Cronaca
Scippatori, molestatori, vandali senza nome: i nuovi orchi metropolitani che terrorizzano le città

A Monteverde si aggira uno scippatore misterioso in motorino con casco integrale che terrorizza le donne sole strappando loro borse e borsette. È caos anche con un molestatore di studentesse e un vandalo notturno che danneggia auto a caso. #Monteverde #Roma #SicurezzaUrbana
A Monteverde si parla di un fantomatico scippatore che attraversa il quartiere in motorino con il casco integrale, a strappare borse e borsette dalle mani delle donne sole. L’altroieri si diceva che era stato individuato il suo motorino, parcheggiato in via Valla, ma è difficile trovare qualcuno che l’abbia visto davvero, questo scippatore. Così come molto vaghe sono le informazioni riguardo al molestatore che, più o meno nella stessa zona, all’inizio dell’anno scolastico seguiva e spaventava le ragazze all’uscita dei licei.
Il vandalo notturno
Ciclicamente si denunciano, a Monteverde come in tutti gli altri quartieri di Roma, le malefatte di un vandalo anonimo notturno che danneggia le automobili scelte a casaccio: carrozzerie rigate, tergicristalli piegati, finestrini infranti senza un motivo, neanche un pretesto, solo per il gusto sadico di far piangere gli altri. Ogni municipio ha il suo delinquente senza nome, il suo solito ignoto che gira per le strade nell’intento di fare del male, anzi il Male con la maiuscola, un male fine a sé stesso.
Che il Male esista non ci sono dubbi: è purtroppo vero che le signore vengono scippate, che le ragazze vengono molestate, che le carrozzerie vengono rigate. È però meno definita, e dai contorni vagamente letterari, la figura del singolo scippatore, molestatore, rigatore, che nel passaparola metropolitano (alimentato a dismisura dai social) diventa una specie di nuovo Uomo nero, di Baubau, l’erede dell’orco che agitava i sonni dei nostri nonni.
Commento: E così, mentre a Monteverde si discute di sicurezza, Roma sembra diventata un set per il prossimo film di paura, con tanto di cattivi senza volto che fanno tremare i cittadini. Qualcuno si preoccupa di fare qualcosa o aspettiamo il lieto fine come in una favola?
Cronaca
Madre e figlia assalite: hanno urlato e quel tizio è scappato.

Turiste tedesche aggredite a Roma da un immigrato somalo: l’incubo nella stazione Termini, un paradiso per turisti che si trasforma in trappola! #RomaSicura #ImmigrazioneSregolata #ViolenzaStradale
L’Incubo nella Capitale
Due turiste tedesche, madre di 47 anni e figlia di 25, erano arrivate a Roma per ammirare i Fori Imperiali e i musei, ma si sono ritrovate in un incubo vicino alla stazione Termini. L’aggressore, un somalo di 29 anni noto alle forze dell’ordine, le ha pedinate e palpeggiate nelle parti intime nel sottopasso Pettinelli. Mentre camminavano con i bagagli verso l’hotel, l’uomo le ha bloccate alle spalle, approfittando della confusione tipica di quella zona malfamata.Le Vittime Raccontano il Terrore
Le due donne, sotto shock, hanno descritto l’orrore ai carabinieri. “Sono sconvolta, ho pensato che quel maniaco ci avrebbe stuprate”, ha detto la madre, tremante. La figlia ha aggiunto: “Non riuscivo a liberarmi, mi ha bloccato le mani e mi toccava. Ho gridato con tutte le forze, ma lì sotto sembrava un vicolo cieco”. Le grida delle vittime hanno attirato l’attenzione, ma l’aggressore è fuggito di corsa, dileguandosi come un’ombra.
L’Arresto Lampo
I carabinieri della stazione San Lorenzo non hanno perso tempo: grazie alle telecamere urbane, hanno identificato e catturato il 29enne mentre dormiva in un giaciglio improvvisato, ancora con gli stessi abiti della violenza. Appartenente a una delle gang che infestano Termini e piazza Vittorio, è stato arrestato per violenza sessuale e spedito in carcere, in attesa del processo. Un altro esempio di come certe zone di Roma siano diventate un far west per i soliti sospetti.
Cronaca
Cinesi fatti fuori a Roma, agenda di Zhang scoperta (che fa tremare i criminali): nuovi legami con Prato

La mafia cinese scatena il caos in Italia: agenda segreta di un boss rivela usura, droga e omicidi in stile film, mentre le gang si scannano per il business sporco. Chi pagherà il conto? #MafiaCinese #GuerraSotterranea #ItaliaSottoFuoco
L’Agenda dei Segreti
Gli investigatori romani hanno messo le mani sull’agenda personale di Zhang Dayong, il fedelissimo di quell’ombra nera di Zhang Naizhong. Dentro ci sono nomi, date e affari loschi che odorano di usura, traffico di ketamina e prostituzione, tutti collegati a una rete che spadroneggia tra Roma, Napoli e Prato. Zhang è stato freddato con la compagna Gong Xiaoqing in un agguato al Pigneto, sotto la Tangenziale est, con quattro colpi di calibro 9. Roba da far impallidire i vecchi mafiosi locali.La Faida tra Clan
Non è finita qui: a Prato, cuore pulsante di questa guerra delle grucce – una lotta feroce per il controllo del trasporto e dell’abbigliamento – una donna di 46 anni è stata colpita alla testa in un nuovo scontro. Gli esperti collegano il caso all’impero di Zhang Naizhong, con indagini che corrono veloci tra carabinieri e procure. Sembra che questi clan non amino condividere i profitti, preferendo le pallottole ai negoziati.
Le Piste delle Indagini
Con l’agenda sequestrata, gli inquirenti sperano di smontare questo puzzle di crimini, identificando i mandanti e le armi dietro gli agguati. Zhang Dayong, trasferitosi a Roma da Prato tre anni fa, era nel giro delle estorsioni e del riciclaggio, specialmente nei quartieri di Pigneto ed Esquilino. Il killer è fuggito, forse già oltre confine verso Francia, Spagna o Portogallo, dove la mafia cinese ha un impero di droga e sesso. Controlli serrati sono in atto, con l’Interpol in allerta.
-
Cronaca6 giorni fa
Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica
-
Cronaca7 giorni fa
In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.
-
Cronaca7 giorni fa
Olio, al “Premio Roma Evo” i 50 migliori produttori del Lazio, ma chi li conosce davvero?
-
Cronaca7 giorni fa
Roma Caput Mundi, nuovi restauri: tocca alla Colonna antonina dei pagani