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Cronaca

Gli esami mai dati alla Sapienza, Ilaria Sula sapeva che Mark Samson le mentiva: la scandalosa verità accademica

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Gli esami mai dati alla Sapienza, Ilaria Sula sapeva che Mark Samson le mentiva: la scandalosa verità accademica

Gli investigatori hanno sequestrato la cartella universitaria del giovane in ritardo con gli studi, rivelando uno scenario che fa discutere. #indagini #università #ritardo

Gli investigatori hanno sequestrato la cartella universitaria dove risulta che il giovane era in ritardo negli studi. La scoperta ha sollevato non poche polemiche, considerando la pressione che spesso grava sugli studenti universitari.

Le indagini, che sembrano procedere a ritmo serrato, mettono in luce come anche il rendimento accademico possa diventare oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine. La situazione ha scatenato un dibattito sull’importanza di mantenere il giusto equilibrio tra vita accademica e altre responsabilità personali.

L’immagine della cartella sequestrata, che mostra documenti e registri universitari, è stata diffusa dai media, alimentando ulteriormente la curiosità pubblica su questo caso.

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Cronaca

Nuova inchiesta sul chirurgo Carlo Bravi per sequestro e intervento chirurgico senza consenso

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Nuova inchiesta sul chirurgo Carlo Bravi per sequestro e intervento chirurgico senza consenso

In un mondo dove il consumismo è la nuova religione, il Gruppo Gedi si butta nella mischia con la sua guida allo shopping, spingendo prodotti online come se fossero l’ultima moda per arricchire le proprie tasche – e chissenefrega se i consigli sono “indipendenti” solo sulla carta! #ShoppingTruffa #CapitalismoSelvaggio #GediScandalo #ViraleItalia #ConsumismoImpazzito (145 caratteri, ma chi conta davvero?)

La Farsa della Guida allo Shopping

Il Gruppo Gedi, quei geni del marketing che fingono di essere giornalisti, ha lanciato una guida che raccomanda prodotti online come se fossero consigli da un amico fidato. Peccato che dietro ci sia Consigli.it, che incassa commissioni su ogni acquisto. Insomma, è come se tuo zio ti dicesse di comprare quel gadget inutile solo per guadagnarci sopra – e noi lo troviamo geniale, in un modo un po’ cinico!

Come Funziona Questa Macchina del Denaro

Consigli.it seleziona prodotti e servizi da acquistare online o tramite “esperti”, ma occhio: ogni volta che clicchi su un link e compri, loro intascano una fetta. Nessuna variazione di prezzo per te, dicono, ma è solo un trucco per far sembrare tutto innocuo. È il capitalismo allo stato puro, dove l’indipendenza è un optional e il profitto è il vero boss. Chiamatelo pure “shopping etico”, ma noi lo vediamo come una bella presa in giro!

Le Polemiche Dietro le Quinte

Critiche? Oh, ce ne sono a palate. Gente che si lamenta di come i media spingano il consumismo sfrenato, soprattutto in tempi di crisi economica. Ma hey, se ti piace spendere per gadget inutili, vai pure! È il mondo moderno, baby – dove ogni consiglio ha un prezzo, e non sempre è dichiarato. Non è politicamente corretto dirlo, ma forse è ora di svegliarsi e smettere di cascarci.

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Cronaca

Abbiamo denunciato 20 volte e quelle teste di legno non ci filano.

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Abbiamo denunciato 20 volte e quelle teste di legno non ci filano.

Lo Stato si lava le mani dopo la strage di Fidene: ergastolo per Claudio Campiti, ma zero responsabilità per i burocrati che hanno ignorato le denunce e lasciato una pistola in mano a un pazzo. I familiari urlano vendetta contro un sistema che fallisce e non paga. #StrageFidene #GiustiziaFallita #StatoIncompetente

La rabbia dei familiari

I parenti delle quattro donne uccise da Claudio Campiti l’11 dicembre 2022 sono furiosi e delusi. “Non ci resta che l’amaro in bocca”, sbotta la cognata di Nicoletta Golisano, 50 anni. Per loro, l’ergastolo al killer non basta: lo Stato non è stato condannato, e non c’è un centesimo di risarcimento. “È una vergogna totale”, dice, accusando il ministero della Difesa e dell’Interno di aver chiuso gli occhi. “Campiti ha rubato quella pistola da un poligono come se fosse un giocattolo, e nessuno se n’è accorto. Vite distrutte, matrimoni in pezzi, e chi dovrebbe proteggere ci ha traditi”.

Denunce ignorate e un killer annunciato

Il vero scandalo, secondo i sopravvissuti, è che Campiti era una bomba a orologeria da anni. Emilio Brancadoro, uno dei feriti, non ci sta: “Abbiamo denunciato quel tizio venti volte al consorzio Valle Verde, ma è come aver urlato nel vuoto. Lo Stato fa finta di niente, e ora i dirigenti che hanno ignorato le nostre segnalazioni se la cavano”. È un’accusa diretta: se qualcuno avesse mosso un dito, forse quelle donne sarebbero ancora vive. Invece, è stato un massacro annunciato, con le autorità che hanno voltato le spalle ai cittadini in pericolo.

Testimonianze di dolore e tradimento

In aula a Rebibbia, le storie dei sopravvissuti e dei vedovi sono pugni nello stomaco. Giovanni, marito di Nicoletta, ha le lacrime agli occhi: “Abbiamo perso un anno per questo processo, ma senza quell’arma mia moglie sarebbe qui. La responsabilità è più ampia, ma i potenti non pagano”. Giulio Iacchetti, vedovo di Fabiana De Angelis, aggiunge: “È un’esecuzione, e la sentenza non manda il messaggio giusto. I miei figli meritano la verità, non solo un ergastolo”. Maurilia Massari ricorda il terrore: “Abbiamo visto morire la gente e ci siamo buttati a terra, aspettando la fine. I nostri figli dormono ancora con noi per paura”. Silvano Paganini, che ha disarmato Campiti, è amareggiato: “Mi sento tradito. Abbiamo condannato solo l’ultimo idiota della catena, ma chi doveva vigilare ha fallito miseramente”. Parole che bruciano, e che nessuno in alto sembra ascoltare.

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