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Cronaca

Gennaro Sangiuliano scagionato da accuse di peculato e rivelazione di segreto di ufficio

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Gennaro Sangiuliano scagionato da accuse di peculato e rivelazione di segreto di ufficio

Le accuse di peculato e rivelazione del segreto d’ufficio nei confronti dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano archiviate! Si chiude un caso che ha tenuto banco: trasferta, relazioni pericolose e spese da chiarire. #GennaroSangiuliano #Politica #Scandalo

Le autorità romane hanno finalmente archiviato le pesantissime accuse di peculato e rivelazione del segreto d’ufficio a carico di Gennaro Sangiuliano, l’ex ministro della Cultura. Un’indagine che era nei radar da tempo, seguita con estrema attenzione dagli appassionati di cronaca politica.

“La procura aveva chiesto l’archiviazione già da tempo”, ha dichiarato l’avvocato di Sangiuliano, Saverio Sica, confermando che dopo un’analisi approfondita di atti e testimonianze, i magistrati hanno deciso di chiudere il caso. Durante le indagini, sono state esaminate le otto trasferte in compagnia di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei e accusata di stalking e violazione della privacy, con la quale Sangiuliano aveva una relazione extraconiugale.

I Viaggi Diventano un’Audizione

L’inchiesta ha messo in luce dettagli sui viaggi discutibili tra i due, inclusi episodi come quello del G7 della Cultura a Pompei e la missione a Taormina. Le spese legate a queste trasferte sollevano interrogativi, e non solo da parte della procura: anche la Corte dei Conti è scesa in campo per accertare il reale utilizzo dei fondi pubblici. “Le spese per le trasferte di Rosaria Boccia sarebbero state coperte da fondi pubblici?”: la domanda resta in sospeso, lasciando un alone di mistero sulla gestione delle finanze pubbliche.

Con l’archiviazione del caso, però, Sangiuliano può finalmente tirare un sospiro di sollievo e lasciarsi alle spalle questo imbarazzante capitolo. Ma la vita politica è nota per essere piena di sorprese, e le preoccupazioni sull’uso dei fondi pubblici potrebbero non sparire così rapidamente dal panorama mediatico.

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Cronaca

Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

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Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

È ora di smascherare il silenzio assordante dei media sul voto del 8 e 9 giugno: la Cgil Roma e Lazio organizza un sit-in epico davanti alla Rai per urlare che i cittadini non sono pecore da mandare al macello senza info! Con referendum su licenziamenti, precariato e cittadinanza, ignorati come se non esistessero, è una vergogna nazionale. Chi copre per i potenti? #ReferendumBocciati #CgilRibelle #MediaCensura #VotoLibero #LavoroSottoAttacco (278 caratteri)

La Rivolta della Cgil Contro il Silenzio Mediatico

La Cgil non ci sta più e organizza un sit-in il 23 aprile alle 17 davanti alla sede Rai di via Teulada 66, Roma. “Adesso parliamo noi”, gridano, accusando la tv pubblica di fare il gioco dei potenti ignorando i cinque referendum. Al centro, c’è il segretario Maurizio Landini, che promette di rompere il muro di gomma. Natale di Cola, segretario regionale, lo chiama “un diritto semplice: l’informazione”, ma in realtà è una denuncia contro chi tiene i cittadini al buio per far vincere i soliti noti.

I Referendum che Nessuno Vuole Farvi Sapere

Gli italiani dovranno votare su cinque quesiti scottanti: dal cancellare le tutele crescenti dei licenziamenti del Jobs Act, al togliere il tetto alle indennità nelle piccole imprese, fino a smontare le norme sui contratti a termine. C’è pure uno sul miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro – perché, sapete, non tutti vogliono lavoratori come schiavi – e l’ultimo per dimezzare da 10 a 5 anni il requisito per la cittadinanza agli stranieri. Roba che potrebbe sconvolgere i piani dei politici che preferiscono il precariato perpetuo.

Appelli per una Mobilitazione Senza Filtri

Dopo settimane di richieste ignorate, la Cgil accusa i media di complotto silenzioso e chiama a raccolta sotto le sedi Rai in tutta Italia. “Sui grandi media regna il silenzio totale”, dicono, invitando tutti a partecipare per garantire che la gente sappia e voti. È una chiamata alle armi contro l’informazione selettiva, con presidi programmati ovunque per far tremare i palazzi del potere. Perché, parliamoci chiaro, se non sai cosa voti, sei solo un burattino.

L’Intervento del Politico di Turno

Claudio Marotta, presidente della Commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione in Lazio, ha convocato un’audizione il 22 aprile per sentire i comitati promotori. Lui la butta lì come “garanzia di trasparenza”, ma è ovvio che è una mossa per coprirsi le chiappe di fronte alla rabbia popolare. “La democrazia non è solo votare, ma informarsi”, blabla, ma in realtà è un’ammissione che qualcosa puzza, e i cittadini non ci stanno più a essere tenuti all’oscuro.

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Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

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Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

Chi l’avrebbe mai detto? A due giorni da Pasqua, mentre tutti si preparavano per uova di cioccolato e picnic, la neve ha deciso di fare il suo show sui monti della Ciociaria, rovinando i piani di escursionisti e residenti che ora blaterano di “cambiamento climatico” come se fosse una novità. Ma dai, Madre Natura sta solo trollando l’umanità per i nostri peccati ecologici! #NeveInPasqua #CambiamentoClimaticoImpazzito #ItaliaSottoSorpresa #PasquaNevosa #MeteoCheRide

La Neve Inattesa

Sui monti della Ciociaria, in pieno Appennino, è scesa la neve in modo del tutto imprevedibile, proprio quando il calendario urla “primavera”. Le webcam nei rifugi hanno catturato l’evento, lasciando a bocca aperta residenti e avventurieri che si aspettavano sole e fiori, non fiocchi bianchi. Un vero schiaffo al riscaldamento globale, o forse un reminder che il pianeta non ci sta più a sentire le nostre scuse.

Ironia sui Social e Commenti dal Meteo

Nelle località di Campo Staffi e Campocatino, a 1800 metri, la gente ha inondato i social di foto e video della neve, con commenti ironici tipo “Benvenuti in Siberia italiana!” o “Pasqua? Meglio i doposci che le uova”. La pagina Facebook Meteo Lazio ha confermato le deboli nevicate notturne, dovute a un calo improvviso delle temperature, ma senza troppi giri di parole: è come se il cielo ci stesse dicendo “riducete le emissioni o vi mando l’inverno eterno”.

Avvertimenti per gli Avventurosi

Le autorità, sempre pronte a rovinare la festa, raccomandano prudenza per chi ha in programma gite montane tra Pasqua e Pasquetta. Formazione di ghiaccio e visibilità ridotta potrebbero causare incidenti, quindi occhio: non fate gli eroi con le ciaspole se non sapete maneggiarle. Meglio starsene a casa con un uovo al cioccolato, no?

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