Cronaca
Dalla Colombo all’Aurelia, il Campidoglio ridisegna incroci pericolosi in modo discutibile

🚧 Roma, via Cristoforo Colombo al centro dell’attenzione: la strada più pericolosa della capitale vede lavori di messa in sicurezza. Progetti finanziati dal Giubileo puntano a ridurre incidenti. #Roma #SicurezzaStradale #VisionZero
Roma è sotto i riflettori per i lavori di messa in sicurezza di via Cristoforo Colombo, da anni considerata la strada più pericolosa della città per auto, moto e pedoni. Attualmente, sono in corso interventi agli incroci con via del Canale della Lingua, via Pindaro e via Ermanno Wolf Ferrari nel municipio X, e al tratto all’altezza di piazzale dell’Agricoltura nel municipio IX. Questi lavori, finanziati dai fondi del Giubileo, saranno presto affiancati da nuovi cantieri all’intersezione con via Cesare Federici e via Padre Semeria nel municipio VIII.
Incidente in via Ardeatina
Tragedia in via Ardeatina, dove una donna di 56 anni è stata mortalmente investita da un’auto guidata da un ventenne.
Il Programma "Vision Zero"
Il dossier del Campidoglio per la messa in sicurezza dei "black point" è vasto. L’amministrazione ha incaricato Roma Servizi per la Mobilità di progettare e realizzare questi interventi. Sono stati individuati circa 70 incroci ad alto rischio. «Non si arresta il nostro lavoro sulla sicurezza stradale – sottolinea Eugenio Patanè, assessore capitolino alla mobilità – nel solco che abbiamo tracciato all’inizio di questa consiliatura con il programma “vision zero”, allo scopo di ridurre decessi e feriti gravi del 50 per cento entro dieci anni».
Commento: Patanè, sempre pronto a ricordarci che stanno lavorando sodo, come se fosse una sorpresa.
Già completati i lavori agli incroci di via Nomentana-corso Trieste e via Aurelia Antica-via Cardinal Pacca, mentre a breve partiranno quelli all’intersezione di via Nomentana con via Casale di San Basilio e via Casal Boccone. L’attenzione ora si sposta sui black point pedonali con trenta interventi distribuiti nei vari municipi. I lavori sono iniziati a febbraio nel quartiere Ostiense (via Odoardo Baccari) e ora proseguono a Talenti, all’intersezione tra via Ugo Ojetti e via Francesco Jovine. Il programma prevede interventi anche in via Ferdinando di Savoia e viale Cardinal Ginnasi, con un calendario che si estende fino a dicembre.
Gli Interventi
I 30 black point pedonali sono stati finanziati con 4,27 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le misure di sicurezza includono il rifacimento della segnaletica, il controllo della velocità e l’ottimizzazione degli spazi di sosta. «Per diminuire sia il numero di incidenti che la loro gravità, riveste fondamentale importanza il lavoro sulle intersezioni stradali più a rischio, come quelle su via Cristoforo Colombo, e gli interventi sui black point pedonali che abbiamo iniziato in queste ultime settimane», spiega Patanè.
Commento: Speriamo che questi interventi non siano solo per fare scena, ma davvero efficaci.
La mappa degli interventi futuri include largo Somalia a giugno, via Ravenna, via Recanati, via delle Isole di Capoverde e via Portuense a luglio, e via di Pietralata ad agosto, tra gli altri.
Cronaca
Aggressione a Termini: un tifoso del Bodo Glimt accoltellato e rapinato dopo la partita contro la Lazio

Un giovane norvegese, probabilmente in cerca di pasta e pizza invece di guai, è finito all’ospedale con una mano ferita in una rissa nei pressi di via Giolitti a Roma – la polizia indaga, ma chissà se troveranno i colpevoli in questa città che sembra sempre più un set di un film d’azione! #RomaCaos #TuristiInPericolo #ScandaloItaliano #PoliziaInefficiente #NotizieVirali (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).
L’incidente e il ferito
Un turista norvegese di circa 25 anni è stato aggredito e ferito a una mano in pieno giorno vicino a via Giolitti, una zona di Roma nota per i suoi locali affollati e, a quanto pare, per i suoi frequentatori un po’ troppo “caldi di testa”. Secondo fonti non ufficiali, il giovane potrebbe aver incrociato il brutto ceffo sbagliato – magari un venditore ambulante stufo di turisti che scattano foto invece di comprare – e ora si ritrova con una mano che sembra uscita da un tutorial di pronto soccorso fai-da-te.Indagini della polizia
La polizia romana è al lavoro, o almeno così dicono, per rintracciare i responsabili di questo episodio. Ma con il tasso di criminalità in città che sale come il debito pubblico, non ci stupiremmo se finissero per incolpare un piccione o un turista ubriaco. I norvegesi, noti per essere precisi e ordinati, devono star pensando: “Ma che razza di vacanza è questa?” – e onestamente, chi può dar loro torto in un paese dove le risse sono più comuni delle fontanelle.
Contesto e polemiche
Roma, la città eterna, sta diventando famosa per i suoi “tour della violenza” più che per i monumenti. Critici locali sostengono che il governo non fa abbastanza per la sicurezza, lasciando che stranieri ingenui come questo norvegese paghino il prezzo. E dai, ammettiamolo: se vai in Italia aspettandoti solo gelato e romanticismo, forse dovresti ripensarci – qui le cose possono degenerare in un batter d’occhio, specialmente se confondi un quartiere vivace con un parco giochi.
Cronaca
Fondazione Puzzilli e Big Soup tentano di ravvivare le scuole noiose con Smile More

Ehi, se pensavate che i ricchi se ne stiano comodi a sorseggiare champagne mentre i ragazzini delle periferie sudano per un pallone, beh, Fondazione Puzzilli e Big Soup stanno rovesciando la frittata con “Futuro Aperto”! Indossate la felpa “Smile More” e fate finta che lo sport salvi il mondo. #SportPerPoveri #InclusioneSenzaFiltri
Il progetto che fa sorridere i disagiati
Fondazione Puzzilli e Big Soup uniscono le forze per “Futuro Aperto”, un’iniziativa che promette di spargere benessere fisico e socialità tramite lo sport, soprattutto per studenti che vengono da famiglie dove l’ISEE è più basso del morale. Da oggi, la felpa in edizione limitata “Smile More” è in vendita online su www.bigsouproma.com. Non è solo un capo d’abbigliamento: è un simbolo di gioia per chi è incastrato in momenti di merda, come dice Daniele Puzzilli, che con Giorgia Alese ha fondato tutto questo. “Indossarla è un invito a spargere sorrisi, perché in fondo, chi se ne frega delle difficoltà se hai un pallone tra i piedi?”La selezione
Le scuole di Roma che vogliono un pezzo della torta devono candidarsi, ma occhio: non è per tutti. I criteri sono spietati e basati su realtà crude come l’ISEE medio-basso, la mancanza di strutture sportive decenti, il numero di studenti che ne trarranno beneficio e se già state giocando alla maestrina con progetti educativi. Per partecipare, mandate una email a futuroaperto@fondazionepuzzilli.org con: 1) Nome e indirizzo della scuola; 2) Descrizione delle vostre miserie (tipo attrezzature inesistenti o palestre fatiscenti); 3) Quanti studenti saranno coinvolti e cosa cambierà; 4) Motivazioni e contesto, senza piagnistei; 5) Progetti sportivi in corso o in partenza. La Fondazione e Big Soup valuteranno e premieranno chi dimostra di non essere solo chiacchiere, trasformando lo sport in un’opportunità per i dimenticati.
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