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Cronaca

Valentina Del Re, la violinista di Propaganda Live, se n’è andata a 44 anni dopo una lunga lotta con la malattia.

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Valentina Del Re, la violinista di Propaganda Live, se n’è andata a 44 anni dopo una lunga lotta con la malattia.

È morta Valentina Del Re, la violinista “poliedrica” che agitava le corde in Propaganda Live. A soli 44 anni, dopo una battaglia con la malattia che non ha risparmiato nessuno – nemmeno una tipa così tosta da Roma. Ma dai, in un mondo di musicisti tutti uguali, lei era quella che ci faceva ballare con un po’ di sana anarchia. #AddioValentina #ViolinistaRibelle #PropagandaLive

Valentina Del Re, originaria della Città Eterna, se n’è andata lasciando un vuoto nell’orchestra di Propaganda Live, quel programma che mixa politica e musica senza peli sulla lingua. Morta a 44 anni per una lunga malattia, i suoi funerali sono fissati per il 12 aprile alle 11 al Tempio Egizio. Una perdita che fa riflettere: quante star della TV resistono alla routine senza perdere la loro essenza? Beh, lei ci provava, e non è mica poco.

Il Tributo del Conservatorio

“Poliedrica, generosa, anticonformista, sempre sincera. Una donna coraggiosa” – così la definisce il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, dove si era diplomata in Violino. Ma parliamoci chiaro, in un ambiente di musicisti tutti impostati, un'”anticonformista” come lei era una boccata d’aria fresca – o forse una nota stonata che serviva proprio per svegliare tutti. Aveva iniziato a cinque anni alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio, dimostrando fin da piccola che il talento non aspetta permessi.

La Sua Eredità nella Musica

Dal Conservatorio alla TV, Valentina era quel tipo di artista che non si fermava alle note: suonava per provocare, per dire la sua. Originaria di Roma, ha portato la sua energia in programmi come Propaganda Live, miscelando classici con un tocco di strada. Peccato che il mondo dello spettacolo perda sempre i migliori troppo presto – o forse è solo un altro modo per ricordarci che la vita è breve, e meglio far casino finché si può.

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Cronaca

A Roma il numero di auto è in aumento: nel 2023 ha raggiunto 1,8 milioni, con un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Crescono anche le auto ecologiche.

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A Roma il numero di auto è in aumento: nel 2023 ha raggiunto 1,8 milioni, con un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Crescono anche le auto ecologiche.

Roma, la capitale del caos su ruote! Con 9,1 milioni di spostamenti quotidiani che intasano le strade come un gregge di turisti ubriachi, i nuovi dati sul traffico fanno schifo – ma hey, il car sharing cresce del 6,4%, segno che forse i romani stanno finalmente smettendo di guidare come pazzi per salvare il pianeta (o solo il portafoglio). In calo gli accessi alla ZTL? Evviva, meno rompicoglioni al centro! #TrafficoRomaSuccede #MobilitàDelCazzo #RomaImpazzita #NotizieViraliItalia #CriticaSincera (Esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).

I numeri folli degli spostamenti

Ogni giorno, l’area metropolitana di Roma registra un assurdo di 9,1 milioni di spostamenti, con gente che si muove come formiche su un’autostrada in tilt. Ma dai, chi è sorpreso? Tra motorini che sfrecciano come proiettili e auto che bloccano tutto, è un miracolo se arrivi al lavoro senza bestemmiare.

Car sharing: l’unica cosa che va bene

I dati dicono +6,4% per il car sharing, che è fantastico – o almeno, lo sarebbe se non fosse per quei finti ecologisti che lo usano per sentirsi superiori. Finalmente, qualcuno rinuncia alla sua vecchia Panda per condividere un mezzo, ma scommetto che è solo perché il benzinaio è caro. Bravi, continuate così, magari smettiamo di inquinare come se non ci fosse un domani!

Calo nella ZTL: una piccola vittoria

Gli accessi nella Zona a Traffico Limitato sono in calo, e onestamente, è ora! Meno veicoli nel centro storico significano meno smog e meno turisti che si perdono come idioti. Peccato che le autorità ci abbiano messo secoli per capirlo – forse stavano troppe ore in coda anche loro. Meglio tardi che mai, no?

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Scontri al derby Lazio-Roma, polizia becca sei scalmanati

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Scontri al derby Lazio-Roma, polizia becca sei scalmanati

Casinaccio nel cuore di Roma: ultras di Lazio e Roma si sono azzuffati come gladiatori moderni, lasciando 24 sbirri feriti e mezza città a pezzi, con 6 teppisti arrestati. #DerbyDelCaos #RomaBrucia #UltrasAllaRiscossa

Scontri da Far West a Ponte Milvio

Nella capitale, i tifosi della Roma e della Lazio hanno trasformato le strade in un ring improvvisato. Tutto è partito intorno alle 17:30, con un branco di 500 romanisti che ha provato a sfondare le barriere della polizia per raggiungere i laziali riuniti a Ponte Milvio. Risultato? Vetrine sfondate, auto distrutte e un bailamme generale che ha fatto sembrare la città un set di un film d’azione di serie B. I poliziotti, stufi di fare da punching ball, hanno caricato e usato lacrimogeni e idranti per disperdere la folla – perché sì, a Roma il calcio è ancora una scusa per menarsi.

Arresti Lampo e Volti Noto

Le indagini della DIGOS non hanno perso tempo: visionando video da telecamere e social, hanno beccato e arrestato in flagranza differita 3 ultras della Roma e 3 della Lazio, tutti vecchi frequentatori di casini come i gruppi “Roma Violenta”, “Quadraro”, “Insurrezione” e “Ultras Lazio”. Tra loro, c’è persino un tizio legato a Casapound – immaginate il mix di ideologie e pugni volanti. Perquisizioni a casa loro e accuse per violenza e danni: ora rischiano il DASPO, che per questi qui è come una vacanza obbligata dallo stadio.

Indagini che Bruciano

Non è finita qui: la DIGOS sta setacciando filmati per inchiodare altri scalmanati, inclusi stranieri che si sono uniti al party. Tutti per ora sono innocenti fino a sentenza, ma con questo casino, chissà quanti altri finiranno nei guai. Roma, città eterna, ma con tifosi eternamente scatenati.

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