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Metro A di Roma, cantieri in partenza: Anagnina e San Paolo nel caos della corsia preferenziale

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Metro A di Roma, cantieri in partenza: Anagnina e San Paolo nel caos della corsia preferenziale

#Giubileo2025 in arrivo e Roma non si fa trovare impreparata! 🚇🙌 Ma attenti a non rimanere bloccati nel traffico della burocrazia! #Roma #MetroA #LavoriPubblici

Il cantiere per il Giubileo 2025 si preannuncia un’operazione a rischio, con la possibilità che la Porta Santa possa chiudere mentre i lavori sono in pieno svolgimento. A prendere le redini di questa situazione complessa è Roberto Gualtieri, che ha deciso di nominare un commissario straordinario, dando una spinta ai lavori che sono stati etichettati come cruciali. La questione è semplice: "Se non acceleriamo ora, rischiamo di chiudere la Porta Santa mentre i cantieri sono aperti!"

Con un’azione decisa, Gualtieri ha incluso nell’elenco delle opere giubilari i cantieri della metro A, toccando i capolinea di Anagnina e Battistini, insieme alla fermata Vittorio Emanuele e alla sottostazione di San Paolo. Sembra quasi che Roma stia dando il via a una corsa contro il tempo, mentre i lavori possono partire immediatamente grazie ad ordinanze speciali che bypassano la farraginosità burocratica.

Roma, lavori sulla metro A: si parte da Anagnina. Cantieri anche a San Paolo: sì alla corsia preferenziale

L’Atac ha ricevuto il via libera per i lavori di rifacimento del piazzale di Anagnina, con un investimento di tre milioni di euro. Quest’opera si rende necessaria in vista dell’affluenza prevista per eventi come il “Giubileo dei Giovani” e il “Cammino Neocatecumenale”, in programma tra il 28 luglio e il 4 agosto. La situazione in stazione? Imbarazzante, da quanto raccontano gli utenti. "Non ho mai visto una stazione così disastrata!" ha dichiarato Paolo Carrillo, il direttore operativo di Atac. E così, mentre la famigerata struttura abbandonata viene recintata per evitare vandalismi, si prevede anche una ristrutturazione dei servizi igienici, che finalmente diventeranno automatici. Per Battistini, invece, la priorità sono le infiltrazioni d’acqua che minacciano l’incolumità di tutti.

In più, è prevista la riqualificazione del mercato rionale Niccolini. Da tempo fermo, questo progetto richiede una variante urbanistica e ben trenta elaborati tecnici. "Non possiamo rimanere impantanati nei meandri burocratici!" è la premessa per dare il via a queste opere pubbliche che dovrebbero risolvere i tanti problemi della Capitale.

Non meno urgente è anche la sottostazione di San Paolo, dove è previsto un ammodernamento rapido, da 2.3 milioni di euro, per evitare un collasso totale delle linee tramviarie, già messe a dura prova dalla complessità delle normative. In questo caos di ritardi e ritardi, la vera paura è quella di iniziare i lavori e ritrovarsi con la Porta Santa chiusa, simboleggiando l’eterna lotta tra burocrazia e necessità di città. D’altronde, come direbbe chiunque abbia mai affrontato l’argomento: "Roma non può più aspettare."

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Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

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Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

È ora di smascherare il silenzio assordante dei media sul voto del 8 e 9 giugno: la Cgil Roma e Lazio organizza un sit-in epico davanti alla Rai per urlare che i cittadini non sono pecore da mandare al macello senza info! Con referendum su licenziamenti, precariato e cittadinanza, ignorati come se non esistessero, è una vergogna nazionale. Chi copre per i potenti? #ReferendumBocciati #CgilRibelle #MediaCensura #VotoLibero #LavoroSottoAttacco (278 caratteri)

La Rivolta della Cgil Contro il Silenzio Mediatico

La Cgil non ci sta più e organizza un sit-in il 23 aprile alle 17 davanti alla sede Rai di via Teulada 66, Roma. “Adesso parliamo noi”, gridano, accusando la tv pubblica di fare il gioco dei potenti ignorando i cinque referendum. Al centro, c’è il segretario Maurizio Landini, che promette di rompere il muro di gomma. Natale di Cola, segretario regionale, lo chiama “un diritto semplice: l’informazione”, ma in realtà è una denuncia contro chi tiene i cittadini al buio per far vincere i soliti noti.

I Referendum che Nessuno Vuole Farvi Sapere

Gli italiani dovranno votare su cinque quesiti scottanti: dal cancellare le tutele crescenti dei licenziamenti del Jobs Act, al togliere il tetto alle indennità nelle piccole imprese, fino a smontare le norme sui contratti a termine. C’è pure uno sul miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro – perché, sapete, non tutti vogliono lavoratori come schiavi – e l’ultimo per dimezzare da 10 a 5 anni il requisito per la cittadinanza agli stranieri. Roba che potrebbe sconvolgere i piani dei politici che preferiscono il precariato perpetuo.

Appelli per una Mobilitazione Senza Filtri

Dopo settimane di richieste ignorate, la Cgil accusa i media di complotto silenzioso e chiama a raccolta sotto le sedi Rai in tutta Italia. “Sui grandi media regna il silenzio totale”, dicono, invitando tutti a partecipare per garantire che la gente sappia e voti. È una chiamata alle armi contro l’informazione selettiva, con presidi programmati ovunque per far tremare i palazzi del potere. Perché, parliamoci chiaro, se non sai cosa voti, sei solo un burattino.

L’Intervento del Politico di Turno

Claudio Marotta, presidente della Commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione in Lazio, ha convocato un’audizione il 22 aprile per sentire i comitati promotori. Lui la butta lì come “garanzia di trasparenza”, ma è ovvio che è una mossa per coprirsi le chiappe di fronte alla rabbia popolare. “La democrazia non è solo votare, ma informarsi”, blabla, ma in realtà è un’ammissione che qualcosa puzza, e i cittadini non ci stanno più a essere tenuti all’oscuro.

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Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

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Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

Chi l’avrebbe mai detto? A due giorni da Pasqua, mentre tutti si preparavano per uova di cioccolato e picnic, la neve ha deciso di fare il suo show sui monti della Ciociaria, rovinando i piani di escursionisti e residenti che ora blaterano di “cambiamento climatico” come se fosse una novità. Ma dai, Madre Natura sta solo trollando l’umanità per i nostri peccati ecologici! #NeveInPasqua #CambiamentoClimaticoImpazzito #ItaliaSottoSorpresa #PasquaNevosa #MeteoCheRide

La Neve Inattesa

Sui monti della Ciociaria, in pieno Appennino, è scesa la neve in modo del tutto imprevedibile, proprio quando il calendario urla “primavera”. Le webcam nei rifugi hanno catturato l’evento, lasciando a bocca aperta residenti e avventurieri che si aspettavano sole e fiori, non fiocchi bianchi. Un vero schiaffo al riscaldamento globale, o forse un reminder che il pianeta non ci sta più a sentire le nostre scuse.

Ironia sui Social e Commenti dal Meteo

Nelle località di Campo Staffi e Campocatino, a 1800 metri, la gente ha inondato i social di foto e video della neve, con commenti ironici tipo “Benvenuti in Siberia italiana!” o “Pasqua? Meglio i doposci che le uova”. La pagina Facebook Meteo Lazio ha confermato le deboli nevicate notturne, dovute a un calo improvviso delle temperature, ma senza troppi giri di parole: è come se il cielo ci stesse dicendo “riducete le emissioni o vi mando l’inverno eterno”.

Avvertimenti per gli Avventurosi

Le autorità, sempre pronte a rovinare la festa, raccomandano prudenza per chi ha in programma gite montane tra Pasqua e Pasquetta. Formazione di ghiaccio e visibilità ridotta potrebbero causare incidenti, quindi occhio: non fate gli eroi con le ciaspole se non sapete maneggiarle. Meglio starsene a casa con un uovo al cioccolato, no?

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