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Cronaca

Nuova sorpresa, il Papa a Santa Maria Maggiore: ha la talare bianca e i naselli di porco

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Nuova sorpresa, il Papa a Santa Maria Maggiore: ha la talare bianca e i naselli di porco

🔹 Nuovo blitz di papa Francesco alla Basilica di Santa Maria Maggiore alle 14:30 per pregare la “Salus Populi Romani”. Dopo essere stato dimesso dal Gemelli, il Papa vi era passato “senza però scendere dalla macchina”. #PapaFrancesco #SantaMariaMaggiore #Vaticano

Con la talare bianca

Vestito con la talare bianca, zucchetto e naselli per l’ossigeno, Francesco è entrato in sedia a rotelle nella basilica, portando un mazzo di rose bianche per l’icona della “Salus Populi Romani”. A spingere la carrozzella il suo fedele infermiere Massimiliano Strappetti, seguito dal segretario don Juan Cruz Villalon e dai gendarmi. Nonostante l’ossigeno, il Papa è apparso in buona forma, dimostrando una volta di più che anche i grandi leader hanno bisogno di un po’ di assistenza medica, che sia per un semplice raffreddore o per una visita a sorpresa.

Preghiera prima delle Palme

Il Papa ha raggiunto la Basilica alla vigilia della Domenica delle Palme per pregare davanti alla “Salus Populi Romani”. L’area era stata sgombrata dai gendarmi, e il cardinale Rolandas Mackrikas ha accolto il Papa, che è stato fatto accedere alla cappella con una pedana. La sala stampa ha confermato l’evento, rilasciando anche una foto che, diciamolo, ha fatto il giro del web più veloce di un tweet di un influencer.

Centinaia di visite e il futuro sepolcro

Bergoglio ha deciso che sarà sepolto in una cappellina vicino all’icona mariana. Da quando è stato eletto al Conclave del 2013, ha visitato Santa Maria Maggiore oltre cento volte, prima e dopo ogni viaggio internazionale, durante la pandemia, e dopo ogni ricovero, compreso l’ultimo. Insomma, se il paradiso avesse un abbonamento fedeltà, Bergoglio avrebbe già il VIP pass.

Dopo l’uscita col poncho a San Pietro

Due giorni fa, Francesco ha fatto una visita a sorpresa alla basilica di San Pietro, vestito in modo casual con pantaloni neri, maglia e un poncho. Ha controllato i restauri della Cattedra, visitato la tomba di Pio X e il monumento a Benedetto XVI, il tutto in pochi minuti. Poi è tornato a Santa Marta per la convalescenza. Questo Papa continua a sorprenderci con il suo stile informale, dimostrando che anche un capo di Stato può vestirsi come un nonno a una gita domenicale.

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Cronaca

Mafia cinese: il sicario ha freddato la coppia con un colpo in testa

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Mafia cinese: il sicario ha freddato la coppia con un colpo in testa

Un sicario incappucciato aspetta una coppia cinese fuori casa a Roma, li fa secchi con sei colpi di pistola per una faida mafiosa: la mafia orientale si fa sentire nella Capitale! #MafiaCinese #SpariARoma #AffariSporchi

L’Agguato

Nella notte romana, un killer con il volto coperto ha trasformato una tranquilla via Prenestina in un set da film di gangster. Zhang Dayong, 53 anni, e la sua fidanzata Gong Xiaoqing, 38 anni, entrambi cinesi, sono stati abbattuti mentre rientravano in bici. Sei proiettili da calibro 9 dritti alla testa: non c’è stato scampo. Si parla di legami con la mafia cinese, un’organizzazione che da anni infila i suoi tentacoli negli affari sporchi tra Roma, Napoli e Prato, dalla logistica all’abbigliamento. Dayong, un tipo con un passato da “Uomo nero” nelle inchieste, aveva costruito un impero su trasporti, immigrazione clandestina e persino locali a luci rosse – mica male per uno che arrivava dalla Cina.

L’Assassino

Gli sbirri del Nucleo Investigativo di Roma sospettano che si tratti di una guerra tra clan per il controllo del business, roba che fa impallidire le vecchie mafie italiane. Il killer ha suonato a casaccio ai citofoni, è entrato come se niente fosse, e ha aspettato pazientemente al secondo piano. Quando la coppia è arrivata, bam: esecuzione in piena regola. È scappato a piedi, lasciando i corpi per terra. Ora i carabinieri setacciano telecamere e cellulari per beccare questo fantasma armato – chissà se è uno di quei “senza nome” che Dayong importava dalla Cina per i suoi traffici.

Il Mandante

Le indagini corrono su due binari: da una parte, dare un nome al sicario; dall’altra, smascherare chi ha ordinato il colpo. Dayong era un gregario del boss Zhang Naizhong, coinvolto in estorsioni e intimidazioni, come quella storia della “guerra delle grucce” a Prato. Il mandante? Probabilmente si nasconde tra i concorrenti che litigano per l’impero economico in Italia, con affari che puzzano di droga, manodopera sfruttata e minacce. Gli inquirenti stanno indagando sui contatti della coppia, incluso l’affitto dell’appartamento da un connazionale legato a negozi all’Esquilino – un bel groviglio di intrighi orientali nella Roma che non dorme.

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A Roma il numero di auto è in aumento: nel 2023 ha raggiunto 1,8 milioni, con un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Crescono anche le auto ecologiche.

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A Roma il numero di auto è in aumento: nel 2023 ha raggiunto 1,8 milioni, con un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Crescono anche le auto ecologiche.

Roma, la capitale del caos su ruote! Con 9,1 milioni di spostamenti quotidiani che intasano le strade come un gregge di turisti ubriachi, i nuovi dati sul traffico fanno schifo – ma hey, il car sharing cresce del 6,4%, segno che forse i romani stanno finalmente smettendo di guidare come pazzi per salvare il pianeta (o solo il portafoglio). In calo gli accessi alla ZTL? Evviva, meno rompicoglioni al centro! #TrafficoRomaSuccede #MobilitàDelCazzo #RomaImpazzita #NotizieViraliItalia #CriticaSincera (Esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).

I numeri folli degli spostamenti

Ogni giorno, l’area metropolitana di Roma registra un assurdo di 9,1 milioni di spostamenti, con gente che si muove come formiche su un’autostrada in tilt. Ma dai, chi è sorpreso? Tra motorini che sfrecciano come proiettili e auto che bloccano tutto, è un miracolo se arrivi al lavoro senza bestemmiare.

Car sharing: l’unica cosa che va bene

I dati dicono +6,4% per il car sharing, che è fantastico – o almeno, lo sarebbe se non fosse per quei finti ecologisti che lo usano per sentirsi superiori. Finalmente, qualcuno rinuncia alla sua vecchia Panda per condividere un mezzo, ma scommetto che è solo perché il benzinaio è caro. Bravi, continuate così, magari smettiamo di inquinare come se non ci fosse un domani!

Calo nella ZTL: una piccola vittoria

Gli accessi nella Zona a Traffico Limitato sono in calo, e onestamente, è ora! Meno veicoli nel centro storico significano meno smog e meno turisti che si perdono come idioti. Peccato che le autorità ci abbiano messo secoli per capirlo – forse stavano troppe ore in coda anche loro. Meglio tardi che mai, no?

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