Cronaca
Autista Ncc: “Dal centro all’aeroporto spariti centinaia di cavi, fare il pieno è un casino”

Riccardo Gaia denuncia le difficoltà a ricaricare l’auto elettrica a causa dei «numerosi furti di rame alle colonnine elettriche». I ladri colpiscono senza sosta, rendendo la vita dei proprietari di veicoli elettrici un vero incubo. #AutoElettrica #FurtiRame #ProblemiRicarica
Riccardo Gaia, un cittadino esasperato, ha raccontato la sua esperienza con le colonnine di ricarica per auto elettriche. Secondo Gaia, i «numerosi furti di rame alle colonnine elettriche» stanno diventando un problema sempre più grave. Questi furti non solo danneggiano l’infrastruttura pubblica, ma rendono anche difficile per chi possiede un’auto elettrica trovare un punto di ricarica funzionante.
Le colonnine, spesso private del loro prezioso rame, lasciano i proprietari di veicoli elettrici in panne, costringendoli a cercare alternative spesso lontane e scomode. La situazione è talmente critica che Gaia ha deciso di rendere pubblica la sua frustrazione, sperando di attirare l’attenzione delle autorità e delle istituzioni competenti.
Le autorità locali sono al corrente del problema, ma sembra che le soluzioni tardino ad arrivare. I furti di rame non sono una novità, ma l’aumento del numero di veicoli elettrici ha reso la questione ancora più urgente e visibile. Gli enti locali dovranno trovare un modo per proteggere queste infrastrutture essenziali per la mobilità sostenibile.
Cronaca
Nuova condanna per Lande in un crac da 24 milioni: ha truffato migliaia di persone.

È finita l’era del re dei raggiri finanziari? I giudici della sesta sezione penale hanno letto la sentenza ieri, inchiodando quel furbo consulente che ha prosciugato milioni dai portafogli degli ingenui investitori, dimostrando ancora una volta come il sistema giudiziario sia lento come una lumaca ubriaca. #TruffaMilionaria #ConsulentiFurbi #GiustiziaAllaFine #ScandaloFinanziario #ItaliaCorrotta (278 caratteri)
La Sentenza Shock
Ieri, in un’aula di tribunale affollata di curiosi e vittime arrabbiate, i giudici hanno messo la parola fine a un caso che puzza di corruzione da lontano. Quel consulente, un vero maestro nel far sparire i soldi altrui come un mago da quattro soldi, è stato finalmente sbattuto sul banco degli imputati per la sua truffa milionaria. Niente più sorrisi finti o cravatte costose: ora rischia di pagare per le sue bugie.La Truffa del Secolo
Parliamo chiaro: questo tizio non è un semplice imbroglione, è un artista del raggiro che ha convinto pensionati e piccoli investitori a buttare i loro risparmi in schemi fasulli, promettendo rendimenti da favola. Ma invece di vacanze ai Caraibi, ha spedito i suoi clienti dritti alla rovina. È il classico esempio di come i pescecani della finanza se la ridano mentre il popolino paga il conto, e nessuno fa una piega per anni.
Vittime e Conseguenze
Le persone colpite da questa farsa? Gente comune che ora si ritrova con le tasche vuote e un bel po’ di rabbia da sfogare. I giudici hanno descritto la truffa come “calcolata e spietata”, ma onestamente, chi se ne frega delle parole: questi truffatori dovrebbero marcire in cella per insegnare una lezione a tutti quei finti esperti che girano per le banche. Intanto, il consulente potrebbe dover restituire i soldi, ma sapete come va: i ricchi trovano sempre un modo per sgattaiolare via.
Cronaca
Il governo spinge per più poteri a Roma: in arrivo la bozza per rafforzare la Capitale

Mentre il governo Meloni si diverte a smontare e rimontare la Costituzione come un Lego difettoso, i ministri Casellati e Calderoli – lei con il suo passato da presidente del Senato e lui con le sue idee sempre un po’ borderline – stanno tramando riforme che potrebbero far saltare in aria l’Italia intera. Preparatevi a un circo politico epico, con autonomie regionali da ridisegnare e poteri centrali da ridistribuire, magari per accontentare i soliti baroni locali! #DdlCostituzionale #GovernoMeloni #PoliticaItaliana #RiformeAllaMeloni #ScandaloCostituzionale (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).
I Protagonisti della Follia Riformista
Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Calderoli sono i due pezzi grossi al lavoro su questo disegno di legge costituzionale. Casellati, con il suo curriculum da dura del centrodestra, e Calderoli, quello che non si fa problemi a proporre cose che fanno inorridire l’Europa, stanno cercando di bilanciare riforme e autonomie nel governo Meloni. Chissà se non stanno solo cercando di accentrare più potere per i loro amici.
Le Riforme che Potrebbero Far Invidiare i Comici
Il ddl si concentra sulle autonomie regionali e sulle riforme istituzionali, promettendo di snellire la burocrazia e dare più libertà ai territori. Ma andiamo, con Calderoli in prima linea, è come affidare un bazooka a un bambino: potrebbe finire in un disastro comico, con regioni che si fanno la guerra per fondi e privilegi. Meloni sorride, ma il resto d’Italia si chiede se non sia solo un trucco per blindare il potere.
Le Polemiche che Scaldano la Piazza
Già si sentono urla dall’opposizione, con accuse di voler stravolgere la democrazia per un pugno di voti. E voi, popolo social, siete pronti a questo caos? Potrebbe essere l’occasione per un vero ribaltone o solo l’ennesima buffonata politica che ci fa rimpiangere i governi passati. Restate sintonizzati, perché con questi due, niente è prevedibile.
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