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Cronaca

Colosseo, multa da 20 milioni all’Antitrust per biglietti rubati da bot aziendali

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Colosseo, multa da 20 milioni all’Antitrust per biglietti rubati da bot aziendali

Venti milioni di euro di multa ai bigliettai del Colosseo! "Un gesto che rivelava la grave indisponibilità di biglietti a prezzo base". L’Antitrust colpisce duro per la speculazione sui turisti. #Colosseo #Antitrust #MultaGigante

Venti milioni di euro è la cifra che l’Antitrust ha inflitto ai servizi di Biglietteria del Parco Archeologico del Colosseo di Roma. Questa maxi multa è il risultato dei continui disagi nell’acquisto di biglietti, causati dall’accaparramento diretto tramite bot e altri strumenti automatizzati. È una situazione che ha coinvolto la Società Cooperativa Culture (CoopCulture) e diversi tour operator, tra cui Tiqets International e GetYourGuide, che hanno improvvisamente reso l’accesso al monumento più famoso d’Italia un’impresa ardua.

L’istruttoria, avviata nel luglio 2023, ha messo in luce "la sostanziale impossibilità di acquistare online biglietti per l’ingresso" al Colosseo. CoopCulture, che ha gestito il servizio di vendita dal 1997, ha ricevuto una sanzione di 7 milioni di euro per aver "contribuito, in piena consapevolezza" alla grave carenza di biglietti a prezzo base. Il problema? La cooperativa ha riservato un numero significativo di biglietti per le sue visite didattiche, costringendo i consumatori a rivolgersi a tour operator che vendevano biglietti a prezzi stratosferici e "abbinati a servizi aggiuntivi".

La ribellione dei turisti

In un episodio che ha fatto il giro del web, si è assistito a veri e propri scontri tra turisti e venditori abusivi, la cui unica colpa sembrerebbe quella di non aver rispettato il prezzo giusto per una bottiglietta d’acqua, venduta a cinque euro. Attivisti e turisti si sono riversati sui social denunciando la situazione. "Bottigliette a cinque euro!" è diventato un vero e proprio grido di battaglia.

I colpevoli del reato

L’Antitrust ha anche inflitto multe ai sei tour operator coinvolti, riconoscendo come i loro metodi fosse un ulteriore peccato capitale nel settore. "Così facendo questi operatori si sono avvantaggiati di una situazione al limite dell’illegalità", costringendo i visitatori a sborsare cifre folli per un accesso tanto atteso. Le violazioni compiute vanno dal Codice del consumo fino a leggi più severe che prendono di mira le pratiche aziendali scorrette.

Il mondo del turismo si trova ora a un crocevia: tra la tutela dei diritti dei consumatori e le pratiche poco etiche dei vari operatori, la situazione del Colosseo è un campanello d’allarme per l’intero settore… e per chi spera di fare un affare.

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Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

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Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

È ora di smascherare il silenzio assordante dei media sul voto del 8 e 9 giugno: la Cgil Roma e Lazio organizza un sit-in epico davanti alla Rai per urlare che i cittadini non sono pecore da mandare al macello senza info! Con referendum su licenziamenti, precariato e cittadinanza, ignorati come se non esistessero, è una vergogna nazionale. Chi copre per i potenti? #ReferendumBocciati #CgilRibelle #MediaCensura #VotoLibero #LavoroSottoAttacco (278 caratteri)

La Rivolta della Cgil Contro il Silenzio Mediatico

La Cgil non ci sta più e organizza un sit-in il 23 aprile alle 17 davanti alla sede Rai di via Teulada 66, Roma. “Adesso parliamo noi”, gridano, accusando la tv pubblica di fare il gioco dei potenti ignorando i cinque referendum. Al centro, c’è il segretario Maurizio Landini, che promette di rompere il muro di gomma. Natale di Cola, segretario regionale, lo chiama “un diritto semplice: l’informazione”, ma in realtà è una denuncia contro chi tiene i cittadini al buio per far vincere i soliti noti.

I Referendum che Nessuno Vuole Farvi Sapere

Gli italiani dovranno votare su cinque quesiti scottanti: dal cancellare le tutele crescenti dei licenziamenti del Jobs Act, al togliere il tetto alle indennità nelle piccole imprese, fino a smontare le norme sui contratti a termine. C’è pure uno sul miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro – perché, sapete, non tutti vogliono lavoratori come schiavi – e l’ultimo per dimezzare da 10 a 5 anni il requisito per la cittadinanza agli stranieri. Roba che potrebbe sconvolgere i piani dei politici che preferiscono il precariato perpetuo.

Appelli per una Mobilitazione Senza Filtri

Dopo settimane di richieste ignorate, la Cgil accusa i media di complotto silenzioso e chiama a raccolta sotto le sedi Rai in tutta Italia. “Sui grandi media regna il silenzio totale”, dicono, invitando tutti a partecipare per garantire che la gente sappia e voti. È una chiamata alle armi contro l’informazione selettiva, con presidi programmati ovunque per far tremare i palazzi del potere. Perché, parliamoci chiaro, se non sai cosa voti, sei solo un burattino.

L’Intervento del Politico di Turno

Claudio Marotta, presidente della Commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione in Lazio, ha convocato un’audizione il 22 aprile per sentire i comitati promotori. Lui la butta lì come “garanzia di trasparenza”, ma è ovvio che è una mossa per coprirsi le chiappe di fronte alla rabbia popolare. “La democrazia non è solo votare, ma informarsi”, blabla, ma in realtà è un’ammissione che qualcosa puzza, e i cittadini non ci stanno più a essere tenuti all’oscuro.

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Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

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Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

Chi l’avrebbe mai detto? A due giorni da Pasqua, mentre tutti si preparavano per uova di cioccolato e picnic, la neve ha deciso di fare il suo show sui monti della Ciociaria, rovinando i piani di escursionisti e residenti che ora blaterano di “cambiamento climatico” come se fosse una novità. Ma dai, Madre Natura sta solo trollando l’umanità per i nostri peccati ecologici! #NeveInPasqua #CambiamentoClimaticoImpazzito #ItaliaSottoSorpresa #PasquaNevosa #MeteoCheRide

La Neve Inattesa

Sui monti della Ciociaria, in pieno Appennino, è scesa la neve in modo del tutto imprevedibile, proprio quando il calendario urla “primavera”. Le webcam nei rifugi hanno catturato l’evento, lasciando a bocca aperta residenti e avventurieri che si aspettavano sole e fiori, non fiocchi bianchi. Un vero schiaffo al riscaldamento globale, o forse un reminder che il pianeta non ci sta più a sentire le nostre scuse.

Ironia sui Social e Commenti dal Meteo

Nelle località di Campo Staffi e Campocatino, a 1800 metri, la gente ha inondato i social di foto e video della neve, con commenti ironici tipo “Benvenuti in Siberia italiana!” o “Pasqua? Meglio i doposci che le uova”. La pagina Facebook Meteo Lazio ha confermato le deboli nevicate notturne, dovute a un calo improvviso delle temperature, ma senza troppi giri di parole: è come se il cielo ci stesse dicendo “riducete le emissioni o vi mando l’inverno eterno”.

Avvertimenti per gli Avventurosi

Le autorità, sempre pronte a rovinare la festa, raccomandano prudenza per chi ha in programma gite montane tra Pasqua e Pasquetta. Formazione di ghiaccio e visibilità ridotta potrebbero causare incidenti, quindi occhio: non fate gli eroi con le ciaspole se non sapete maneggiarle. Meglio starsene a casa con un uovo al cioccolato, no?

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