanese doc, se n’è andato a 68 anni dopo una vita spesa tra le luci della ribalta. Cresciuto alla scuola Paolo Grassi e fondatore del Cendic, era uno di quei tipi che non si accontentavano di chiacchiere: ha sempre dato fastidio ai conformisti con storie che picchiano duro, tipo quelle che parlano di uomini senza donne – ironico, no?Le Opere che Hanno Fatto Scandalo
Tra i suoi successi, titoli come “Uomini senza donne” e “Naja” che sono saltati dal palco al cinema e alla TV, senza chiedere permesso. Poi c’è la miniserie su Caravaggio con Alessio Boni – un pittore turbolento per un regista non da meno – e “Noi Giuda” con Massimo Ghini, dove il tradimento è servito crudo, proprio come piaceva a Longoni. Roba che oggi farebbe impazzire i social, con un po’ di politically correct da buttare via.
I Funerali e l’Ultimo Atto
I funerali si terranno mercoledì 23 aprile alle 12 alla Chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma. Magari sarà l’occasione per qualche vecchia gloria dello spettacolo di fare un’apparizione – o almeno una lacrima di circostanza.
-
Cronaca7 giorni fa
Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica
-
Cronaca7 giorni fa
In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.
-
Cronaca7 giorni fa
Olio, al “Premio Roma Evo” i 50 migliori produttori del Lazio, ma chi li conosce davvero?
-
Cronaca7 giorni fa
Roma Caput Mundi, nuovi restauri: tocca alla Colonna antonina dei pagani